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Cronaca

Franco VI Municipio, “Il rischio è che gli occupanti abusivi di oggi possano essere regolarizzati”

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Franco VI Municipio, “Il rischio è che gli occupanti abusivi di oggi possano essere regolarizzati”

Dopo l’ennesimo episodio di Cronaca a Roma, Il Presidente del VI Municipio Nicola Franco esprime soddisfazione per la vicinanza da parte delle istituzioni.

“Ringrazio il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi, il Prefetto Lamberto Giannini e il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri per gli impegni presi per aumentare il numero di agenti delle Forze dell’Ordine a Tor Bella Monaca”. Queste le prime dichiarazioni di Franco dopo il fallito attentato a Don Coluccia.

Cronaca Roma – più sicurezza a Tor Bella Monaca

Il presidente del Municipio delle Torri continua “Chiedo inoltre che sia fatto un passo in più, in vista della rigenerazione urbana prevista con il PUI e i 120 milioni di euro del PNRR che andranno a riqualificare alcune case popolari di via dell’Archeologia.

Oltre alla rigenerazione urbana, è invece necessaria una rigenerazione sociale, affinché i clan mafiosi non abbiano più controllo su quest’area della Capitale e dare finalmente un duro colpo alla criminalità organizzata”. 

Via gli abusivi nella case popolari di Tor Bella Monaca

L’idea di Franco per marginalizzare la criminalità è quello di escludere dal diritto gli occupanti abusivi, quasi sempre nuclei famigliari connessi con il crimine organizzato. “Propongo che sia istituito un protocollo d’intesa, all’interno del PUI di Tor Bella Monaca, che escluda definitivamente dal diritto di avere una casa popolare quelle persone coinvolte con i clan mafiosi.

“Il rischio – continua il primo cittadino del VI Minucipio è che gli occupanti abusivi di oggi possano essere regolarizzati al termine della rigenerazione urbana degli immobili, ricreando le stesse identiche condizioni a cui siamo abituati.

Cronaca

Operaio deceduto in strada a San Lorenzo dopo malore in cantiere

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Operaio deceduto in strada a San Lorenzo dopo malore in cantiere

Hai sentito della misteriosa morte di un operaio in un cantiere romano che sta facendo tremare l’intera città? #TragediaSulLavoro

Un decesso improvviso che lascia tutti senza fiato

Un operaio ucraino di 46 anni è crollato a terra mentre lavorava in un cantiere edile nel quartiere San Lorenzo di Roma, in via dei Sabelli all’incrocio con via degli Ausoni. I colleghi, in preda al panico, hanno dato l’allarme quando lo hanno visto accasciarsi senza preavviso. I sanitari sono intervenuti immediatamente, provando disperatamente un massaggio cardiaco, ma non c’è stato nulla da fare. Potrebbe trattarsi di un infarto fulminante, ma le indagini sono ancora in corso e tutti si chiedono: cosa sta succedendo davvero sui cantieri?

L’allarme crescente degli incidenti sul lavoro: numeri che spaventano

Gli incidenti mortali sul lavoro non accennano a diminuire, e questo caso potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Nei primi due mesi del 2025, a Roma e nel Lazio, si sono registrati ben 11 infortuni fatali, di cui 8 direttamente sul posto di lavoro e 3 durante spostamenti legati al lavoro. Rispetto al 2024, con 107 casi totali – ben 18 in più rispetto ai 89 del 2023 – le statistiche stanno diventando un vero e proprio incubo. Ti sei mai chiesto quanti altri episodi come questo potrebbero nascondersi dietro l’angolo?

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Cronaca

Potature fuori termine, Lipu si lamenta per i nidi a rischio. Alfonsi: “Controlli prima del taglio”

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Potature fuori termine, Lipu si lamenta per i nidi a rischio. Alfonsi: “Controlli prima del taglio”

Hai mai immaginato quante tragedie potrebbero nascondersi tra i rami degli alberi di Roma? Scopri l’allarme sui nidi distrutti e gli abbattimenti controversi! #AlberiInPericolo #RomaVerde

Allarme per i nidi e gli abbattimenti urgenti

A Roma, l’allarme cresce per i nidi di uccelli minacciati dalle potature e abbattimenti di alberi. La data per le potature è stata estesa fino al 15 aprile, ma le emergenze continuano a creare polemiche. In luoghi come Villa Torlonia, dove saranno abbattuti 12 alberi per rischio di caduta, o in viale dei Quattro Venti, dove sono stati trovati uccellini morti di cincia grigia, la situazione è critica. Altri interventi sono programmati in viale Europa, Circonvallazione Gianicolense, la pineta di Villa Massimo, via dei Frassini e via Volsinio a partire dal 6 maggio.

Il dramma sfiorato al Cinevillage

Immagina la scena: un pino crolla improvvisamente sui tavoli dell’area ristoro al Cinevillage, sfuggendo ai controlli di sicurezza. L’episodio, avvenuto di recente, ha lasciato tutti senza fiato e solleva domande su quanto siano affidabili le ispezioni sugli alberi della città. Firmato da Marina de Ghantuz Cubbe, questo caso dimostra come un pericolo inaspettato possa colpire all’improvviso.

Le proteste delle associazioni ambientaliste

Le associazioni e la Lipu non ci stanno e alzano la voce contro questi interventi. Il Regolamento del Verde vieta le potature da aprile a luglio, a meno che non ci sia un rischio immediato per le persone, e potrebbe estendersi da marzo ad agosto se ci sono nidi o tane. In una lettera accorata all’assessore all’ambiente Sabrina Alfonsi, la Lipu chiede verifiche urgenti, sospensioni dove possibile e la salvaguardia dei nidiacei, con consegna ai centri di recupero fauna selvatica. “Questi danni sono inaccettabili”, si legge nell’appello, esortando il Comune a intervenire per dare un esempio.

La replica dell’assessore Alfonsi

In risposta, l’assessore Sabrina Alfonsi difende le operazioni, sottolineando che ogni abbattimento è preceduto da un monitoraggio e perizie di agronomi professionisti. Solo gli alberi in classe D, quelli che rappresentano un elevato rischio, vengono rimossi. Per i nidi, assicura che la prassi prevede la consegna tempestiva ai centri di recupero, come nel caso di via dei Quattro Venti, dove un nido è stato trovato su una parete e non direttamente collegato agli alberi.

La mobilitazione in via dei Quattro Venti

Intanto, proprio oggi, in via dei Quattro Venti si è svolta una manifestazione per difendere gli olmi della zona. I partecipanti gridano che molti alberi etichettati come pericolosi sono in realtà sani, alimentando il dibattito sulla vera urgenza di questi interventi. Quali segreti si celano dietro queste decisioni?

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