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Incidente in diretta social, Ivan Marocco: “Non sono un mostro. Ho paura”

Incidente in diretta social, le parole del responsabile in una lettera alla famiglia coinvolta

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Incidente in diretta social, Ivan Marocco: “Non sono un mostro. Ho paura”

Incidente in diretta social, torna a farsi sentire Ivan Marocco. Lo fa a tre settimane da quel 10 settembre in cui alla guida di un Suv si schiantò con un’altra vettura.

A bordo di quest’ultima viaggiavano una mamma e due dei suoi figli, tutti rimasti feriti. A quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo stava procedendo ad alta velocità immortalando il tutto live su Instagram. I test hanno poi detto che si era messo al volante ubriaco e fatto di sostanze stupefacenti.

INCIDENTE IN DIRETTA SOCIAL, LA LETTERA DI IVAN MAROCCO

Una condotta per la quale ha oggi deciso di chiedere scusa, attraverso una lettera inviata a ‘Frosinone Today’. “Non sono un mostro – scrive – Ho sbagliato e intendo pagare il mio debito con la giustizia e con la famiglia coinvolta nell’incidente che ho causato. Ho fatto una pazzia, ma ho rischiato anch’io di morire nell’impatto. La mia situazione quindi è diversa da quella di chi mette a repentaglio solo la vita degli altri“.

Poi, a ulteriore giustificazione, aggiunge dettagli sulla sua vita tutt’altro che da sbandato. Dal lavoro, da anni, in una ditta per mantenere i genitori alla paura di lasciare l’ospedale e tornare a casa. Che, dice, è “presidiata da giornalisti e curiosi“, ma non solo. In essa sarebbero infatti giunte minacce di morte al suo indirizzo, che lo hanno spinto a trasferirsi altrove.

Sono pronto – ribadisce a questo proposito – a pagare il mio debito con la giustizia. Ma quella rappresentata dalla magistratura e non quella, sommaria, del popolo“. Poi chiude: “Chiedo nuovamente scusa e perdono a tutti. E accetterò serenamente, ma con tutte le garanzie di legge, la sentenza che verrà emessa nei miei confronti“.

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Shock a Manziana: Donna di 42 anni trovata morta in una villetta, i misteri dietro la sua scomparsa

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Shock a Manziana: Donna di 42 anni trovata morta in una villetta, i misteri dietro la sua scomparsa

Sara, 42 anni, è stata trovata senza vita in una villetta a Manziana, vicino Roma. Non è ancora chiaro se la causa del decesso sia un incidente o un malore improvviso.

Il corpo è stato scoperto in via Santa Severa nella mattina di sabato 5 luglio. Alle 6, i carabinieri della compagnia di Bracciano insieme ai sanitari del 118, sono intervenuti dopo una chiamata al NUE 112. La donna giaceva a terra all’interno della villetta, situata di fronte a un mobilificio: Sara, residente a Oriolo Romano nel viterbese, si trovava a Manziana come ospite di un amico, proprietario della casa.

L’autopsia, che si svolgerà all’ospedale Gemelli, servirà a chiarire le cause del decesso e verificare se fossero presenti alcol o sostanze stupefacenti.

Al momento il caso è trattato come morte accidentale, ma non si escludono altre ipotesi, anche se non sono stati rilevati segni evidenti di violenza. I carabinieri hanno ascoltato il padrone di casa, i familiari della vittima e i testimoni presenti nei dintorni, tra cui i dipendenti del mobilificio e del bar vicino, per ricostruire gli ultimi momenti di vita di Sara.

È importante lasciare spazio alle indagini e non trarre conclusioni affrettate, rispettando il dolore dei familiari e confidando che l’autopsia possa fare chiarezza su quanto accaduto.

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.

L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.

Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.

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