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Berrettini riparte dal nuovo coach, è Francisco Roig ex di Nadal

Berrettini riparte dal nuovo coach, è Francisco Roig ex di Nadal

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Berrettini riparte dal nuovo coach, è Francisco Roig ex di Nadal

Matteo Berrettini torna in campo con un nuovo allenatore, Francisco Roig, ex di Nadal, mentre si avvicina la data del suo ritorno alle competizioni.

Dopo un periodo di stop a causa di un infortunio alla caviglia, il tennista italiano è pronto a partecipare al torneo Atp 250 di Brisbane, in Australia, insieme al suo nuovo coach come riporta Fanpage.

Il ritorno di Berrettini sarà un momento atteso dopo la sua assenza forzata dagli US Open e dalla Coppa Davis. Il nuovo allenatore, Francisco Roig, ex collaboratore di Rafa Nadal, è determinato ad aiutare il tennista romano a tornare in forma ottimale.

Dopo la fine della collaborazione con Vincenzo Santopadre, il tecnico spagnolo è ora impegnato ad aiutare Berrettini a riconquistare competitività e a cancellare gli effetti degli infortuni che lo hanno condizionato in passato.

Il torneo Atp 250 di Brisbane richiederà a Berrettini di superare le qualificazioni per accedere al tabellone principale, ma insieme a lui ci saranno altri nomi di spicco come Giulio Zeppieri, Matteo Arnaldi, Rune, Dimitrov e Nadal. La partecipazione di quest’ultimo è stata ottenuta tramite una wild card, confermando l’interesse per questo importante evento tennistico.

 

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La Lazio presenta il nuovo tecnico Marco Baroni. Le sue dichiarazioni in conferenza

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La Lazio presenta il nuovo tecnico Marco Baroni. Le sue dichiarazioni in conferenza

Conferenza di Presentazione: La Lazio Introduce Marco Baroni

La Lazio ha presentato il suo nuovo allenatore, Marco Baroni. Ecco le parole del tecnico biancoceleste e del presidente, Claudio Lotito, in conferenza stampa.

Le Parole di Marco Baroni nella Conferenza di Presentazione

Queste le dichiarazioni fatte da Marco Baroni in conferenza presso la sala stampa del centro sportivo di Formello: “Noi da subito, anzi, da ieri dobbiamo lavorare. Eredito una squadra che ha cultura del lavoro, dovremo intensificare una cosa che ho sempre portato nelle mie squadre, cioè l’aspetto valoriale che fa la differenza nelle piccole e grandi cose. Si ricongiunge allo spirito laziale, questo serve da subito. Nel calcio non c’è tempo, immediatamente dobbiamo lavorare sulla dedizione, la passione, l’essere attaccati al lavoro. Quando una squadra va sul campo e dimostra a chi la osserva queste componenti, di corsa e qualità nel lavoro, il pezzo più importante è stato fatto”.

Sull’Arrivo alla Lazio

“Quando è arrivata la chiamata sono stato felice, è il momento più alto della mia carriera. C’è voglia e consapevolezza da parte mia e dello staff. Sono uno che ama le sfide, voglio trasferirlo alla squadra. Non dobbiamo avere paura, dobbiamo avere dentro la voglia di sfida, la squadra non deve giocare per se stessa, ma per i tifosi. Lo devono vedere, si deve percepire, è uno scambio che deve avvenire in campo. Col mio staff lavoreremo su questo”.

Su Cosa si Porta Dietro da Verona

“A livello calcistico e da allenatore ho avuto un principio: se non vinco, imparo. L’esperienza è stata bellissima, ci sono tanti modi per affrontare le difficoltà, possono esserci opportunità dietro. Il momento più difficile è stato quello più bello. Ci portiamo dietro un vissuto, ma qui è diverso, qui c’è qualità. Abbiamo perso dei giocatori importanti, che hanno fatto la storia, con più di 300 partite. Abbiamo preso ragazzi giovani, devono partire da lì con voglia, coraggio, compattezza ed equilibrio. Voglio che la squadra faccia un calcio che trasmetta emozioni, è il primo punto”.

Sul Mercato della Lazio

“Non guardo mai quello che manca, ma quello che ho. Sono arrivati giocatori giovani, mi ha fatto piacere che il presidente abbia detto certe cose, c’è un processo di ringiovanimento che si adatta al calcio che vogliamo proporre. Io metto sempre il calciatore al centro del progetto, noi dobbiamo prendere l’atleta e portarlo a ottimizzare le sue prestazioni. Il collettivo è fondamentale, il valore di ogni singolo non fa mai quello del collettivo”.

Sul Modulo

“Sicuramente l’impianto sarà di una difesa a quattro con doppio esterno, all’interno di questo ci saranno delle possibili variabili. Da lì però non ci spostiamo, poi è chiaro che questo sia solo l’impianto, poi c’è la parte più importante con la squadra che deve avere compattezza, equilibrio e ferocia. Bisogna andare a prendere gli avversari, a me piace un calcio dinamico e di ritmo”.

Sugli Obiettivi della Lazio

“È chiaro che parto sempre dalla squadra e dal lavoro per creare un obiettivo, l’obiettivo è quello di migliorare sicuramente il campionato dello scorso anno, abbiamo 47 partite, l’obiettivo primario è quello di farne molte di più. Giocheremo più di 5000 minuti, servirà tutto l’organico, ogni giocatore deve giocare qualsiasi minuto al proprio massimo”.

Sui Giocatori Rimasti alla Lazio

“Possono dare tantissimo, non parliamo di senatori. Ho parlato di cultura, questa squadra ha cultura. L’integrazione tra i nuovi sarà fondamentale, ma la cosa primaria è la presenza di giocatori importanti, li ho salutati oggi, ho visto gente vogliosa. A me questo interessa, interessa portare in campo un clima di fiducia e di gioia nel lavoro. Queste sono le cose più importanti, quando ti alleni forte hai il senso del lavoro e del sacrificio, si gioca come ci si allena. Questa è la sfida con la squadra”.

Sull’Elogio di Gasperini

“Mi riconduco alle parole di Gasperini che mi hanno fatto piacere, ma rimaniamo sul senso delle sue parole. Spesso un allenatore viene valutato per un trofeo, ma vince un allenatore e ci sono allenatori che vincono nel loro obiettivo che può essere una salvezza. Questo era il messaggio, poi mi fa piacere perché c’è stima reciproca ma non penso fosse riferito solo al mio nome ma agli allenatori che insieme allo staff, ai giocatori e ai tifosi raggiungono questo obiettivo”.

Su Dele-Bashiru

“Perdonatemi, non vorrei parlare dei singoli giocatori. Abbiamo scelto e valutato dei giocatori per le loro qualità e devo farli entrare nei nostri schemi grazie al lavoro anche dello staff, poi si mette sempre il giocatore al centro. Ci deve essere subito una grande conoscenza per cercare di far esprimere al meglio il singolo giocatore”.

Sul Suo Metodo

“Io non guardo mai indietro, guarda sempre avanti. Di dietro mi porto le esperienze, ciò che è fatto ieri però è già passato. La mia attenzione è rivolta all’oggi, il mio primo e unico pensiero è la Lazio. Poi è chiaro che ognuno si porta dietro un bagaglio esperienziale, ma siamo tutti pronti per questa meravigliosa occasione”.

Sulle Contestazioni della Tifoseria

“Il sentimento è uno dei valori e degli aspetti in cui credo e a cui sono sempre legato. Il nostro sentimento, quello mio e della squadra deve essere legato ai tifosi. Il primo passo deve farlo la squadra con quei componenti di cui ho parlato prima. Se la squadra suda la maglia, si spende e lotta con coraggio, questo è ciò che tutti vogliono vedere. Ecco perché la mia attenzione è rivolta a quello, al lavoro che dovremo fare insieme alla squadra”.

Sulle Dimissioni di Sarri e Tudor

“No, ho grande rispetto per chi ha lavorato qui, principalmente professionale. Sono però momenti e storie diverse, sono convinto della mia scelta, questi problemi non li ho mai avuti e non li avrò neanche quest’anno. Tutti insieme dovremo cercare di lavorare sul coinvolgimento di tutte le componenti, non si raggiungono obiettivi se non siamo tutti insieme e questo è l’aspetto più importante su cui lavoreremo”.

Sull’Inserimento di una Figura per Gestire lo Spogliatoio

“No, io non vedo queste problematiche. Qui c’è un gruppo di lavoro forte, un gruppo di ragazzi che ha voglia. Io ricorderò la fortuna che abbiamo, ricorderò ogni giorno che quello che spendiamo in campo è una fortuna. Quando ci sono tutte le componenti di cui ho parlato prima io non vedo altre problematiche. Questo aspetto non mi mette timore, sono certo di questo”.

Sulle Richieste di Mercato

“Il coinvolgimento è stato totale, dall’inizio. Sono arrivato nel momento giusto quando c’erano da fare delle situazioni le abbiamo analizzate insieme. C’è stato un coinvolgimento totale da parte del presidente e del direttore, sono state fatte delle uscite che ha spiegato il presidente. Noi non mandiamo via nessuno, ma serve quello che ho elencato prima. Dobbiamo avere giocatori che hanno il sentimento, la voglia e la determinazione per affrontare un’annata che vogliamo rendere importante. Ho delle coppie in ogni ruolo e non vedo l’ora di lavorare con i ragazzi”.

Sul Suo Staff

“Il valore del giocatore lo conosciamo, so che è un giocatore bravo che può giocare sull’esterno. Di questa situazione non voglio parlare, non voglio parlare di singoli e di situazioni di mercato. Qui ho portato dei collaboratori, il mio secondo Del Rosso, due preparatori atletici, un collaboratore e due match analyst. Poi abbiamo trovato qua Viotti e Lamberti con cui ho già parlato, due ragazzi giovani cui ho trasmesso la mia energia. Siamo uno staff a porta aperta, chi lavora forte dalla mattina alla sera trova l’ambiente ideale. Chi ha meno voglia ha un problema, ma non è questo il caso”.

Sulla Telefonata con Sarri

“C’è stata una telefonata ma solo di saluti. Con Maurizio c’è stima, quando ero già stato annunciato ci siamo sentiti. Ci siamo incrociati nei campionati di C2, c’è stima professionale e un buon rapporto umano. Anche io ho molta stima del suo lavoro”.

Sulla Lazio di Baroni

“Conosco benissimo la storia della Lazio, io voglio un calcio aggressivo. Ho studiato la squadra e ho guardato quanto fatto lo scorso anno, a me non piace molto attendere e per questo andremo a lavorare con la squadra. Io parto sempre da quello di cui ha bisogno la squadra per fare risultato. Ho in testa un calcio da fare, studiando ogni singolo componente credo si possa mettere in atto”.

Sul Doppio Centravanti e sulla Difesa a Quattro

“A me piace giocare con i due esterni e la difesa a quattro, vi ho dato un impianto. All’interno di questo ci possono essere delle variabili anche a seconda della partita, non sono ingessato in un sistema di gioco. Contro la Lazio con il Verona siamo partiti a 4 ma avevamo delle difficoltà e ci siamo messi a specchio con la difesa a tre. È chiaro che poi vado a leggere la partita, in un calcio dinamico non creo un modello dal quale non si può uscire. Tendenzialmente l’impianto su cui costruire è quello, poi vedremo le varianti”.

Le Parole di Lotito alla Presentazione di Baroni

Queste le parole del presidente della Lazio Claudio Lotito, presente alla conferenza di presentazione del nuovo tecnico biancoceleste Marco Baroni: “Buongiorno a tutti, è l’occasione per fare il punto e confutare cose che non corrispondono alla realtà. Sento cose che non hanno fondamento, la Lazio non sta facendo un ridimensionamento ma una riorganizzazione premiando il merito”.

Sulla Scelta di Baroni

“La scelta del tecnico è una scelta pensata, voluta, basata sulla valutazione tecnica della persona e il progetto che vogliamo intraprendere su una squadra che si basa sulla forza fisica e la corsa. Il calcio è cambiato. Prima si cercavano le bandiere, oggi lo vedete in tutte le squadre. Io sono uno degli ultimi ad aver cercato punti fermi, ma le scelte di alcuni sono state funzionali per gli interessi economici che prescindono dall’attaccamento alla maglia. Vogliamo ripartire da una logica diversa, basata sulla professionalità, un allenatore che non va dietro alle teorie ma alla pratica”.

Sulla Nuova Lazio di Baroni

“Chi merita gioca. Non gioca chi ha un nome che in passato ha avuto un peso, tutto va dimostrato giornalmente e nelle partite. La mancata applicazione di questa situazione ha portato all’avvicendamento di due allenatori. Gli allenatori che sono andati via non hanno avuto nessun problema con la società. I giocatori devono mettersi al servizio della società, non il contrario. Va premiato il merito. Mi ricordo nell’Udinese un attaccante, Di Natale, che rifiutò qualsiasi cosa per rimanere lì. Ora gli attaccamenti alla maglia vengono meno. Vogliamo una squadra organizzata e propositiva, che faccia spettacolo. I calciatori devono dimostrare il proprio impegno e la maglia bagnata, a volte non è successo questo”.

Sui Cambiamenti Apportati

“La Lazio l’anno scorso non ha fallito, detto che è in Europa League. Ha perso contro squadre più piccole e meno attrezzate. Ci sono stati problemi di testa e spogliatoio, questo ha portato alle dimissioni di Sarri in primis e dello stesso Tudor. Noi vogliamo riportare al centro dell’interesse la Lazio, chi non vuole se ne può andare. Non mi interessa più la commistione di calciatori, tifosi e stampa. Se uno è bravo lo dimostra sul campo, altrimenti sta fuori”.

Sul Mercato

“Non siamo andati a prendere giocatori dalla B, sono scelte pensate e volute, concordate con il tecnico. Hanno forza fisica e voglia di fare, vedremo sul campo. Si fanno dei nomi, alcuni non sapete neanche chi fossero”.

Su Greenwood

“Per Greenwood siamo arrivati a 20 minuti da lui ed è saltato. Nella vita mancano i presidenti, quelli che ci mettono i soldi e la faccia. L’anno scorso era stato perso, purtroppo è saltato per un disallineamento tra il mercato della Premier League e la Serie A”.

Sulla Sinergia con Baroni

“Abbiamo trovato una sinergia con Baroni, qualità umane ineccepibili, le qualità tecniche le dimostrerà. Doveva essere panchina d’oro, se l’è guadagnata con il Lecce e il Verona, non ha avuto la fortuna di questa possibilità prima. Genererà nella squadra un rapporto diverso, gioca chi merita e fa la differenza. La premessa è questa”.

Sulle Spese della Lazio

“Qualcuno ha scritto che la Lazio ha speso 30 milioni, sono 40 milioni, c’è anche l’IVA quando uno paga più le commissioni. Non abbiamo termini di paragoni. Costruiremo una squadra competitiva, lo era anche l’anno scorso, non lo era di testa nello spogliatoio”.

Sugli Addii Importanti

“Alcuni infatti hanno abbandonato la nave nonostante avessero avuto tutto quanto richiesto. Noi pensavamo che si potesse tenere in piedi il processo di bandiere, quindi tenere per più di 3 anni i calciatori. Mi dispiace solo per Felipe Anderson che ha fatto una scelta di vita. Voleva tornare in Brasile. Per il resto ci saranno le condizioni per dare al mister un organico con potenzialità”.

Sugli Obiettivi della Lazio

“Il tema è molto semplice. Noi avevamo come obiettivo la Champions. Noi abbiamo perso la prima partita con il Lecce, poi con il Genoa. Abbiamo perso anche con la Salernitana. Qualcuno si è lamentato perché non giocava e poi si sono create determinate alcune situazioni. Ha trovato delle persone che avevano comportamenti non attinenti alle sue esigenze”.

Su Tudor

“Ringraziamo Tudor che gli ha dato una raddrizzata. Ha tenuto fuori diversi calciatori nelle ultime partite. Chi gioca solo per sé stesso non gioca, come ha detto Baroni. Deve essere premiato il merito. La scelta dei giocatori sono quelle che hanno le migliori performance fisiche. Gli altri si devono adeguare, altrimenti stanno fuori. Allora lì c’è gente che decide di andarsene”.

Su Luis Alberto

“Poi Luis Alberto. Ha avuto i soldi che voleva, perché sapeva che si trovava in una condizione di difficoltà. Il calcio è cambiato, c’è un altro modello”.

Su Sarri e gli Acquisti

“Se prendevo Berardi ero morto, lui voleva Ricci, noi abbiamo speso 25 milioni per Rovella. Poi vediamo chi sarà meglio dei due. Poi ha preso Pellegrini che voleva lui, come avevamo fatto con Hysaj. Il nostro errore è aver mantenuto dei calciatori che non davano il massimo. Poi abbiamo dovuto ringiovanire la squadra. I giocatori ormai hanno una vita di 3 anni nelle società, perché il turnover cambia la presunzione che senza di me non si può fare niente. Se all’interno della squadra hai persone che non remano dalla stessa parte, hai dei problemi”.

Su Kamada

“Il procuratore ha chiesto 2,5 milioni per il rinnovo di un altro anno, ma io devo fare gli interessi della società, siamo quotati in borsa”.

Sul Flaminio

“Stasera andremo in Campidoglio per parlare dello stadio, devo costruire una società stabile. Se vedi gli altri presidenti, hanno una vita di 6-7 anni con quella società, poi se ne vanno. Oggi la Lazio invece ha una forza istituzionale e politica che prima non c’era. La Lazio ha una forza patrimoniale di 250 milioni, ma questo nemmeno lo sapete. I patti quando si fanno vanno mantenuti, infatti è vero, la colpa è la mia. Adesso ripartiamo dai giocatori che hanno fame”.

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Calcio

Quante sono le curiosità statistiche sulla Lazio che non conosci?

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Quante sono le curiosità statistiche sulla Lazio che non conosci?

Nella Capitale sono due i club più forti di tutti i tempi nella classifica di Serie A e la Lazio è onnipresente tra i siti scommesse che offrono il palinsesto delle squadre favorite alla vittoria della Serie A, non a caso le Aquile presentano diversi record e curiosità statistiche nel ranking all time. Se sei un vero tifoso e nelle tue vene scorre sangue biancoceleste, dovresti conoscere tutte le statistiche della Lazio: ecco quali sono le più interessanti e sorprendenti.

Lazio tra sesto e settimo posto nella classifica eterna di Serie A

Iniziamo subito con una chicca, perché i Biancocelesti attualmente si trovano alla settima posizione della classifica all time di Serie A con 3967 punti, guadagnati in 2776 match disputati nella massima categoria.

Le vittorie sono 1075, mentre i pareggi 800, dati aggiornati al 2024, ma attenzione: al sesto posto c’è il Napoli a quota 4010 punti. Questo significa che il campionato di Serie A 2024 – 2025 potrebbe rappresentare un trampolino di lancio per i Biancocelesti: basterà iniziare colmare un gap di meno di 50 punti.

Ciro Immobile è il vero re di Roma

Al 2024 sono 340 le presenze di Ciro Immobile con la maglia della Lazio, frammento infinito di tempo in cui è riuscito a salire al top della classifica marcatori all time biancoceleste con i suoi 207 gol totali segnati con le Aquile.

I rigori messi a segno da Immobile sono 60, mentre in Serie A ha segnato ben 169 reti. L’attaccante numero 17 è riuscito nell’impresa di superare Silvio Piola sotto ogni punto di vista, infatti, Piola ha segnato 159 gol totali, di cui 143 in Serie A. Ecco perché ormai non ci sono più dubbi: è Ciro Immobile il vero re di Roma.

Chi sono i due calciatori che possono vantare più di 400 presenze nella Lazio?

In questa speciale classifica è Stefan Radu a dominare con 427 presenze in biancoceleste, segue Giuseppe Favalli a quota 401 match con la Lazio.

Quali sono i titoli nella bacheca della Lazio?

Le Aquile sono sempre presenti nei match in diretta live streaming e nelle scommesse calcio di Serie A, Champions ed Europa League da diversi anni, infatti, possono vantare un palmares di tutto rispetto.

Le Aquile hanno vinto due scudetti, il primo nel 1974 e l’ultimo nel 2000, mentre per quanto riguarda la Coppa Italia sono ben 7 i titoli presenti nella bacheca dei Biancocelesti, la prima Coppa è stata vinta nel 1958 e l’ultima nel 2019.

Le Aquile possono vantare anche 5 Supercoppe Italiane vinte tra il 1998 e il 2019, mentre in ambito UEFA la Lazio ha vinto nel 1999 la Coppa delle Coppe e la tanto ambita Supercoppa Europea: un doble internazionale passato alla storia.

In totale, sono 81 i campionati di Serie A a cui ha partecipato la Lazio dal 1929 al 2024, per due volte i Biancocelesti sono stati campioni d’inverno, la prima nella stagione 1936 – 1937 e l’ultima volta nel campionato 1973 – 1974.

Per concludere, le Aquile sono state la quarta squadra a vincere un doble Nazionale nella stagione 1999 – 2000, che vede la vittoria dello scudetto e della Coppa Italia, a cui bisogna aggiungere anche la vittoria della Supercoppa Italiana che ha regalato il triplete Nazionale ai Biancocelesti.

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Calcio

La Lazio ad Euro 2024: tutti i convocati biancocelesti

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La Lazio ad Euro 2024: tutti i convocati biancocelesti

Euro 2024 è alle porte e gli allenatori di tutte le nazionali partecipanti hanno fatto le proprie liste definitive, o quasi, di convocati. L’attenzione maggiore, ovviamente, non può che ricadere su quelle considerate favorite assolute guardando alle quote vincente Europei e sull’Italia, per quel che ci riguarda. In azzurro fa specie vedere che ci sia un solo giocatore della Lazio convocato, Mattia Zaccagni, per quanto nella lista dei pre-convocati appaia anche il nome di Provedel, estremo difensore biancoceleste.

Esclusione eccellente, e abbastanza rumorosa, quella di Ciro Immobile, cui sono stati preferiti Scamacca e Retegui nel reparto offensivo. Stagione piuttosto sottotono per il 34enne centravanti biancoceleste, quest’anno nemmeno in doppia cifra con le aquile: per lui solo sette marcature. Il campione Europeo del 2021 non ha mai convinto con la maglia azzurra e in 59 presenze con la nazionale ha realizzato 17 reti. Ovviamente questo non può cancellare 270 partite in biancoceleste e 169 gol. Il tempo sa essere cinico, bisogna solo accettare il suo incedere inesorabile. Sfumata, forse per sempre, la maglia della nazionale, Immobile resta in ogni caso uno dei bomber italiani più prolifici della Serie A.

Zaccagni e Provedel in azzurro

Se da un lato Immobile cede il passo a Scamacca e Retegui, dall’altro potrebbe consegnare il testimone ad un altro compagno di squadra della sua Lazio. È Mattia Zaccagni, nella lista dei 30 pre-convocati di Luciano Spalletti. In biancoceleste dal 2022, l’ala destra ex Verona ha collezionato con il club di Lotito 92 presenze e 20 gol. Quest’anno 30 partite, sette gol e un assist (qui tutte le statistiche ufficiali). Una marcatura anche in Coppa Italia. Annata strana per il 28enne in maglia n°20: “Un po’ difficile a causa dei vari infortuni” ha dichiarato recentemente alla stampa. Ma adesso è tempo di cambiare passo, considerando la chance in maglia azzurra. “Mi aspetto, da me stesso, di dare il massimo e di giocarmi le mie carte”, ha sottolineato prima dello start di Euro 2024. L’importante sarà inevitabilmente la concentrazione, viste le voci insistenti voci che sembrano portarlo addirittura in bianconero già dalla prossima stagione. 

Ma in Germania potrebbe esserci anche un altro spicchio biancoceleste accanto a Donnarumma e, nel migliore dei casi, al posto di Meret. È Ivan Provedel, 30 presenze complessive con la Lazio, 33 reti subite e una serata storica quest’anno: quella dell’Olimpico contro l’Atletico, quando l’impossibile è diventato possibile al minuto 94. Con quel gol, Provedel ha lanciato la rincorsa della Lazio agli ottavi di finale, raggiunti da seconda in classifica dietro gli spagnoli. Scelta comprensibile quanto discutibile, la convocazione di Spalletti per gli Europei, considerando i quasi due mesi di stop sul finire di stagione. L’infortunio alla caviglia è l’unico ostacolo che separa l’estremo biancoceleste dalla partenza in azzurro. Cruciali gli ultimi giorni di Coverciano. Il ballottaggio con Meret è ancora in vita.

Hysaj tra i pre-convocati di Sylvinho

Anche il tecnico dell’Albania potrebbe scegliere, anzi sicuramente sceglierà un altro biancoceleste del club di Lotito per la fase finale degli Europei 2024: è il terzino destro di Shkodër, Elseid Hysaj. Per lui 25 presenze nell’ultima stagione con la Lazio, zero reti e due ammonizioni. Difensore diligente e corretto, con il 90,9% di precisione nei passaggi nella propria metà campo in questa Serie A. Per lui contratto fino al 30 giugno 2025. Rendimento di tutt’altro spessore, invece, nella nazionale dell’aquila nera a due teste, con ben 82 presenze dal 2013 e due reti realizzate. A differenza dei biancocelesti in azzurro, Elseid può essere considerato un punto fermo nell’Albania.

Nella Danimarca c’è anche Isaksen

Ala destra, 28 anni, 28 presenze in biancoceleste, tre reti e due assist. In breve, il profilo di Gustav Isaksen, maglia n° 18 delle aquile. Kasper Hjulmand, il commissario tecnico danese, ha inserito anche l’ex Midtjylland tra i giocatori che potrebbero calcare il rettangolo verde degli Europei in Germania. Unica presenza per lui in nazionale, quella nella gara casalinga contro le Faer Oer, vinta per 2-0. Nessuna rete con la maglia della Danimarca.

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Calcio

Esclusiva Calciomercato Roma, Lukaku via dalla Roma e arrivo al Napoli

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Esclusiva Calciomercato Roma, Lukaku via dalla Roma e arrivo al Napoli

Calciomercato Roma – Il campionato sta ai titoli di coda e la notizia sulla permanenza di Lukaku in maglia giallorossa è quella che tiene banco in casa di Roma. Un anno fa l’arrivo di Lukaku a Ciampino davanti a 5.000 tifosi in festa, ora però le cose sulla sua permanenza in giallorosso, non sembrano più così scontate.

Da fonti raccolte in esclusiva dalla redazione de LaCronacadiRoma.it, per il forte attaccante del Belgio si prospetta un addio dalla Roma dopo una buonissima stagione con destinazione Napoli. Questa è l’ultima notizia arrivata da persone molte vicino al giocatore.

Infatti la società di De Laurentiis sta lavorando per vendere Victor Osimhen in Inghilterra. Ora bisogna capire chi vincerà il derby di mercato fra Arsenal e Chelsea. Il presidente del Napoli è pronto a fare follie per Romelu Lukaku e portarlo al Napoli. Si attendono sviluppi…

 

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Internazionali di Tennis, Ansia ed eccitazione crescono in vista del Derby di Roma

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Internazionali di Tennis, Ansia ed eccitazione crescono in vista del Derby di Roma

Anticipazione degli Internazionali di tennis al Foro Italico

Il Foro Italico si appresta a dare il benvenuto all’élite del tennis mondiale. Tuttavia, prima dell’arrivo dei grandi protagonisti che calpesteranno la terra rossa nell’edizione di quest’anno degli Internazionali d’Italia, l’attenzione è concentrata sul derby capitolino. Il confronto vedrà protagonisti il 22enne Matteo Gigante e Giulio Zeppieri, con il match che avrà inizio nel pomeriggio.

Il Primo Face-Off e Anticipazioni del Torneo

Prima del derby, è previsto un incontro tra Flavio Cobolli e il tedesco Maximilian Marterer. Domani, invece, sarà la volta di Matteo Berrettini, che se la vedrà con Stefano Napolitano, originario di Biella. L’attenzione diventa più intensa in vista del debutto del tennista romano, che rientra dopo il ritiro forzato dal torneo di Madrid a causa di una tonsillite.

Il Ritorno di Matteo Berrettini e la Grande Assenza

“Sono qui perché è Roma”, ha dichiarato Berrettini, facendo presente di non essere in perfette condizioni fisiche. Il campione torna agli Internazionali dopo un’assenza di tre anni. Grandemente assente sarà invece Jannik Sinner, bloccato da un problema all’anca.

Il Programma degli Incontrii e l’Esibizione Speciale di Rafa Nadal

Oggi saranno in totale tredici i tennisti italiani – sia nel singolare maschile che femminile – che si sfideranno sulla terra rossa del Foro Italico. In campo vedremo anche Lorenzo Sonego e Fabio Fognini. L’attenzione sarà inoltre rivolta a Piazza del Popolo, dove oggi si esibirà nientemeno che la leggenda del tennis Rafa Nadal, in un evento speciale che promette di regalare grandi emozioni a tutti gli appassionati del tennis.

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Calcio

Roma Milan Tifoso della giallorosso allo stadio con 47 bustine di Cocaina

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Roma Milan Tifoso della giallorosso allo stadio con 47 bustine di Cocaina

Durante la partita di Europa League tra Roma e Milan, che ha registrato un’affluenza record di spettatori allo stadio Olimpico, è stata messa in atto un’ampia operazione di sicurezza per garantire un ambiente tranquillo e sicuro, considerando la storica rivalità tra le tifoserie delle due squadre. Durante i controlli di accesso, condotti con particolare attenzione e precisione, la polizia ha scoperto una situazione di illegalità.

Un tifoso della Roma è stato fermato e sottoposto a un controllo più approfondito a causa del suo comportamento sospetto e nervosismo evidenziato durante la procedura di controllo. Questo approfondimento ha portato alla scoperta di una quantità significativa di cocaina, nascosta in 47 bustine. Il tifoso, appartenente agli ambienti ultras del tifo romanista e di circa 45 anni, è stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente con finalità di spaccio. È importante sottolineare che gli elementi raccolti sono soggetti a indagini preliminari e che il presunto colpevole è da considerarsi non colpevole fino a sentenza definitiva.

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Calcio

Genoa vs Lazio 0-1: Luis Alberto segna il gol vittoria

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Genoa vs Lazio 0-1: Luis Alberto segna il gol vittoria

La sfida tra Lazio e Genoa

La partita di oggi pomeriggio tra Genoa e Lazio aveva aspettative elevate. Da un lato, la Lazio aspirava a mantenere elevate le sue possibilità di un piazzamento in Europa. Un’altra crucialità era arrivare in forma ottimale per la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus martedì prossimo. La Lazio, infatti, necessitava di recuperare due gol di svantaggio dai bianconeri per raggiungere l’ultimo round della competizione. Rappresentando la controparte, il Genoa, convinto della propria salvezza raggiunta con certezza, puntava a dare il massimo nella partita casalinga.

Primo Tempo e Sviluppo Iniziale del Match

Il primo tempo si è concluso 0-0, con un ritmo di gioco abbastanza sostenuto. Nonostante la forte pressione iniziale della Lazio, la squadra non è riuscita a creare notevoli opportunità a causa di una difesa del Genoa ben organizzata da parte di Gilardino. Sebbene i padroni di casa fossero partiti meglio, non sono riusciti a concretizzare il loro dominio sul campo. La Lazio ha avuto un’opportunità al 27′ con Felipe Anderson, ma il tiro è andato fuori di un paio di metri al di fuori del palo a destra di Martinez. Il Genoa ha provato a tirare un paio di volte all’inizio del secondo tempo, ma la migliore occasione è stata sprecata al 42′ da Ekuban. Anziché passare la palla a Gudmundsson completamente libero, ha tentato un tiro diagonale che è finito poco oltre il palo a destra di Mandas.

Sblocco della partita

Alla fine, è stata la Lazio a sbloccare il match al 67′ con un gol di Luis Alberto. Da due passi, Alberto è riuscito a battere Martinez, portando in vantaggio i biancocelesti.

Formazione delle squadre

Le formazioni ufficiali erano le seguenti:

Lazio (3-4-2-1): Mandas; Patric, Casale, Gila; Marusic, Vecino, Kamada, Lazzari; Felipe Anderson, Luis Alberto; Castellanos. Allenatore: Igor Tudor.

Genoa (3-5-2): Martinez; Vogliacco, De Winter, Vasquez; Spence, Frendrup, Strootman, Gudmundsson, Martin; Retegui, Ekuban. Allenatore: Alberto Gilardino.
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Calcio

Scontri all’Olimpico. Fra gli arrestati anche una tifosa della Lazio

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Scontri all’Olimpico. Fra gli arrestati anche una tifosa della Lazio

Durante lo svolgimento del derby tra Roma e Lazio allo stadio Olimpico, una tifosa della Lazio è stata arrestata per resistenza. Allo stesso tempo, sono state registrate sei denunce per possesso di fumogeni all’interno dello stadio. Tra i denunciati, ci sono quattro tifosi della Roma e due della Lazio.

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Sport

Roma Volley Club e Regione Lazio insieme contro il cyberbullismo. La soddisfazione di Cangemi

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Roma Volley Club e Regione Lazio insieme contro il cyberbullismo. La soddisfazione di Cangemi

“Lo sport si conferma come un potente veicolo di messaggi positivi e di condivisione sociale. La partita di oggi tra la Roma Volley Club e la Igor Gorgonzola Novara non è stata solo un evento sportivo di alto livello, ma ha rappresentato anche un momento significativo di collaborazione istituzionale nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo.”

Questo è quanto ha sottolineato il vice presidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi, al termine dell’incontro tenutosi questo pomeriggio presso il Palazzetto dello sport di Piazza Apollodoro.

La partita ha offerto l’opportunità di evidenziare il ruolo cruciale delle società sportive nel lavorare a stretto contatto con le istituzioni per contrastare questi fenomeni negativi. È importante educare le nuove generazioni in un ambiente sano e lo sport rappresenta uno strumento efficace per promuovere valori positivi e allontanare comportamenti delittuosi.

Cangemi ha ringraziato il presidente Pietro Mele per l’invito e per l’omaggio della maglia, simbolo del suo impegno nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo. Ha inoltre espresso il suo impegno nel sostenere iniziative volte a combattere questi fenomeni, riaffermando la sua disponibilità a contribuire in ogni modo possibile.

Questa partita non è stata solo una competizione sportiva, ma anche un’occasione per promuovere messaggi di solidarietà, rispetto e inclusione attraverso lo sport, dimostrando come l’impegno congiunto tra società sportive e istituzioni possa fare la differenza nella costruzione di una società più sana e rispettosa.

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Le parole di Lotito “Io dico sempre la verità, purtroppo spesso fa male”

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Le parole di Lotito “Io dico sempre la verità, purtroppo spesso fa male”

Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha aperto la conferenza stampa di Tudor, nuovo tecnico della Lazio, scelto per il dopo Sarri.

Il patron della Lazio è apparso rilassato, sereno e felice di essere al fianco del nuovo tecnico della sua Lazio. Ha subito ribadito alcune cose per fare chiarezza sui malumori derivanti dalle dimissioni di mister Sarri. “Io dico sempre la verità, purtroppo spesso fa male”. Ogni riferimento è puramente casuale…

Poi Lotito continua affermando “Sono lieto di essere qui oggi per condividere con voi la mia visione e il mio entusiasmo riguardo alla recente nomina del nuovo allenatore. La decisione di scegliere un nuovo capo tecnico non è stata presa in fretta, ma è stata ponderata attentamente in seguito a un evento imprevisto“, in riferimento alle dimissioni impreviste di Sarri.

I complimenti di Lotito a Tudor

Credo fermamente che questa persona sia la scelta ideale per guidare la nostra squadra, poiché possiede le qualità necessarie per far emergere al meglio il potenziale dei nostri giocatori, sia a livello tattico che motivazionale. Tudor, il nuovo allenatore, incarna appieno le caratteristiche che ritengo fondamentali per il successo della squadra. La mia decisione di nominarlo non è stata dettata da un’urgenza improvvisa, ma piuttosto dall’opportunità di avviare un nuovo progetto volto a rilanciare il nostro club.”

Il patron crede che il nuovo mister la squadra possa ritornare quella su cui credevano in tanti e che invece Sarri ha snaturato. “Ho piena fiducia nel fatto che la squadra, sotto la sua guida, sarà in grado di competere al massimo livello, come mi ha rassicurato personalmente lo stesso mister.”

Lotito poi ci tiene a precisare che “Il mio rapporto con Tudor non è cominciato prima delle dimissioni del precedente allenatore, Sarri, ma è nato successivamente. Dopo aver valutato attentamente le opzioni disponibili e le persone che potessero essere idonee a sostituirlo, sono rimasto colpito dalla moralità e dal comportamento esemplare di Tudor. Apprezzo il suo approccio diretto e trasparente, caratterizzato dalla franchezza e dalla mancanza di remore nel comunicare le proprie opinioni.”

In conclusione prima della conferenza stampa di Tudor, il primo dirigente della Lazio  afferma che “In definitiva, sono fiducioso che l’arrivo di Tudor segni l’inizio di una nuova e entusiasmante era per il nostro club. Guardo con ottimismo al futuro e sono convinto che, con il duro lavoro e l’impegno di tutti, possiamo raggiungere grandi risultati sotto la guida di questo nuovo allenatore.

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