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Capodanno 2024, allarme terrorismo: tutti i luoghi a rischio di attentati

Capodanno 2024: Allerta terrorismo per le festività di fine anno
Le feste di Capodanno del 2024 potrebbero essere a rischio terrorismo. Una circolare firmata dal capo della Polizia Vittorio Pisani e inviata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza alle prefetture e questure mette in guardia circa il possibile rischio di attentati durante i festeggiamenti di fine anno. Si afferma che a causa del delicato contesto politico internazionale, con tensioni elevate soprattutto nell’area mediorientale, le piazze, i locali e i ristoranti che ospiteranno un gran numero di persone rappresentano eventi da sorvegliare attentamente in termini di sicurezza pubblica e ordine.
La circolare indica ai prefetti e ai questori di pianificare in anticipo dispositivi di sicurezza adeguati, in particolare per gli eventi organizzati in luoghi pubblici e per quelli dove si prevede un’elevata concentrazione di persone. Si sottolinea la necessità di adottare misure organizzative per evitare assembramenti e di predisporre specifici servizi di vigilanza dall’alto per individuare e gestire eventuali situazioni critiche. Inoltre, si richiede un’attenzione particolare per contrastare la criminalità diffusa, atti di intemperanza e la possibile presenza di gruppi di giovani che potrebbero generare comportamenti illeciti favoriti dalle folle.
La circolare del capo della Polizia sottolinea anche l’importanza di mirati controlli preventivi, ispezioni e bonifiche nei luoghi in cui si terranno gli eventi di Capodanno, tenendo conto delle possibili mobilitazioni da parte di movimenti ambientalisti e di iniziative contestative e dimostrative che potrebbero sfruttare l’alta visibilità mediatica dei festeggiamenti.
La pianificazione dei dispositivi di sicurezza dovrà includere un potenziamento delle attività di controllo del territorio e informative per individuare tempestivamente segnali e informazioni relativi all’organizzazione di raduni o feste illegali, come i rave party.
Attualità
Rubano auto senza toccare la chiave: la nuova truffa tecnologica che fa paura

Una tecnica da film d’azione, ma purtroppo ben reale: tre uomini sono stati arrestati dalla polizia al Fleming dopo una serie di furti lampo di automobili di lusso con sistema keyless: il trio utilizzava un dispositivo sofisticato in grado di “copiare” il segnale delle chiavi, permettendo loro di avviare le auto senza forzare porte o accensioni. Bastavano appena 30 secondi per mettersi alla guida del veicolo e fuggire indisturbati.
A tradirli, la targa di un’auto presa a noleggio. Gli agenti del XV distretto Ponte Milvio hanno seguito il mezzo sospetto per oltre mezz’ora, fino a quando i ladri si sono diretti verso via Colli della Farnesina. Qui, due di loro hanno iniziato a ispezionare i veicoli parcheggiati, pronti a colpire di nuovo.
Ma la fuga è finita in un vicolo cieco: braccati, i tre sono stati fermati e arrestati. All’interno dell’auto rubata è stato ritrovato il kit tecnologico per la clonazione delle chiavi. L’auto è stata restituita alla legittima proprietaria, mentre i tre dovranno ora rispondere di furto aggravato in concorso.
Un colpo “pulito”, ma non abbastanza da sfuggire all’occhio attento della polizia.
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
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