Attualità
Impatto della Ketamina: Analisi delle Circostanze della Morte di Matthew Perry

Indagine sulla Morte di Matthew Perry
Matthew Perry, celebre per il suo personaggio Chandler Bing nella serie Friends, è deceduto all’età di 54 anni a seguito di una dose eccessiva di ketamina. Trascorsi quasi due mesi dalla sua morte, avvenuta nell’ottobre del 2023, sono state chiarite le cause del decesso grazie al rapporto tossicologico del medico legale. Tale rapporto ha rilevato che Perry stava utilizzando la ketamina come parte di una terapia per combattere depressione e ansia, ma i livelli di farmaco trovati nel suo organismo erano pericolosamente elevati, risultando fatali.
Uso e Applicazioni della Ketamina
La ketamina è conosciuta come anestetico dissociativo con potenti effetti allucinogeni, utilizzata sia legalmente che illegalmente. Sebbene impiegata prevalentemente nella chirurgia veterinaria, ha trovato applicazione anche in contesti umani, come dimostrato nel caso di Matthew Perry. Recentemente, l’introduzione di uno spray nasale a base di esketamina, una variante della ketamina, ha evidenziato la sua efficacia nel trattamento della depressione grave, portando a una maggiore attenzione mediatica.
Effetti sulla Mente e sul Corpo
Quando assunta a dosaggi inferiori a quelli utilizzati per l’anestesia, la ketamina agisce come un potente psichedelico, inducendo una dissociazione tra mente e corpo. Tuttavia, sono comuni effetti collaterali indesiderati, sia fisici che psicologici. Tra i sintomi fisici si riscontrano vertigini, torpore alle estremità inferiori, abbassamento della temperatura corporea e difficoltà respiratorie. Sul versante psicologico, si possono verificare euforia, allucinazioni, difficoltà sensorie e disturbi del sonno.
Rischi e Trattamenti per l’Abuso di Ketamina
L’abuso di ketamina può causare alterazioni prolungate dello stato mentale e danni permanenti alla memoria. Per fronteggiare le crisi legate all’abuso di ketamina, le benzodiazepine sono comunemente utilizzate come trattamento. In taluni casi, tuttavia, può essere necessario ricorrere a interventi terapeutici diversi.
Conclusione
La tragica morte di Matthew Perry mette in luce i pericoli associati all’uso terapeutico della ketamina, sottolineando l’importanza di un monitoraggio attento e di dosaggi appropriati. Mentre la ketamina può offrire benefici significativi nel trattamento di disturbi mentali gravi, è essenziale essere consapevoli dei rischi potenziali e delle strategie di mitigazione disponibili.
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Attualità
Allarme baby-gang a Mezzocammino: il quartiere insorge per l’arrivo di giovani da altre zone

L’appuntamento è nella piazza principale dove affacciano le attività commerciali della zona e dove, soprattutto, in serata c’è il ritrovo anche dei giovanissimi del quartiere che finiscono nel mirino delle baby gang. Il primo allarme a piazza Guido Crepax nel quartiere Mezzocammino, periferia sud della Capitale, è scattato lo scorso giugno, a ridosso della chiusura delle scuole quando uno dei ragazzi della zona è stato accerchiato, picchiato e infine derubato del cellulare. Non un caso isolato perché nell’ultimo mese, altri due giovanissimi sono finiti vittime del gruppo di teppisti. E sempre con lo stesso copione: aspettano che il ragazzo sia solo per avvicinarsi e quindi aggredirlo. «La piazza è diventata il punto di incontro per i ragazzi non solo del nostro quadrante ma anche degli altri quartieri. Arrivano da Acilia, Infernetto, Dragona e dalle sei del pomeriggio stazionano in quello che negli anni è diventato il punto più vivace della zona perché ci sono negozi e locali. Purtroppo la situazione è fuori controllo perché stiamo registrando diversi gravi episodi» denuncia Francesco Aurea, presidente del comitato di quartiere Mezzocammino.
L’Escalation
Come contromisura i residenti del quartiere chiedono di accelerare sul sistema di video sorveglianza e di vigilanza: «Siamo preoccupati perché siamo consapevoli che la zona sta lentamente finendo nelle mani di questi gruppi di ragazzi che hanno come obiettivo quello di creare disordine nel quartiere- prosegue Aurea- oltre alle aggressioni ai residenti, sono scoppiate anche un paio di risse. In particolare in una, sono stati danneggiati pure gli arredi di un bar. Purtroppo- prosegue il presidente- non appena abbiamo chiesto l’intervento delle forze dell’ordine è scattato il fuggi fuggi e quando sono arrivati gli agenti di polizia non c’era già più nessuno. Chiediamo- conclude- che ci sia maggiore sicurezza nel quartiere soprattutto nelle ore serali. È necessario dare una risposta concreta a questi ragazzi che stanno seminando paura e caos».
Il Fenomeno
L’allarme alle famiglie del quartiere è arrivato con il passaparola e attraverso i canali social che sono stati attivati proprio per monitorare la sicurezza nel quartiere. «A mio figlio che ha quindici anni quando esce la sera dico sempre di prestare attenzione, di non allontanarsi dagli amici. La paura, dopo quello che è accaduto nell’ultimo mese, c’è. Ma non possiamo chiuderli in casa» dice Roberta Franceschini residente in una delle palazzine a una manciata di passi da piazza Crepax. Ma quello che sta accadendo nel quartiere alla periferia sud della città non è un caso isolato. Dopo gli allarmi scattati in diversi quartieri della città, lo scorso febbraio durante una maxi operazione la squadra Mobile ha smantellato covi e luoghi di ritrovo delle comitive più numerose e considerate a rischio. Da Testaccio a San Lorenzo fino al quartiere Ostiense erano stati 200 i giovanissimi identificati, tutti under 18. Le indagini si erano allargate alle chat e ai canali social utilizzati da protagonisti e fiancheggiatori delle baby gang. Gli identificati erano stati fermati tra piazza Testaccio, piazza di Santa Maria Liberatrice, piazza dell’Immacolata, largo degli Osci e via degli Aurunci (San Lorenzo), il centro commerciale «Porta di Roma» alla Bufalotta, la stazione Ostiense, la fermata metro Piramide, piazzale Ostiense e piazzale Partigiani con via del Campo Boario. Ancora: erano stati individuati 600 profili social inneggianti all’odio e alla violenza fisica, anche contro appartenenti alle forze di polizia. «Atteggiamenti violenti che non necessariamente vengono messi in atto in contesti di degrado ma anche nei centri e nelle piazze commerciali, dove è probabile l’incrocio fra comitive differenti, provenienti anche da scenari diversi» avevano spiegato gli investigatori. Proprio come sta accadendo a piazza Crepax a Mezzocammino.
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