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Schumacher, a 10 anni dall’incidente le sue condizioni restano avvolte nel mistero

Il tragico incidente sugli sci di Michael Schumacher: 10 anni dopo
È passato un decennio dal tragico incidente sugli sci di Michael Schumacher a Meribel, evento che ha segnato profondamente il sette volte campione del mondo di Formula 1. Dopo due delicati interventi neurochirurgici, un periodo di coma e una lunga riabilitazione, Schumacher vive ora a Gland, in Svizzera, protetto dalla sua famiglia e circondato da massima riservatezza sulle sue condizioni attuali. In occasione di questo anniversario, ripercorriamo gli avvenimenti dal 2013 a oggi e ascoltiamo le testimonianze di suoi cari, come il fratello Ralf e l’amico Jean Todt.
La tragedia che ha cambiato tutto
È passato esattamente un decennio dall’incidente che ha sconvolto il mondo il 29 dicembre 2013. Quel giorno, Michael Schumacher, durante una vacanza sciistica a Meribel, nelle Alpi francesi, ha subito un grave incidente sugli sci che lo ha portato sull’orlo della vita. Da quel momento, la sua esistenza è radicalmente cambiata, e ora vive in Svizzera, lontano dagli occhi del pubblico.
La ricostruzione dell’incidente
Nel corso di quella tragica giornata, Schumacher si trovava a Meribel con la famiglia e gli amici, trascorrendo le vacanze natalizie nel suo chalet ‘Les Brames’. Durante una consueta uscita mattutina lungo le piste, insieme al figlio Mick e ad alcuni amici, un tragico incidente ha sconvolto la sua vita. Mentre scendeva lungo la pista Rossa Chamois, il gruppo ha deciso di percorrere la pista La Biche, separata da un tratto non segnalato. È in questo momento che si è verificata la caduta fatale.
I soccorsi e il ricovero
Dopo l’incidente, Schumacher è stato prontamente soccorso e trasportato all’ospedale Universitario di Grenoble in gravi condizioni. Qui ha subito due interventi neurochirurgici e ha iniziato un lungo percorso di riabilitazione.
Da Grenoble a Gland
Dopo mesi di degenza e cure, Schumacher è stato trasferito in Svizzera, nella sua residenza a Gland, dove la moglie Corinna ha organizzato una sorta di clinica privata per la sua riabilitazione. Da allora, la sua situazione è avvolta nel massimo riserbo, con un accesso limitato solo a familiari, amici fidati e personale medico.
A 10 anni dall’incidente, le condizioni di Schumacher rimangono avvolte nel mistero. La sua famiglia e chi gli è vicino continuano a tutelare la sua privacy nel rispetto della sua difficile battaglia per la guarigione.I titoli mondiali vinti dalla Ferrari dal 2000 al 2004
Dal 2000 al 2004 la Ferrari ha dominato la Formula 1, ottenendo cinque titoli mondiali consecutivi. Durante quegli anni, la squadra italiana con i piloti Michael Schumacher e Rubens Barrichello ha dimostrato una straordinaria superiorità, portando a casa sia il campionato costruttori che il campionato piloti.
Aggiornamenti ufficiali sulle condizioni di salute di Michael Schumacher, da quando si trova nella sua residenza svizzera, sono stati scarsi, portando a un silenzio assoluto su di lui.
Le ultime notizie sullo stato di salute di Michael Schumacher sono arrivate indirettamente da suo fratello, Ralf Schumacher, ex pilota di Formula 1. Ralf ha affermato che la vita senza il Michael di prima è ingiusta e che anche lui soffre per questa difficile situazione. Ha anche espresso gratitudine per le cure moderne, ma ha sottolineato che nulla sarà come prima.
La Ferrari vanta una storia ricca di piloti e coppie vincenti: finora sono 79 i piloti ufficiali che hanno fatto parte della storia della scuderia. La formula della “coppia fissa” si è consolidata negli anni ’70 con piloti come Lauda-Regazzoni, Schumacher-Barrichello e Massa-Raikkonen. Attualmente, Leclerc e Sainz stanno cercando di portare la Ferrari al successo.
La storia di successo della Ferrari in Formula 1 ha avuto inizio nel 1950 con Alberto Ascari e si è consolidata negli anni ’70 con l’arrivo di coppie di piloti vincenti. Dopo i trionfi individuali degli anni ’50, gli anni ’60 e ’70 hanno visto emergere le prime “coppie mondiali” che hanno portato alla conquista dei titoli costruttori e piloti.
Jean Todt, ex direttore della Ferrari, ha espresso il proprio supporto e affetto nei confronti di Michael Schumacher. Todt è stato un pilastro fondamentale del successo della Ferrari in quegli anni d’oro ed è riuscito a creare un legame speciale con Schumacher.La nuova fase della vita di Michael Schumacher
La presenza dell’ex team principal della Ferrari, Jean Todt, a Gland, rivela un’importante testimonianza riguardo allo stato di salute di Michael Schumacher. Todt ha sottolineato che, sebbene Schumi sia presente, non è più quello di un tempo. In un’intervista rilasciata a “l’Equipe” il 15 dicembre, Todt ha affermato che la vita di Schumacher è radicalmente cambiata, ma è fortunato ad avere il supporto della sua famiglia. La frase “Purtroppo il destino lo ha colpito dieci anni fa e non è più il Michael che abbiamo conosciuto in Formula 1” offre una testimonianza toccante della situazione attuale di Schumacher.
L’eredità di Michael: la fondazione “Keep fighting”
Mentre Mick Schumacher riporta il cognome Schumacher in Formula 1, l’eredità sportiva di suo padre è affidata alla fondazione “Keep Fighting”. Questa è stata fondata dalla famiglia di Michael alla fine del 2016, seguendo lo slogan che ha unito i suoi sostenitori durante i giorni successivi all’incidente. La fondazione, rappresentando il desiderio di Schumacher di continuare a sostenere iniziative benefiche, è supportata da notabili come Jean Todt e Ross Brawn. Questo dimostra il legame saldamente radicato di Schumacher con la Ferrari e l’era d’oro che ha segnato la storia dello sport.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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