Roma e dintorni
Violenza sulle donne, nel Lazio 180 chiamate al mese per denunciare gli abusi
Violenza sulle donne, nel Lazio 180 chiamate al mese per denunciare gli abusi

Emergenza Violenza sulle donne nel Lazio: numeri allarmanti
Secondo i dati della sala operativa del 112 e come riportato dal Messaggero, dal primo marzo al 30 novembre, sono state registrate 1.636 chiamate di aiuto per violenza sulle donne, corrispondenti a una media di 180 telefonate al mese, principalmente provenienti da Roma e dalle altre province del Lazio.
Il 19% delle chiamate sono replicate, indicando che molte donne hanno già chiamato il 112 a causa di aggressioni, percosse o minacce. La maggior parte delle richieste di aiuto avviene di notte e nel 65,7% dei casi le vittime chiamano da casa, dimostrando che gran parte delle violenze avviene nell’ambiente domestico, spesso di fronte a minori che possono essere testimoni degli abusi.
È preoccupante notare che in sette casi su dieci la vittima riesce a chiamare e chiedere aiuto mentre è con l’aggressore. Ciò indica la necessità di interventi immediati e mirati per contrastare questo fenomeno grave e diffuso.
Ancora più inquietante è il fatto che nella stragrande maggioranza dei casi è la vittima stessa a chiedere aiuto, evidenziando la disperata necessità di protezione e sostegno.
Il 97,4% delle telefonate sono “libere” e non vengono usate parole in codice per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, indicando che l’aggressione verbale si è trasformata in violenza fisica.
Durante la pandemia e il lockdown, le chiamate di emergenza sono aumentate, spingendo a una maggiore consapevolezza sull’importanza di intervenire in maniera efficace. Il 118, il 112 del Lazio e le forze dell’ordine hanno lavorato per gestire in modo appropriato le richieste di aiuto, implementando ad esempio l’uso dell’App “Were Are U” che consente di attivare la richiesta di aiuto anche in modalità “muta”.
Questo strumento permette agli operatori di identificare la persona e il luogo in cui si trova la vittima, consentendo un intervento tempestivo e mirato. Questi dati allarmano sull’ampiezza della violenza sulle donne e la necessità di affrontare il problema con una serie di interventi operativi, legislativi ed educativi.
Roma e dintorni
Roma, cadavere sul tetto a Monteverde: forse era un ladro di appartamenti

(Adnkronos) – Potrebbe essere un ladro di appartamenti l’uomo, trovato senza vita ieri pomeriggio sul tetto di un’autorimessa, all’interno di un’area condominiale di via Giovanni Cadolini, in zona Monteverde Vecchio a Roma. A segnalare il cadavere era stato un residente di un palazzo vicino che affacciandosi aveva notato il corpo che presentava lesioni compatibili con una caduta dall’alto e segni di decomposizione.
Escluso da chi indaga il suicidio, mentre si ipotizza che l’uomo potrebbe essere caduto nel tentativo di arrampicarsi. Mentre vanno avanti le indagini dei carabinieri, risposte sulle cause della morte sono attese dall’autopsia disposta dalla procura di Roma.
Roma e dintorni
West Nile, altri due morti nel Lazio e 8 nuovi casi

(Adnkronos) – Due nuove vittime per il virus West Nile nel Lazio. Si tratta di un uomo di 84 anni, residente a Latina, morto il 10 agosto all’ospedale Santa Maria Goretti. Il paziente era affetto da leucemia linfatica e in seguito ad accertamenti post-decesso è stata confermata la positività al virus. L’altra vittima è una donna di 87 anni di Cassino con pluripatologie, arrivata in pronto soccorso il 17 agosto e deceduta ieri sera. Salgono così a 12 i decessi per il virus West Nile nella Regione.
I numeri della Regione
Nel Lazio le analisi effettuate dal laboratorio di Virologia dello Spallanzani – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, rispetto all’aggiornamento dello scorso 18 agosto, hanno certificato 8 nuovi casi (dei quali 2 casi con sindrome neurologica e 5 casi con febbre da West Nile Virus ed un donatore asintomatico individuato grazie alle attività di screening del Centro regionale sangue, a dimostrazione della sicurezza garantita dal sistema trasfusionale regionale). I nuovi casi sono stati rilevati a Cassino nel frusinate e a Latina, Gaeta e Norma. Con gli ultimi accertamenti, nel 2025 le conferme diagnostiche di positività di infezione al virus West Nile salgono a 182.
Le aree coinvolte
Nel dettaglio, i casi suddivisi per il territorio di probabile esposizione: 160 casi nella Asl di Latina; 11 casi nella Asl Roma 6; 6 casi nella Asl di Frosinone; un caso nella Asl Roma 3; 3 casi fuori regione, due nella provincia di Caserta e uno in provincia di Isernia; uno in corso di definizione. Dei 182 casi di positività da virus West nile: 41 pazienti sono ricoverati in reparti ordinari; 34 persone sono state dimesse; 91 pazienti sono in buone condizioni presso il proprio domicilio; 4 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva; 12 decessi.
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