Attualità
Bonus Psicologo 2023-2024: Come Richiedere il Contributo per le Sedute di Psicoterapia

Decreto Ministeriale e Contributo per il Bonus Psicologo
Il decreto del Ministero della Salute del 24 novembre 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 gennaio 2024, stabilisce i dettagli del bonus psicologo. Questo contributo è stato introdotto per sostenere chi soffre di ansia, stress o depressione e necessita di un percorso psicoterapeutico.
Requisiti Economici e Distribuzione dei Fondi
Il bonus psicologo è riservato a chi ha un reddito ISEE valido e non superiore a 50.000 euro. Per l’anno 2023, il decreto ha stanziato 5 milioni di euro, raddoppiati a 10 milioni grazie a un emendamento successivo. A partire dal 2024, saranno destinati 8 milioni di euro annuali. Questo contributo può essere utilizzato per le sedute di psicoterapia presso specialisti iscritti all’elenco degli psicoterapeuti.
Importi del Bonus in Base al Reddito ISEE
L’importo massimo del bonus varia in base al reddito ISEE del richiedente:
– Per un ISEE inferiore a 15.000 euro, l’importo massimo è di 1.500 euro.
– Per un ISEE tra 15.000 e 30.000 euro, l’importo massimo è di 1.000 euro.
– Per un ISEE superiore a 30.000 ma inferiore a 50.000 euro, l’importo massimo è di 500 euro.
Modalità di Richiesta del Bonus Psicologo
La richiesta del bonus psicologo deve essere presentata online sul portale INPS, accedendo alla sezione “Contributo sessioni psicoterapia”. È possibile utilizzare diversi documenti per l’accesso, tra cui la Carta di Identità Elettronica, il Sistema Pubblico di Identità Digitale o la Carta Nazionale dei Servizi. Per il 2023, il bonus dovrà essere utilizzato entro 270 giorni dalla sua concessione.
Requisiti per Accedere al Bonus Psicologo
Per richiedere il bonus psicologo, è necessario essere cittadini italiani, residenti in Italia al momento della domanda e avere un ISEE inferiore a 50.000 euro. Non ci sono limiti di età per poter beneficiare del contributo.
Per maggiori dettagli, visita la [fonte dell’articolo](https://www.fanpage.it/politica/bonus-psicologo-come-fare-richiesta-per-le-sedute-di-psicoterapia-per-il-2023-e-2024/).
Attualità
Gesù rivisitato: provocazione artistica o cancellazione simbolica?

Non si tratta, come spesso viene sostenuto in questi casi, di razzismo o omofobia. Il talento di Erivo è fuori discussione, così come il diritto del teatro di sperimentare linguaggi nuovi. Tuttavia, è lecito porsi una domanda: perché modificare radicalmente l’identità di una figura simbolica universale come Gesù Cristo?La figura di Gesù – maschile, ebraica, storicamente e religiosamente connotata – ha attraversato i secoli mantenendo un valore spirituale e culturale ben preciso; cambiarne l’aspetto, il genere e il profilo identitario non è un dettaglio creativo, ma un atto profondamente ideologico, un segnale del nostro tempo, in cui ogni rappresentazione tradizionale viene riscritta per adattarsi a criteri di inclusione sempre più rigidi e imposti.
L’inclusività è un valore importante, ma quando diventa un obbligo culturale che trasforma ogni simbolo in qualcosa di instabile e privo di radici, rischia di ottenere l’effetto opposto: non più unire, ma confondere.
Quando tutto può essere tutto, allora nulla ha più significato, e in questo caso non si rompe un tabù per cercare nuove verità, ma si sostituisce un simbolo per riscrivere ciò che rappresenta.
E il pubblico ha il diritto di chiedersi dove finisce l’arte e dove comincia l’ideologia.
Attualità
Omicidio a Racale: quando la violenza nasce dentro casa

Una donna uccisa a colpi d’accetta dal figlio, una casa di famiglia trasformata in scena del crimine. A Racale, nel leccese, il pomeriggio del 17 giugno si è consumato un delitto che sconvolge un’intera comunità: Teresa Sommario, 53 anni, è stata trovata senza vita nel proprio appartamento, colpita ripetutamente alla testa e al petto. L’aggressore è il figlio maggiore, Filippo Manni, 21 anni, fermato poco dopo in stato confusionale.
Il dettaglio più inquietante, oltre alla brutalità del gesto, è la sua matrice familiare…la violenza, ancora una volta, non arriva dall’esterno: avviene tra le mura domestiche, dove dovrebbe esserci protezione, affetto o almeno convivenza. Non è un caso isolato, il contesto di conflittualità all’interno della famiglia Sommario era noto ai vicini: litigi frequenti e tensioni che, probabilmente, covavano da tempo.
Resta da capire come e perché questa tensione sia esplosa in modo tanto estremo. È una domanda che accompagna ogni caso di cronaca nera in ambito familiare, ma che continua a non trovare chiarimenti adeguati. Il delitto di Racale ci mette davanti, ancora una volta, al nodo irrisolto della violenza che nasce all’interno di legami affettivi spezzati e distorti.
Il figlio minore, presente al momento dell’aggressione, lancia l’allarme. Anche questo elemento pesa: i figli come testimoni, e spesso vittime indirette, di drammi che segnano per sempre intere esistenze.
L’indagine chiarirà i contorni esatti della vicenda, il movente preciso e le responsabilità. Ma sullo sfondo resta una considerazione difficile da ignorare: le fratture all’interno della famiglia, quando ignorate o sottovalutate, possono degenerare e trasformare una casa qualunque nel teatro di una tragedia.
-
Attualità5 giorni fa
La bandiera della Palestina a Ponza: un gesto di solidarietà e la deriva dell’intolleranza
-
Ultime Notizie Roma3 giorni fa
Piazza di Spagna. Macchina sulla scalinata fra lo stupore dei turisti
-
Video4 giorni fa
Minacce e Botte, Maranza e Ladri si Alza la Tensione VIDEO
-
Attualità4 giorni fa
Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma