Cronaca
Il caso del cane bruciato vivo a Palermo. L’uomo deve andare in galera di corsa!

Ha fatto scalpore, e ci sembra anche normale, la notizia dell’uomo che ha bruciato vivo il cane Aron a Palermo e in questi giorni.
Ma la domanda è questa, perché l’uomo non viene arrestato, cosa aspettiamo per approvare una legge che – una volta per tutte – tuteli gli animali domestici come cani e gatti o simili?
Un uomo del genere deve essere recluso in galera o tutta al più rinchiuso in una casa di cura. Un uomo del genere non può andare in giro liberamente, è una persona pericolosa. Non solo per i cani, ma in Italia ormai in galera non ci va più nessuno, è questo è il problema.
Se in Italia si rispettano le regole si viene tacciati di essere nostalgici del ventennio. Abbiamo dovuto aspettare centinaia di donne morte prima di inserire il rafforzamento del ‘codice rosso’ sul femminicidio. Quanti altri cani e gatti dovranno morire prima di vedere questa gente in galera?
L’Italia è un paese allo sbando dove tutti fanno tutto, come l’altro giorno quando una ragazza ha dato un calcio a un gatto e l’ha ucciso perché il povero gatto è caduto dentro alla fontana ghiacciata. Ma ci rendiamo conto dove viviamo? Queste persone ma cosa vivono a fare? Qual è il loro contributo alla nostra società ma soprattutto i genitori di questi ragazzi dove sono, che fanno?
Un paese allo sfascio senza ormai più futuro…
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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