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Il monito di Papa Francesco: “La vita si spegne se restiamo ostaggio dei rimpianti”

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Papa Francesco: la vita si spegne se restiamo ostaggio di fallimenti e rimpianti

Nel corso dell’omelia della messa dell’Epifania presso la Basilica di San Pietro, Papa Francesco ha condiviso profonde riflessioni sulla necessità di dirigere lo sguardo verso l’alto per comprendere la realtà da una prospettiva elevata. Circa 250 cardinali, vescovi e sacerdoti hanno concelebrato la liturgia con il Pontefice.

Il Papa ha sottolineato l’importanza di non restare ostaggi dei fallimenti e dei rimpianti, affermando che la vita si spegne se ci si limita al ristretto perimetro delle cose terrene. Ha invitato a vivere con gli occhi puntati al cielo, lasciandosi guidare dall’amicizia con il Signore, dall’amore divino e dalla luce della Parola di Dio.

Nel cammino della fede, Papa Francesco ha esortato a evitare che questa si riduca a una serie di pratiche religiose esteriori, enfatizzando l’importanza di far diventare la fede un fuoco interiore che ci renda appassionati cercatori del volto del Signore e testimoni del Vangelo.

Riprendendo il tema dei Magi, il Papa ha incoraggiato a camminare sulla terra con gli occhi rivolti al cielo, cercando in Dio il coraggio di superare le difficoltà e la gioia di vivere nella comunione e nella concordia. Ha enfatizzato la necessità di alzare il capo, evitando di vivere rinchiusi nel perimetro delle cose terrene, ma piuttosto cercando una luce che illumini il senso della vita, una salvezza che proviene dall’alto.

Infine, Papa Francesco ha concluso affermando che la chiave per comprendere il vero significato della nostra esistenza risiede nell’evitare di restare prigionieri dei fallimenti e dei rimpianti, ma piuttosto nell’essere cercatori di luce e amore, alzando gli occhi verso il cielo, poiché il nostro aiuto viene dal Signore

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Il figlio di Vasco accusato di aver causato un incidente stradale

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Assoluzione nell’accusa delle lesioni stradali e omissioni di soccorso

Cronaca Roma – Davide Rossi, figlio di Vasco Rossi è accusato di lesioni stradali e omissioni di soccorso, è stato assolto dalla Corte d’Appello di Roma. I giudici sostengono che ‘il fatto non sussiste’.

Le circostanze dell’incidente

Il coinvolgimento del figlio di Vasco Rossi nell’accusa di lesioni stradali e omissione di soccorso risale al settembre 2016. In quell’occasione, lui e un amico erano in auto quando questa si scontrò con un’altra vettura. Nonostante Rossi non fosse il guidatore, le accuse si sono rivolte a lui, compresa l’omissione di soccorso. Anche l’amico di Rossi, che ammise di essere stato lui a causare l’incidente, è accusato di favoreggiamento.

Il verdetto di primo grado e l’assoluzione in appello

In primo grado, Rossi è condannato a un anno e dieci mesi per lesioni stradali e omissioni di soccorso. Tuttavia, in appello, questa decisione viene capovolta. L’accusa sosteneva che Rossi stava procedendo “a velocità elevata” e che, nonostante non si fosse fermato al segnale di stop, aveva causato l’incidente di auto, ferendo due donne. Inoltre, l’amico sarebbe stato accusato di aver aiutato Rossi “ad eludere le indagini”. Ma la sentenza di secondo grado assolve entrambi i ragazzi da queste accuse.

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Clover Pub Derby, accoltellati post gara. 4 ultras della Lazio arrestati per tentato omicidio

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Arresti a seguito di aggressione accoltellamento post-derby

Quattro ultràs del Lazio sono stati arrestati con l’accusa di avere accoltellato due tifosi della Roma al Clover Pub dopo il derby. L’accusa principale è tentato omicidio, accompagnata da lesioni aggravate.

Dettagli sugli arresti e le accuse

All’alba sono stati arrestati quattro individui con l’accusa di tentato omicidio e lesioni personali aggravate a seguito dell’accoltellamento di due tifosi romanisti al termine del derby Roma-Lazio il 10 gennaio scorso. I due feriti, attaccati nel Clover Pub, hanno riportato prognosi di cura di 40 e 30 giorni. Un tifoso è stato trasportato in ospedale in condizioni critiche e ha subito interventi chirurgici complessi.

I soggetti coinvolti

I mandati di arresto sono stati emessi a carico di L.B. (24 anni), S.D.C. (36 anni), G.M.C. (23 anni) ed E.B. (24 anni). Queste persone fanno parte dell’universo dei tifosi laziali organizzati e, secondo gli investigatori, facevano parte del gruppo che ha assaltato il Clover Pub, accoltellando i tifosi romanisti. Tre di loro sono agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, mentre il quarto ha ricevuto il divieto di dimora nel I e II Municipio.

Le indagini e le prove video

Le indagini sono state condotte dalla DIGOS di Roma, che si è basata principalmente sulle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza vicino al Clover Pub, un noto punto di ritrovo per i tifosi della Roma. Dalle registrazioni è possibile vedere un gruppo di 6-7 persone radunarsi a cento metri dal pub, poco prima di dirigersi verso di esso. Dopo essere entrati all’interno e aver aggredito due ragazzi a cena con degli amici, i partecipanti al raid sono fuggiti dal locale e si sono separati lungo viale Angelico. Secondo gli investigatori, gli arrestati facevano parte di quel gruppo di sostenitori laziali presenti durante l’attacco. Fonte

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Regione Lazio, 10.000 nuove assunzioni nei prossimi due anni nella Sanità

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Piano di assunzioni nella sanità per il 2024-2025

Il presidente della Regione Lazio Rocca ha illustrato un piano per 10.000 assunzioni nel settore sanitario tra medici, infermieri e personale sociosanitario per il biennio 2024-2025. L’iniziativa mira a combattere le liste di attesa e potenziare l’offerta di servizi sanitari, soprattutto in vista del Giubileo, quando nel Lazio si prevede l’arrivo di milioni di pellegrini.

Finanziamenti e aumento del personale

L’investimento previsto per questo piano di assunzioni è di 466 milioni di euro. In base a questo, il servizio sanitario regionale vedrà un aumento del personale, passando dai quasi 54 mila dipendenti previsti per il 2023 ai quasi 63 mila del 2025. Il presidente Rocca, così come la maggioranza di centro-destra che lo appoggia, ha espresso soddisfazione per questa progetto. Anche le organizzazioni sindacali hanno mostrato apprezzamento e promesso di monitorare attentamente l’attuazione del piano.

Critiche dalle opposizioni

Nonostante l’approvazione del piano da parte del presidente e delle organizzazioni sindacali, sono emerse critiche da parte delle opposizioni. In particolare, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno sostenuto che, finora, le risorse sono state allocate solo alla sanità privata. Nonostante queste accuse, il presidente Rocca ha risposto affermando: “Stiamo sbloccando 14 mila assunzioni e ci siamo riappropriati delle prestazioni dei privati, abbattendo le liste di attesa del 52 per cento”.

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Corpse found on the beach of Torvaianica

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Discovery of a Body in Torvaianica

Without any personal belongings and clothed only in a shirt, the body of a man was found this morning at 7:00 on the Tognazzi seafront, in Torvaianica.

The Finding

The body was discovered as it floated in the surf. The woman who made the discovery was strolling along the beach and immediately alerted both the emergency services and the police.

Preliminary Analysis

From an initial examination, it seems that the man, who is believed to be around 50 years old, showed no signs of violence.

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Torre Maura occupata, dopo 40 anni sgomberato il centro sociale degli Anarchici

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Evacuazione del Centro Sociale Torre Maura Occupata

Il centro sociale autogestito ‘Torre Maura occupata‘ in via delle Averle, alla periferia di Roma, è stato sgomberato. L’immobile, proprietà del comune e occupato da 32 anni da alcuni aderenti all’area anarchica, è destinato dal Pnrr a diventare un centro per servizi sanitari sul territorio gestito dalla Asl Roma 2. Lo sgombero è stato deciso in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e al momento non si registrano criticità.

Ringraziamenti e Futuro Del Centro

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha pubblicamente ringraziato il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, il questore, Carmine Belfiore, il presidente del Municipio VI, Nicola Franco, e tutte le forze dell’ordine per la loro partecipazione all’operazione. Rocca ha proseguito affermando che l’immobile precedentemente occupato abusivamente, ora diventerà una Casa della Salute a disposizione di tutti i cittadini, ribadendo l’importanza del ripristino della legalità nelle zone più complesse delle periferie.

Piani di Rinnovazione

Il presidente del VI Municipio, Nicola Franco, ha annunciato che presto inizieranno i lavori di riqualificazione dell’immobile. L’intenzione è di concedere gli spazi alla Asl Roma 2 e al Distretto 6 per la realizzazione di una Casa della Salute, completa di ambulatori, un consultorio familiare e un ambulatorio pediatrico. Questi servizi erano precedentemente mancanti nel municipio, che li aveva persi con il passaggio di Torre Spaccata al Municipio VII. Fonte

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Cronaca

33enne Maicol Mattei perde la vita in un incidente automobilistico durante un sorpasso

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Identità della vittima

Il 33enne Maicol Mattei è stato il tragico protagonista dell’incidente stradale avvenuto la scorsa notte sulla via Appia. L’incidente ha anche comportato il ferimento di altri cinque giovani che viaggiavano a bordo un’altra automobile.

Il contesto di Maicol

Maicol Mattei, originario del territorio di Fondi, lavorava come pizzaiolo e risiedeva a Terracina, dove era ben noto. In seguito alla tragedia, molti dei suoi amici, scioccati e increduli, hanno condiviso ricordi passati con lui.

Dettagli dell’incidente

L’incidente mortale è avvenuto nell’arco della notte tra sabato e domenica sulla via Appia, nella zona di Monte San Biagio. Mattei stava guidando la sua Renault Clio quando, nel corso di un sorpasso, ha prima colpito un platano ai bordi della strada, per poi carambolare sulla Mini Cooper che stava tentando di superare. Mattei è morto sul colpo a causa dell’impatto violento con l’albero e le lesioni gravissime che ne sono derivate. Nonostante l’intervento dei soccorritori, non c’era nulla che potessero fare per salvargli la vita.

Stato dei sopravvissuti

In modo fortunato, i cinque giovani a bordo della Mini Cooper, con età compresa tra 19 e 24 anni, non hanno riportato ferite gravi. Sono stati trasportati in ospedale e ricoverati al Santa Maria Goretti di Latina e al Dono Svizzero di Formia. Tuttavia, le loro condizioni non sono considerate critiche.

Investigazione in corso

La dinamica dell’incidente è attualmente in fase di indagine da parte dei carabinieri che hanno raggiunto il luogo dell’incidente immediatamente dopo essere stati avvertiti. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, durante il sorpasso, l’auto di Mattei si è improvvisamente allargata, causando l’impatto con l’albero. Al momento, si sta cercando di determinare se una distrazione potrebbe esserne stata la causa principale.

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Sinner: “Roma speciale, spero di giocarci altri 15 anni”

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Sentimenti ed Emozioni Prima del Torneo

Jannik Sinner, il secondo in classifica ATP, ha descritto le sue sensazioni prima del torneo di Madrid. Sapeva che non stava bene. Alcuni giorni ha sentito dolore più forte e altri giorni meno. Ha capito che c’era qualcosa che non andava.

Risonanza e Decisione di Ritirarsi dal Torneo

La decisione di ritirarsi from Madrid è stata presa dopo una risonanza che ha mostrato che non era al top della sua forma. Questo ritiro è stato un colpo duro non solo per lui ma per tutti. Nonostante la delusione, ha deciso di accettare la situazione.

Significato Speciale del Torneo di Roma

Per Sinner, il torneo di Roma rappresenta l’evento più speciale dell’anno. Il suo forfait agli Internazionali di Roma a causa delle sue condizioni di salute è stato un passo difficile. Ma ha solo 22 anni e spera di poter competere per i prossimi 10-15 anni.

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Trapper Baby Gang ritorna in carcere per post con armi e droga: nuovo album in uscita

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Trapper Baby Gang di nuovo dietro le sbarre

Il noto trapper Baby Gang attira ancora l’attenzione delle autorità, questa volta per le sue recenti pubblicazioni sui social media, che mettono in mostra scatti di armi e droga. Questa situazione ha portato l’artista a fare ritorno in carcere.

Il lancio del nuovo album

Nel bel mezzo della tempesta, Baby Gang ha rilasciato il suo ultimo progetto musicale. Un nuovo album è sulla strada, nonostante i disordini che circondano la vita personale del trapper.

Situazione a Busto Arsizio

La situazione si fa più chiara a Busto Arsizio. Baby Gang era agli arresti domiciliari nel momento in cui ha pubblicato i suoi controversi post. Ora si difende sostenendo che tutto faccia parte di una messa in scena.

Decisione dei giudici

Tuttavia, per i giudici, le azioni di Baby Gang indicano una palese violazione delle restrizioni imposte. A loro avviso, il comportamento del trapper non rispetta per nulla le prescrizioni assegnate.

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Miami, Il Report degli agenti non riporta dettagli sugli eventi accaduti

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Il racconto di un arresto violento

Vlasta Studenicova, madre di Matteo Falcinelli, ha rivelato alcuni dettagli riguardanti l’arresto violento del figlio a Miami, avvenuto a febbraio. Durante un’intervista con Monica Maggioni nel programma In Mezz’ora su Rai3, la donna ha raccontato che il figlio era andato a ritirare i suoi due telefoni lasciati in un bar. Tuttavia, anziché ricevere assistenza da parte degli agenti, Matteo era stato invitato ad andare via.

Un alterco degenerato in aggressione

Studenicova ha poi raccontato di come l’alterco sia degenerato in un’aggressione e un successivo arresto. Il giovane ha infatti chiesto agli agenti perché non stessero eseguendo il proprio lavoro al servizio dei cittadini. In risposta, uno degli agenti è sembrato provocato dal tocco del suo badge da parte di Matteo, dando il via all’aggressione.

Contraddizioni tra il report della polizia e le riprese

La madre del giovane arrestato ha poi posto l’accento sulle contraddizioni presenti nel report rilasciato dalla polizia. Studenicova ha riferito che nel documento, scritto sotto giuramento dagli agenti, non vi è una singola parola che corrisponda a quanto si può constatare dalle riprese dell’accaduto. Secondo lei, il contenuto del report sarebbe notevolmente diverso rispetto a quanto effettivamente accaduto. Fonte

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Tor Pignattara. Nessuno aiuta la ragazza vittima di violenza, Se è vero, sapete il perché?

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Tor Pignattara

Aggressione a Roma: Fermato un Sospetto

Cronaca Roma – Una donna di 36 anni, stava camminando per raggiungere le sue amiche al Pigneto per un aperitivo quando ha subito un’aggressione sessuale in mezzo alla strada. La vittima ha resistito e l’assalitore ha risposto colpendola al volto con una catena. Un sospetto è stato arrestato poche ore dopo che la vittima ha sporto denuncia.

Dettagli dell’Aggressione

L’aggressione è avvenuta la sera di venerdì 3 maggio su via Casilina all’incrocio con via di Acqua Bullicante nel quartiere di Torpignattara. La vittima si stava muovendo a piedi verso il Pigneto, dove aveva in programma di incontrare amici, quando è stata attaccata da un uomo che ha iniziato ad infastidirla toccandola nelle parti intime. L’aggressore ha reagito alla sua resistenza colpendola con una catena. La vittima è riuscita a scappare e dopo aver ricevuto cure al pronto soccorso dell’Ospedale Vannini, ha sporto denuncia al Commissariato di polizia di Porta Maggiore. Grazie alla descrizione dettagliata fornita dalla vittima, il suo aggressore è stato identificato e arrestato in poche ore.

Il Racconto della Vittima

Sono stata toccata e picchiata mentre stavo andando a fare un aperitivo al Pigneto. Quel mostro mi ha colpito con una catena in faccia perché ho reagito al tormento. Temevo di morire. La strada era piena di gente eppure nessuno mi ha aiutato” ha denunciato la vittima al quotidiano La Repubblica. Anche se ancora sotto shock, la donna ha deciso di raccontare la sua esperienza: “Ho resistito al suo attacco sessuale, lui ha estratto una catena di ferro, quelle usate per le biciclette, e mi ha colpito in faccia. Era accecato dalla rabbia, e per la prima volta ho pensato che avrei potuto morire”.

La vittima è rimasta ferita non solo dalla violenza sessuale e fisica, ma anche dall’indifferenza degli altri: “Gridavo chiedendo aiuto, avevo bisogno che qualcuno lo fermasse mentre mi inseguiva con la catena di ferro. Sono arrivata al punto di buttarmi in mezzo alla strada per cercare aiuto, ma nessuno ha reagito. Alla fine ho seguito il mio istinto e sono riuscita a scappare salendo a bordo di un’auto grazie all’aiuto di un ragazzo”.

Se fosse vero quanto affermato dalla donna, la risposta è che la gente ha paura e soprattutto nei casi in cui ci sono stati episodi di giustizia fai da te, a rimetterci è chi interviene per aiutare e non il malfattore. Ergo ognuno si fa i fatti propri.Fonte

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