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Marino, migliorano le condizioni del 17enne investito. Le parole della mamma del giovane

Il grave incidente stradale che ha coinvolto un ragazzo di 17 anni residente nella frazione di Marino di Frattocchie, ai Castelli Romani, ha destato grande preoccupazione e ha suscitato un’ondata di solidarietà da parte della comunità locale. Il giovane è stato investito da un’auto mentre si trovava in via del Sassone, riportando gravi traumi che lo hanno portato in ospedale in condizioni critiche.
L’incidente ha sollevato numerose polemiche riguardo alle pericolose condizioni della strada, segnalate più volte dal Comitato di Quartiere. La via del Sassone, priva di marciapiedi, ha rappresentato un pericolo per i pedoni, tanto che i residenti avevano richiesto interventi da parte del Comune per migliorare la situazione.
La mamma del giovane investito, Monica, ha raccontato con emozione i momenti successivi all’incidente, rivelando che il figlio è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico che ha comportato l’asportazione della milza e lo ha fatto entrare in coma. Tuttavia, in seguito all’intervento, il ragazzo ha aperto gli occhi, dimostrando di essere cosciente e in grado di comunicare.
La comunità di Marino e i residenti del quartiere si sono mobilitati per sostenere la famiglia del ragazzo, dimostrando affetto e vicinanza in un momento così difficile. La solidarietà è stata particolarmente evidente sui social, dove numerosi messaggi di sostegno hanno confortato la mamma di Monica durante il lungo e angosciante viaggio da Sicilia a Roma per raggiungere il figlio in ospedale.
Il caso ha posto l’attenzione sul tema della sicurezza stradale e sull’importanza di ascoltare le segnalazioni dei cittadini per prevenire incidenti simili in futuro. La richiesta di interventi mirati per migliorare le condizioni della strada è emersa in seguito alle criticità evidenziate dagli abitanti della frazione.
In conclusione, l’investimento del ragazzo di 17 anni ha suscitato un vivace dibattito sulla sicurezza stradale e ha fatto emergere una profonda ondata di solidarietà da parte della comunità. La storia, oltre a evidenziare la gravità della situazione, ha sollevato interrogativi sulle necessarie misure da adottare per prevenire simili incidenti in futuro.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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