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Cronaca

Caso Pozzolo, no al test del deputato accusato dello sparo al party di Capodanno

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Caso Pozzolo, no al test del deputato accusato dello sparo al party di Capodanno

Caso Pozzolo, il diretto interessato non collabora. A quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il deputato in quota Fratelli d’Italia si sarebbe rifiutato di sottoporsi ad un test utile alle indagini.

Gli inquirenti, attraverso l’analisi denominata stub, avrebbero dovuto verificare la presenza di polvere da sparo addosso a Pozzolo. Il quale però si sarebbe opposto alla procedura invocando l’immunità parlamentare.

Pozzolo è coinvolto in una vicenda avvenuta durante una festa di Capodanno presso la Pro Loco di Rosazza. Da una mini pistola di proprietà del deputato sarebbe infatti esploso un colpo che avrebbe ferito un 31enne. Quest’ultimo sarebbe il genero di un membro della scorta del sottosegretario Delmastro, anch’egli presente al party e già ascoltato per ore.

Chi indaga è tuttora alla ricerca di testimoni per cercare di ricostruire quanto accaduto. Secondo i primi accertamenti, lo sparo sarebbe partito nei locali della Pro Loco, non in maniera volontaria. Il locale sarebbe stato preso in affitto per il party da Francesca Delmastro, sorella di Andrea e sindaca di Rosazza. All’evento avrebbero partecipato, oltre al sottosegretario e alla sua famiglia, anche gli uomini della scorta e alcuni amici.

A costoro Pozzolo si sarebbe unito in un secondo momento, dopo aver trascorso il Capodanno in famiglia in una località vicina. Intorno all’1.30 avrebbe avuto luogo l’incidente, dopo che il deputato aveva preso la pistola, regolarmente detenuta, per mostrarla. In quel momento, Francesca Del Mastro non sarebbe stata presente, in quanto avrebbe lasciato la festa poco dopo mezzanotte. Il fratello Andrea avrebbe invece dichiarato di trovarsi fuori della sala.

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Shock a Manziana: Donna di 42 anni trovata morta in una villetta, i misteri dietro la sua scomparsa

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Shock a Manziana: Donna di 42 anni trovata morta in una villetta, i misteri dietro la sua scomparsa

Sara, 42 anni, è stata trovata senza vita in una villetta a Manziana, vicino Roma. Non è ancora chiaro se la causa del decesso sia un incidente o un malore improvviso.

Il corpo è stato scoperto in via Santa Severa nella mattina di sabato 5 luglio. Alle 6, i carabinieri della compagnia di Bracciano insieme ai sanitari del 118, sono intervenuti dopo una chiamata al NUE 112. La donna giaceva a terra all’interno della villetta, situata di fronte a un mobilificio: Sara, residente a Oriolo Romano nel viterbese, si trovava a Manziana come ospite di un amico, proprietario della casa.

L’autopsia, che si svolgerà all’ospedale Gemelli, servirà a chiarire le cause del decesso e verificare se fossero presenti alcol o sostanze stupefacenti.

Al momento il caso è trattato come morte accidentale, ma non si escludono altre ipotesi, anche se non sono stati rilevati segni evidenti di violenza. I carabinieri hanno ascoltato il padrone di casa, i familiari della vittima e i testimoni presenti nei dintorni, tra cui i dipendenti del mobilificio e del bar vicino, per ricostruire gli ultimi momenti di vita di Sara.

È importante lasciare spazio alle indagini e non trarre conclusioni affrettate, rispettando il dolore dei familiari e confidando che l’autopsia possa fare chiarezza su quanto accaduto.

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.

L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.

Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.

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