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Prenotano un pellegrinaggio a Lourdes, ma è una truffa, agente di viaggio denunciato
Prenotano un pellegrinaggio a Lourdes, ma è una truffa

Prenotano un pellegrinaggio a Lourdes, ma è una truffa.
Si era fatto pagare l’acconto dai pellegrini che si stavano preparando ad andare a Lourdes. Poi, però, non aveva acquistato i pacchetti di viaggio necessari per tutti. È successo nel basso Lazio dove un agente di viaggio di 64 anni di Alvito è stato denunciato per aver truffato due pellegrine di oltre ottanta anni di Ponza e Formia.
L’acconto versato dalle ottantenni
L’agente di viaggi, come riporta Latina Oggi.eu, si era fatto accreditare 830 euro da parte delle due ottantenni convinte che si trattasse della prima parte di denaro per acquistare il pacchetto viaggio necessario per il pellegrinaggio. Le due facevano parte dei gruppi che sarebbero dovuti partire a metà ottobre da Ponza e Scauri. In entrambi i casi, però, non c’è stato alcun pellegrinaggio. Alcuni sono rimasti bloccati nel porto di Formia, altri all’aeroporto di Fiumicino dove hanno atteso per 12 ore un volo che non è mai arrivato. I biglietti aerei prenotati erano appena 10 e anche i letti a disposizioni a Lourdes erano pochi.
La truffa e le indagini In poco tempo la truffa è apparsa chiara. Don Antonio, il parroco della chiesa di Scauri, aveva provato più volte a mettersi in contatto con l’organizzatore del viaggio (che avrebbe cercato di prendere tempo) per convincerlo a raggiungere il gruppo a Fiumicino. Una volta arrivato in aeroporto il sessantaquattrenne è stato fermato dai carabinieri del comune costiero che lo hanno portato in caserma. Il fascicolo è stato trasferito alla Procura di Cassino, dove l’uomo è stato denunciato. I pellegrini, invece, dopo più di dieci ore hanno fatto rientro a casa loro: poco dopo sono cominciate ad arrivare le prime denunce singole a carico del sessantaquattrenne.
Attualità
Rubano auto senza toccare la chiave: la nuova truffa tecnologica che fa paura

Una tecnica da film d’azione, ma purtroppo ben reale: tre uomini sono stati arrestati dalla polizia al Fleming dopo una serie di furti lampo di automobili di lusso con sistema keyless: il trio utilizzava un dispositivo sofisticato in grado di “copiare” il segnale delle chiavi, permettendo loro di avviare le auto senza forzare porte o accensioni. Bastavano appena 30 secondi per mettersi alla guida del veicolo e fuggire indisturbati.
A tradirli, la targa di un’auto presa a noleggio. Gli agenti del XV distretto Ponte Milvio hanno seguito il mezzo sospetto per oltre mezz’ora, fino a quando i ladri si sono diretti verso via Colli della Farnesina. Qui, due di loro hanno iniziato a ispezionare i veicoli parcheggiati, pronti a colpire di nuovo.
Ma la fuga è finita in un vicolo cieco: braccati, i tre sono stati fermati e arrestati. All’interno dell’auto rubata è stato ritrovato il kit tecnologico per la clonazione delle chiavi. L’auto è stata restituita alla legittima proprietaria, mentre i tre dovranno ora rispondere di furto aggravato in concorso.
Un colpo “pulito”, ma non abbastanza da sfuggire all’occhio attento della polizia.
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
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