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Previsioni meteo oggi a Roma e Lazio, 29 gennaio: giornata di sole pieno nella capitale

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Previsioni meteo oggi a Roma e Lazio, 29 gennaio: giornata di sole pieno nella capitale

Oggi, lunedì 29 gennaio 2024, si prevede una giornata soleggiata e relativamente calda a Roma. Le temperature massime raggiungeranno i 14 gradi, mentre le minime non scenderanno sotto i 4 gradi, entrambe al di sopra della media stagionale. Ci aspettiamo anche venti notevoli.

L’Italia è attualmente sotto l’influenza dell’anticiclone africano Zeus, che ha portato un’area di alta pressione significativa nel Paese. Per quanto riguarda la regione del Lazio, ci aspettiamo che il bel tempo continui fino al prossimo fine settimana.

La fine di gennaio, noti come i giorni della merla (29, 30 e 31) e considerati i più freddi dell’anno, saranno influenzati da Zeus, secondo i meteorologi di IlMeteo.it.

I giorni della merla sono generalmente i più freddi dell’anno, non solo secondo le credenze popolari, ma anche secondo i record meteorologici. Quest’anno, tuttavia, le cose sembrano un po’ diverse. Si prevede infatti che farà piuttosto caldo, specialmente se confrontato con le temperature medie tipiche di questo periodo dell’anno.

Gli esperti di IlMeteo.it affermano che “la grande stabilità atmosferica causata dalla presenza di un’ampia area anticiclonica in progressiva crescita, combinata con l’assenza di vento, favorirà il ritorno della nebbia in molte aree del Paese. Sfortunatamente, questo tipo di condizioni atmosferiche potrebbe anche favorire l’accumulo di particelle di polvere fini nell’aria.”

Riguardo alle previsioni meteo a Roma e nel Lazio per domenica 14 gennaio 2023: ci aspettiamo il ritorno della pioggia.

Si prevede che il freddo farà la sua ricomparsa, ma probabilmente non prima del 7 febbraio. I meteorologi spiegano che “in questa data, l’alta pressione si sposterà a nord, raggiungendo il Polo Nord, e da lì si prevede che correnti di aria fredda scendano nel Mar Mediterraneo provenienti dalla Valle del Rodano, nel sud-est della Francia. Questo potrebbe portare alla formazione di un ciclone, alimentato da aria polare, che causerà un brusco calo delle temperature”. Tuttavia, gli esperti avvertono che queste sono solo tendenze e necessitano di conferma.

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.

L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.

Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.

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Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

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Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

Tragedia alla Montagnola, nella periferia sud della Capitale: Mamun Miah, 27 anni, cittadino del Bangladesh e cuoco in un ristorante di piazza Venezia, è stato trovato senza vita al parco della Solidarietà, nei pressi del civico 393 di via Cristoforo Colombo. Il giovane è stato colpito al torace da una coltellata che non gli ha lasciato scampo, l’aggressore è fuggito ed è tuttora ricercato.

L’ipotesi investigativa principale resta quella della rapina finita male. Secondo alcuni amici della vittima, connazionali che spesso trascorrevano con lui le serate nel parco dopo il lavoro, Mamun avrebbe reagito a un tentativo di furto ed è stato accoltellato. I testimoni, pur trovandosi a una certa distanza al momento dell’attacco, raccontano di averlo visto discutere animatamente con un uomo nei pressi di un centro sportivo, non lontano dalla sua abitazione in via dell’Arcadia.

Ma il dettaglio che lascia perplessi è che nella tasca dei pantaloni del giovane è stato rinvenuto il portafoglio, completo di denaro e documenti. Un elemento che complica la lettura del movente: perché uccidere per rapinare, se poi l’aggressore fugge a mani vuote?

A destare ulteriori sospetti è l’identikit tracciato dagli amici di Mamun, che indicano come possibile responsabile un senzatetto della zona, noto per aggirarsi nei pressi del parco. Al momento, però, l’uomo non è stato rintracciato.

I carabinieri della compagnia Eur, insieme ai colleghi della stazione di San Sebastiano, stanno conducendo le indagini e sono già state acquisite le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nell’area per cercare di identificare chi fosse nei paraggi al momento del delitto. Sarà anche l’autopsia a fornire risposte decisive, chiarendo l’esatta dinamica dell’aggressione e se la vittima abbia tentato di difendersi.

Mamun Miah viveva da solo e lavorava duramente per mantenersi. I familiari, rimasti in Bangladesh, sono stati avvisati della tragedia. Nel frattempo, la comunità bengalese di Roma è sotto shock e chiede giustizia per un giovane la cui unica colpa sembra essere stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Un omicidio così brutale, in un contesto apparentemente tranquillo, riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle aree periferiche della città: luoghi spesso dimenticati, dove la presenza delle forze dell’ordine non è costante e il degrado sociale favorisce l’emergere di situazioni pericolose. La morte di Mamun Miah non può restare solo una notizia di cronaca: deve spingere a riflettere su come tutelare davvero chi lavora onestamente e cerca solo una vita dignitosa.

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