Cambiamenti climatici a Roma: piano di adattamento e mitigazione

Negli ultimi anni, Roma ha registrato un aumento significativo delle temperature, superando gli altri capoluoghi italiani con un incremento medio di +1,7°C. Contestualmente, si è verificata una diminuzione della precipitazione annua, portando l’amministrazione capitolina a adottare una strategia di adattamento climatico, una mossa pionieristica in Italia.

Il piano si concentra su quattro aree critiche: piogge intense e alluvioni, sicurezza degli approvvigionamenti idrici, ondate di calore e impatti sul litorale costiero. In aggiunta, è stato redatto un piano di gestione del rischio alluvioni, evidenziando che quasi 400.000 persone vivono in zone a rischio idrogeologico.

Per contrastare l’emergenza climatica, il Campidoglio si impegna a ridurre le emissioni, aderendo alla missione “Carbon-neutral and smart cities by 2030” insieme ad altre 100 città europee. L’adattamento coinvolge anche l’urbanistica. L’assessore all’urbanistica Maurizio Veloccia ha sottolineato l’importanza di progetti legati ai cantieri del Giubileo e agli interventi del Pnrr, insieme a un programma per la Città dei 15 minuti e interventi per la valorizzazione e messa in sicurezza del Tevere e del litorale, con un progetto da 45 milioni volto al suo recupero.

Diverse associazioni chiedono di rivedere le previsioni urbanistiche favorendo la creazione di spazi verdi in città e preservando quelli già esistenti. Il Campidoglio ha promesso di avviare una consultazione pubblica attraverso conferenze e workshop tematici, offrendo spazio per le osservazioni dei cittadini. Il processo partecipativo durerà fino al 30 aprile e si concluderà con il voto dell’Assemblea capitolina. Si spera che Roma diventi un esempio per altre città italiane nell’affrontare l’emergenza climatica.

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