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Tram, il Centro Carni diventerà il nuovo deposito: Campidoglio e Atac al lavoro sul progetto

Nuovo deposito tranviario nel Centro Carni: progetto di Atac e del Campidoglio
Il Comune di Roma, insieme ad Atac, ha avviato l’iter per trasformare il Centro Carni di via Gino Severini in un nuovo stallo per i tram, in attesa dei lavori estivi sul deposito tranviario di Porta Maggiore. Quest’ultimo dovrà essere riqualificato e adattato ai convogli di nuove dimensioni in arrivo per il Giubileo.
La controllata sui trasporti del Comune ha avviato la procedura per la selezione della società incaricata della progettazione esecutiva e della costruzione dell’opera. Il progetto esecutivo, una volta firmato il contratto, dovrà essere consegnato entro 45 giorni, con un ulteriore periodo di 15 giorni per eventuali adeguamenti richiesti dal committente. Si prevede l’avvio dei cantieri nel 2024 e il termine dei lavori nel 2026, come annunciato dall’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè.
Il nuovo deposito tranviario servirà principalmente la nuova tranvia Togliatti, oltre a coprire le esigenze di mobilità del quadrante est di Roma. Occupando una superficie di 6 ettari, offrirà ricovero a circa 90 tram e sarà dotato di un impianto fotovoltaico che renderà l’intera struttura autosufficiente dal punto di vista energetico.
Grazie a questi due nuovi stalli, la capacità tranviaria della città potrà più che raddoppiare, anticipando la costruzione delle 4 linee in progetto e preparandosi per le successive 7, in attesa di finanziamento. Inoltre, il Comune ha in programma un piano depositi da 160 milioni di euro per dotare la città di 6 nuove aree dedicate, consentendo ai mezzi di non essere costretti a rientrare per forza a Porta Maggiore o a via Gino Severini, anche attraversando tutta la città, e potendo così “riposarsi” nelle zone più vicine, rallentando il degrado.
Articolo tratto da Roma Repubblica
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
Attualità
Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.
Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale
Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.
Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR
Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.
Cronaca Roma, la Riapertura della Sede
I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.
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