Politica
Ama e Comune di Roma, via al nuovo contratto di servizio. In arrivo nuovi cassonetti

Roma, 22 marzo 2024 – La Giunta Capitolina ha dato il via libera al nuovo Contratto di Servizio tra Roma Capitale ed AMA S.p.A., finalizzato alla gestione dei rifiuti urbani e dei servizi di igiene urbana per il biennio 2024-2025. L’obiettivo principale è quello di migliorare costantemente gli standard di pulizia e decoro sull’intero territorio cittadino, in vista di eventi di rilevanza come il Giubileo.
Cambio dei cassonetti
Tra le principali azioni previste dal nuovo Contratto, si prevede il completamento entro l’anno della sostituzione dei cassonetti stradali secondo gli standard previsti dalla normativa europea UNI 11686/2017, insieme all’attuazione di un piano di manutenzione programmata per garantire la funzionalità e il decoro dei contenitori nel tempo. Inoltre, il modello di raccolta stradale attraverso maxi-campane con svuotamento “bilaterale”, già sperimentato in alcune aree della città, verrà esteso ad altri quadranti.

campane a svuotamento bilaterale
Per quanto riguarda la raccolta differenziata, l’obiettivo è di raggiungere entro il biennio la percentuale del 52% di materiali da avviare a riciclo, con una proiezione del 60% entro il 2028. Tra le azioni previste, vi è l’incremento dei Centri di raccolta sul territorio e delle giornate ecologiche per intercettare maggiori quantitativi di ingombranti e rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
Particolare attenzione sarà dedicata al potenziamento del servizio di raccolta “porta a porta” per le utenze non domestiche.
Per quanto riguarda le attività di pulizia, spazzamento, e lavaggio delle strade, è prevista una suddivisione del servizio in 356 aree territoriali elementari, con interventi di pulizia anche nelle aree mercatali e in quelle private pavimentate ad uso pubblico, come parcheggi e piazze, sempre garantendo condizioni di sicurezza. La nuova organizzazione decentrata delle AMA di Municipio sarà centrale nell’implementazione di tali servizi sul territorio.
Tra i servizi “extra-Tari” che potranno essere attivati tramite specifiche convenzioni con AMA, vi sono quelli integrativi destinati alla gestione dell’anno giubilare.
A monitorare il servizio sarà istituita una Commissione Tecnica di Controllo composta da 9 membri, tra cui rappresentanti del Comune e di AMA, con l’obiettivo di garantire un controllo più puntuale sulle attività svolte.
Il Sindaco Roberto Gualtieri ha accolto positivamente il nuovo Contratto di Servizio, sottolineando come esso rappresenti un passo decisivo verso una città più pulita e decorosa, con interventi che prima erano eccezionali ma che ora diventano ordinari.
L’Assessora alle Politiche dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi, ha espresso la sua soddisfazione per il nuovo contratto, evidenziando le novità introdotte in termini di riduzione della produzione di rifiuti e incremento della raccolta differenziata, nonché il processo di decentramento delle AMA di Municipio.
Il Presidente di AMA, Daniele Pace, ha accolto con soddisfazione l’approvazione del nuovo Contratto di Servizio, sottolineando l’importanza di garantire un servizio efficiente in vista dell’appuntamento giubilare che porterà milioni di fedeli a visitare la Capitale. Fonte
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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