Attualità
Concorso Agenzia Dogane 2024: ultimo giorno per domanda, bando online scade.

Oggi, martedì 12 marzo, è l’ultimo giorno per inviare la domanda online per partecipare al concorso dell’Agenzia delle Dogane. L’Ente della PA ha pubblicato il bando per l’assunzione di 564 persone, a tempo pieno e indeterminato, da collocare nell’area funzionari nelle varie sedi regionali sparse sul territorio.
La presentazione delle candidature è iniziata il 12 febbraio scorso e le figure ricercate sono Funzionari Amministrativo Tributari e Funzionari Tecnico Professionali. Secondo il bando, i candidati saranno sottoposti ad almeno due prove, una scritta e una orale, più una eventuale prova preselettiva nel caso i candidati siano pari o superiore a dodici volte il numero dei posti messi a concorso per ciascun ambito territoriale.
La procedura per partecipare al Concorso dell’Agenzia delle Dogane 2024 può essere svolta interamente online attraverso il Portale unico del reclutamento “inPA” al seguente link https://www.inpa.gov.it/. È richiesta, come prerequisito, la registrazione al portale. La piattaforma per la presentazione delle candidature online sarà attiva fino alle ore 23.59 del 12 marzo 2024.
L’Ente pubblico ha pubblicato un bando per l’assunzione di 564 persone, a tempo pieno e indeterminato, da collocare nell’area funzionari nelle varie sedi regionali sparse sul territorio. Le figure ricercate sono ‘Funzionario amministrativo tributario‘ (Codice ADM/FAMM), ‘Funzionario amministrativo tributario esperto in comunicazione (Codice ADM/COM), ‘Funzionario Tecnico Professionale esperto nel settore delle accise (Codice ADM/ING).
Per tutte le posizioni messe a concorso dall’Agenzia delle Dogane per il 2024 serve almeno la laurea di Primo Livello o il diploma di laurea conseguito secondo l’ordinamento di studi previgente al decreto ministeriale 3 novembre 1999, n. 509 o titolo equipollente per legge. Per quanto riguarda la famiglia professionale del Funzionario Tecnico Professionale (esperto nel settore delle accise), serve inoltre l’Abilitazione all’esercizio della professione di ingegnere e l’iscrizione all’albo dell’Ordine degli ingegneri.
Come si legge sul bando di selezione, i candidati saranno sottoposti ad almeno due prove, una scritta e una orale, più una eventuale prova preselettiva nel caso i candidati siano pari o superiore a dodici volte il numero dei posti messi a concorso per ciascun ambito territoriale. La prova preselettiva consisterà in un test, da risolvere in 50 minuti, composto da 50 domande a risposta multipla con 3 opzioni di risposta. La prova scritta invece consisterà nella somministrazione di un test di 50 quesiti a risposta multipla da risolvere in 90 minuti.
La prova orale, che come quelle scritte sarà distinta per codice di concorso, consiste in un colloquio interdisciplinare volto ad accertare la preparazione del candidato nonché la sua attitudine all’espletamento delle funzioni previste dalla relativa famiglia professionale. Verterà su tutte o alcune delle materie previste dal bando per ogni codice. Nel corso della prova orale sarà accertata anche la capacità di utilizzo del personal computer, dei software applicativi più diffusi e la conoscenza della lingua inglese. I candidati che abbiano presentato domanda di partecipazione per i posti in Valle d’Aosta dovranno sostenere, nel corso del colloquio, una prova per l’accertamento della conoscenza della lingua francese. Alla prova orale è assegnato un punteggio massimo 30 punti e la prova si intenderà superata con il punteggio minimo di 21/30.
Le materie su cui prepararsi, nel caso in cui si intenda concorrere per la prima famiglia professionale, sono Diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto tributario, diritto civile (limitatamente alla disciplina contenuta nel Libro IV – delle obbligazioni – del Codice civile), diritto dell’Unione europea, economia politica e contabilità aziendale. Per la seconda famiglia professionale le materie sono Tecniche e strumenti di comunicazione tradizionali, multimediali, sul web e sui canali social; Teoria e tecnica del linguaggio giornalistico con particolare riferimento alle pubbliche Amministrazioni; Legge 7 giugno 2000, n. 150 concernente la disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni; Teoria e tecnica della comunicazione; Normativa in materia di documentazione amministrativa e di accesso; Normativa in materia di protezione dei dati personali. Per la terza famiglia professionale a concorso le materie sono invece Fisica generale, con particolare riferimento alla termodinamica, alla meccanica e alla misura delle grandezze fisiche; Elettrotecnica; Macchine elettriche e termiche; Nozioni generali sulle principali fonti di energia e sulle loro trasformazioni; Nozioni generali di chimica.
In base a quanto stabilito con il nuovo CCNL Funzioni Centrali 2019-2021, lo stipendio di un funzionario dell’Agenzia Dogane è di 23.501,93 annui, pari a 1.958,49 euro lordi al mese. A questi vanno aggiunti la tredicesima mensilità e le indennità previste dal CCNL, come quella di amministrazione che è di 677, 38 euro mensili.
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Ultime Notizie Roma
Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
Attualità
Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

Tragedia alla Montagnola, nella periferia sud della Capitale: Mamun Miah, 27 anni, cittadino del Bangladesh e cuoco in un ristorante di piazza Venezia, è stato trovato senza vita al parco della Solidarietà, nei pressi del civico 393 di via Cristoforo Colombo. Il giovane è stato colpito al torace da una coltellata che non gli ha lasciato scampo, l’aggressore è fuggito ed è tuttora ricercato.
L’ipotesi investigativa principale resta quella della rapina finita male. Secondo alcuni amici della vittima, connazionali che spesso trascorrevano con lui le serate nel parco dopo il lavoro, Mamun avrebbe reagito a un tentativo di furto ed è stato accoltellato. I testimoni, pur trovandosi a una certa distanza al momento dell’attacco, raccontano di averlo visto discutere animatamente con un uomo nei pressi di un centro sportivo, non lontano dalla sua abitazione in via dell’Arcadia.
Ma il dettaglio che lascia perplessi è che nella tasca dei pantaloni del giovane è stato rinvenuto il portafoglio, completo di denaro e documenti. Un elemento che complica la lettura del movente: perché uccidere per rapinare, se poi l’aggressore fugge a mani vuote?
A destare ulteriori sospetti è l’identikit tracciato dagli amici di Mamun, che indicano come possibile responsabile un senzatetto della zona, noto per aggirarsi nei pressi del parco. Al momento, però, l’uomo non è stato rintracciato.
I carabinieri della compagnia Eur, insieme ai colleghi della stazione di San Sebastiano, stanno conducendo le indagini e sono già state acquisite le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nell’area per cercare di identificare chi fosse nei paraggi al momento del delitto. Sarà anche l’autopsia a fornire risposte decisive, chiarendo l’esatta dinamica dell’aggressione e se la vittima abbia tentato di difendersi.
Mamun Miah viveva da solo e lavorava duramente per mantenersi. I familiari, rimasti in Bangladesh, sono stati avvisati della tragedia. Nel frattempo, la comunità bengalese di Roma è sotto shock e chiede giustizia per un giovane la cui unica colpa sembra essere stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Un omicidio così brutale, in un contesto apparentemente tranquillo, riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle aree periferiche della città: luoghi spesso dimenticati, dove la presenza delle forze dell’ordine non è costante e il degrado sociale favorisce l’emergere di situazioni pericolose. La morte di Mamun Miah non può restare solo una notizia di cronaca: deve spingere a riflettere su come tutelare davvero chi lavora onestamente e cerca solo una vita dignitosa.
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