Politica
Ex sindaco di Frosinone: “Con 750 telecamere la città è più sicura”
Le telecamere di sicurezza di Frosinone si sono rivelate ancora una volta un importante strumento per la repressione del crimine e la tutela della pubblica sicurezza.
Con oltre 750 telecamere dislocate sulle piazze, sulle strade centrali e periferiche, Frosinone vanta uno dei rapporti più alti in Italia tra il numero di residenti e gli apparati di video ripresa pubblici. “Le telecamere non possono certo prevenire atti di follia omicida, ma svolgono un ruolo fondamentale nella deterrenza e come strumento investigativo a favore delle forze dell’ordine.” A dirlo il deputato della Lega ed ex sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, segretario della commissione Bilancio della Camera.
Il caso della sparatoria in via Aldo Moro ne è un esempio lampante. L’attività svolta dalla Questura di Frosinone, grazie anche alle immagini catturate dalle telecamere, ha portato all’identificazione dell’autore del crimine in pochissime ore. La sinergia tra le diverse forze dell’ordine – Questura, Procura della Repubblica e Prefettura – ha dimostrato la solidità del sistema di pubblica sicurezza a Frosinone. Tuttavia, rimane ancora da affrontare con fermezza il problema della diffusione delle sostanze stupefacenti, soprattutto tra i giovani.
Il deputato Nicola Ottaviani, segretario della commissione Bilancio della Camera, sottolinea la gravità del fenomeno e la necessità di stroncare le attività criminali che sfruttano i giovani per il loro tornaconto personale. “Le telecamere di sicurezza rappresentano un importante strumento per la sicurezza dei cittadini, ma è fondamentale un impegno costante da parte di tutte le istituzioni per contrastare la criminalità in tutte le sue forme”.
Politica
Ottaviani (Lega) “E’ il Pd ad aver penalizzato Roma e Lazio, Zingaretti e Patanè chiedano scusa”

“È davvero incredibile la faccia tosta con cui Zingaretti e Patanè attaccano Matteo Salvini. Il primo ha governato il Lazio per 10 anni e, tra i tanti ‘successi’ amministrativi, Roma ricorderà sempre la chiusura senza alternative della discarica di Malagrotta.
Questa decisione ha fatto piombare la città in un’emergenza rifiuti e ha costretto i cittadini a pagare una delle TARI più alte d’Italia. Il secondo, invece, non è in grado nemmeno di garantire i servizi minimi del trasporto pubblico nella città.
Grazie a Matteo Salvini, a Roma sono arrivati miliardi di euro per la Metro C, risorse fondamentali per sbloccare un’opera necessaria per la Capitale. È evidente che siano stati i dem, con la loro inadeguatezza politica, a penalizzare Roma e il Lazio. Chiedano scusa, invece di tentare di dare lezioni”. Lo dichiara il deputato della Lega Nicola Ottaviani.
Politica
Alle elezioni europee ricordiamoci di chi ci obbligava a vaccinarci e che ora difende il Genocidio

Verba Volant scripta manent. Alle prossime elezioni europee ricordiamoci dei politici e degli schieramenti che ci hanno obbligato a vaccinarci, con l’obbligo del Green Pass dicendoci che non c’era nessun rischio, cosa che invece è stata smentita ufficialmente il primo maggio quando AstraZeneca ha dichiarato che il vaccino covid19 può causare rari casi di trombosi.
Questo nonostante tanti professori e medici della comunità scientifica già avevano detto che il vaccino era sperimentale e che così, come era organizzata la somministrazione, non era corretta. Solo che poi la classe politica dominante, che aveva come premier, prima Conte e poi Mario Draghi, con Roberto Speranza sempre ministro della Salute, andava a creare pressioni notevoli critica il mainstream. Qualche medico è stato cancellato e sospeso dagli albi professionali, qualche questore sospeso dall’attività e più di qualche giornalista declassato e imbavagliato, qualche lavoratore licenziato, qualcuno è morto di trombosi ecc…
Elezioni Europee
Fra meno di un mese ci saranno le elezioni europee che negli anni sono diventate più importanti delle elezioni nazionali e i personaggi bene o male sono sempre gli stessi. Adesso però c’è anche un’altra grana su cui tantissimi politici fanno silenzio, ovvero non condannare i crimini di guerra che sta commettendo il governo Netanyahu, sempre più in crisi al suo interno, ma appoggiato dai poteri forti del mondo occidentale.
Più di 40.000 vittime palestinesi, di cui più della metà donne e bambini. Parliamoci chiaro, non ci vuole nulla a capire che difendere questa strategia militare, nasce da accordi che vanno al di la della pace e della democrazia. Condannare il terrorismo e gli attacchi palestinesi verso civili israeliani è ugualmente vergognoso, ma la risposta militare d’Israele è nettamente sproporzionata.
Per l’Ucraina, tutti i nostri politici hanno fatto campagne di sensibilizzazione, mentre per la Palestina, tutto tace. La verità è che l’Italia è una colonia dell’America, ed ora più che mai ce ne siamo rendendo tutti conto. Quando continueranno a parlare di non violenza o di democrazia, diritti civili e quant’altro, ricordiamoci del Green Pass e del silenzio sul genocidio del popolo palestinese.
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