Attualità
Volo più ritardato e cancellato da Roma Fiumicino: quale linea subisce maggiori disservizi?

La rotta aerea con destinazione estera che ha registrato più disservizi in Italia nel 2023 è un volo con partenza dall’aeroporto Roma Fiumicino: si tratta infatti della rotta Roma-Barcellona. Questo dato emerge da un report elaborato da ItaliaRimborso che ha individuato oltre 4mila casi di disservizi aerei soggetti a risarcimento nel 2023, su un campione di 50mila segnalazioni riguardanti quindici compagnie aeree.
La compagnia che ha causato il maggior numero di problemi ai passeggeri in Italia nel 2023, secondo ItaliaRimborso, è Wizzair, con 898 voli con disservizi. Il problema più comune riguarda i voli in ritardo, seguiti dalle cancellazioni e dai problemi relativi a bagagli e overbooking. Al secondo posto c’è Ryanair, mentre seguono altre compagnie come Easyjet, Ita, Vueling, Aeroitalia, Lufthansa, Volotea e Neos.
Per quanto riguarda l’aeroporto di Fiumicino, che ha visto transitare oltre 40 milioni di passeggeri nel 2023, sono stati registrati 622 disservizi, tra ritardi, cancellazioni e problemi relativi ai bagagli o all’overbooking. Le compagnie con più disservizi sono Ita Airways, Wizzair e Ryanair.
Le rotte aeree con più disservizi in Italia includono anche Catania-Malpensa, Malpensa-Lamezia e Malpensa-Catania. Tuttavia, la rotta Roma Fiumicino-Barcellona è quella che ha registrato il maggior numero di inconvenienti aerei soggetti a rimborso, con 24 voli cancellati o con ritardi superiori a tre ore. Per poter chiedere un rimborso per i voli in ritardo, è necessario che il ritardo sia di almeno tre ore rispetto all’orario d’atterraggio previsto, mentre per i voli cancellati non devono esserci scioperi o condizioni meteorologiche avverse che ne impediscono la partenza.
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Attualità
Chiusura del tratto della tangenziale a Roma per lavori, traffico in tilt

Il traffico di Roma è andato in tilt nel primo giorno di chiusura del tratto sopraelevato della tangenziale est, tra via Passamonti e viale Castrense, in direzione San Giovanni. La chiusura, che durerà fino al 24 luglio, è stata necessaria per consentire ad Anas di sostituire le barriere antirumore, lavori finanziati con fondi del Giubileo 2025. Il traffico è stato deviato su via dello Scalo di San Lorenzo, mentre per i veicoli provenienti dal tronchetto dell’A24 e diretti a San Giovanni è suggerito l’uscita di via di Portonaccio.
Restrizioni e Deviazioni
Per i veicoli provenienti da A24/A25/Gra, è vietato l’accesso alla Tangenziale Est in direzione San Giovanni/Eur, con deviazione obbligatoria su viale dello Scalo di San Lorenzo. Resta però aperta la rampa in direzione Tiburtina/Salaria/Nomentana/Foro Italico. Lungo l’A24 verso San Giovanni ci sono code significative e rallentamenti. Anche nelle vie secondarie, come via Tiburtina all’altezza di Casal Bruciato, si registrano ingorghi.
Percorsi Alternativi
Per alleviare la congestione, sono consigliati percorsi alternativi come l’uscita anticipata dall’A24 verso il Grande Raccordo Anulare e gli svincoli di Tor Cervara, viale Palmiro Togliatti, via Fiorentini e via di Portonaccio. Le autorità suggeriscono di evitare l’area di San Lorenzo per evitare di restare bloccati.
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Ultime Notizie Roma
Roma, scandalo in divisa: sospesi quattro agenti, “spariti” 74 chili di droga durante le perquisizioni

Quattro agenti della Polizia di Stato, fino al 2023 in servizio presso il commissariato di San Lorenzo, sono stati sospesi dal servizio dal gip di Roma nell’ambito dell’inchiesta “Don Rodrigo”. Lo scorso 23 giugno, la stessa inchiesta aveva già portato all’arresto di due poliziotti e alla custodia cautelare per altre 16 persone.
I quattro, indagati a piede libero per falso, sono stati interrogati in sede di preventivo come previsto dalla riforma Nordio. Il gip ha disposto sei mesi di sospensione per una poliziotta ora all’Ispettorato Viminale e un anno per gli altri tre, di cui due alla squadra mobile di Napoli e uno che frequenta il corso da vice-ispettore.
Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia, durante due perquisizioni a San Lorenzo gli agenti avrebbero omesso di sequestrare complessivamente 74,5 chili di hashish, poi finiti a due pusher amici di colleghi già arrestati.
Nel corso degli interrogatori, le versioni discordanti e contraddittorie dei quattro sono state giudicate inattendibili dal giudice, che ha evidenziato una “volontà precisa di non ricostruire la verità” per evitare responsabilità.
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