Cronaca
A Roma una chiesa prega affinché l’aborto non venga inserito nei diritti fondamentali della UE

La giornata di preghiera e digiuno indetta dalla Parrocchia romana dei Santi Antonio e Annibale Maria per oggi, in occasione della votazione al Parlamento Europeo riguardante l’inserimento dell’aborto fra i diritti fondamentali dell’UE, rappresenta un momento di profonda riflessione e impegno spirituale.
La Chiesa cattolica, insieme ad altre istituzioni e comunità religiose, si oppone fermamente a questa prospettiva, considerando l’aborto non solo un atto contrario alla promozione della vita, ma anche una grave violazione dei diritti umani. La proposta di rendere l’aborto un diritto fondamentale è vista come un tentativo di promuovere una cultura di morte e di negare il valore e la dignità della vita umana, specialmente quella più vulnerabile e indifesa.
L’invito alla preghiera e alla supplica a Maria, madre della Vita, riflette l’importanza della dimensione spirituale nella lotta contro l’aborto. La partecipazione all’adorazione eucaristica e alla supplica comunitaria rappresenta un gesto di solidarietà e impegno nella difesa della vita, un’opportunità per esprimere con forza la contrarietà a questa proposta legislativa e per invocare la protezione divina sulla vita umana, soprattutto quella dei più deboli e indifesi.
La lettera del Parroco Padre Pasquale Albisinni sottolinea l’urgenza di agire e testimoniare la propria opposizione all’aborto, invitando i fedeli a non essere tiepidi nella difesa della vita e nella testimonianza dei valori evangelici. Questo appello richiama l’importanza di un impegno concreto e coerente, sia nella preghiera che nell’azione, per contrastare la cultura dell’aborto e promuovere una cultura della vita e della solidarietà.
In un momento in cui si discute di questioni così cruciali per la dignità umana, è fondamentale che la comunità religiosa si faccia portavoce dei valori evangelici e si opponga con fermezza a qualsiasi proposta legislativa che minacci il diritto alla vita e la dignità della persona umana. La preghiera e la supplica a Maria rappresentano un importante momento di unione e testimonianza nella difesa della vita e nella promozione di una cultura della solidarietà e della fraternità.
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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas
Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.
L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.
Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.
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