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Papa: “Non temete di avere figli. La donna non deve scegliere fra figlio o lavoro
Stati Generali della Natalità: il Papa e le politiche demografiche
La finalità di quest’anno degli Stati Generali della Natalità, un evento dedicato alle politiche demografiche e al welfare familiare, è stata caratterizzata dalla nota presenza di Papa Francesco. L’argomento principale è stato “Esserci. Più giovani più futuro”.
In questa occasione il Papa ha condiviso un dato inquietante offerto da uno studioso della demografia che afferma che gli investimenti più profittevoli del momento sono quelli nelle fabbriche di armi e negli anticoncettivi, strumenti che rispettivamente cancellano e impediscono la vita.
Vita e Futuro secondo Papa Francesco
Nel corso del suo discorso, Papa Francesco ha affermato: “Le nascite sono il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini e giovani si perde il desiderio di futuro“. Da queste parole si deduce quindi che l’Italia sta progressivamente perdendo la sua speranza. Tuttavia, nonostante l’apparente oscuro futuro caratterizzato da denatalità, guerre, pandemie e cambiamenti climatici, Papa Francesco esorta i giovani a non arrendersi e a costruire insieme un futuro migliore.
Un richiamo alla politica e il ruolo dei nonni
Nel concludere il suo intervento, Papa Francesco ha sottolineato l’importanza del ruolo dei governi e del bilanciamento famiglia-lavoro. Secondo lui, una madre non dovrebbe essere costretta a scegliere tra il lavoro e i figli. Inoltre, ha evidenziato l’importanza dei nonni, spesso nascosti e isolati, definendo questa situazione un “suicidio culturale”.
Partecipazione del Papa nel precedente evento
E’ da notare che Papa Francesco aveva già partecipato alla scorsa edizione degli Stati Generali della Natalità, dove aveva tenuto un discorso a favore di politiche lungimiranti per contrastare l’inverno demografico. All’evento aveva preso parte anche la premier Giorgia Meloni.
Attualità
Rubano auto senza toccare la chiave: la nuova truffa tecnologica che fa paura

Una tecnica da film d’azione, ma purtroppo ben reale: tre uomini sono stati arrestati dalla polizia al Fleming dopo una serie di furti lampo di automobili di lusso con sistema keyless: il trio utilizzava un dispositivo sofisticato in grado di “copiare” il segnale delle chiavi, permettendo loro di avviare le auto senza forzare porte o accensioni. Bastavano appena 30 secondi per mettersi alla guida del veicolo e fuggire indisturbati.
A tradirli, la targa di un’auto presa a noleggio. Gli agenti del XV distretto Ponte Milvio hanno seguito il mezzo sospetto per oltre mezz’ora, fino a quando i ladri si sono diretti verso via Colli della Farnesina. Qui, due di loro hanno iniziato a ispezionare i veicoli parcheggiati, pronti a colpire di nuovo.
Ma la fuga è finita in un vicolo cieco: braccati, i tre sono stati fermati e arrestati. All’interno dell’auto rubata è stato ritrovato il kit tecnologico per la clonazione delle chiavi. L’auto è stata restituita alla legittima proprietaria, mentre i tre dovranno ora rispondere di furto aggravato in concorso.
Un colpo “pulito”, ma non abbastanza da sfuggire all’occhio attento della polizia.
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
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