Attualità
Aggredito violentemente il conducente Atac dopo una rissa

Aggressione ad un Autista di Tram a Centocelle
Un autista del tram 14 è stato aggredito a calci e pugni da due uomini nei pressi di Centocelle lo scorso lunedì 27 maggio, alle prime ore dell’alba.
L’Incontro Violento
Foto Archivio
Ha chiesto a due passeggeri di scendere dalla linea tram 14 tra viale Palmiro Togliatti e via Ostuni, nei pressi del quartiere di Centocelle. Ma è stato massacrato di botte. La vicenda è accaduta poco prima delle cinque del mattino dello scorso 27 maggio.
La Dinamica dell’Aggressione
Il mezzo Atac stava per iniziare la sua prima corsa del mattino quando i due hanno iniziato a picchiarsi rompendo anche un finestrino dell’autobus. La reazione nei confronti del conducente è stata però ancora più assurda. Lui aveva chiesto loro di scendere. Ma loro gli hanno teso un’imboscata: lo hanno prima preso con la forza, l’hanno fatto uscire dalla sua postazione e infine l’hanno aggredito con spinte, calci e pugni. Poco dopo l’aggressione sono fuggiti e si sono perse le loro tracce.
Intervento e Indagini
Quando è avvenuta la rissa c’erano diversi passeggeri a bordo del tram: sono stati momenti di preoccupazione e paura per i presenti, ma nessun altro è rimasto ferito a parte il dipendente Atac. Sul luogo dell’accaduto sono intervenuti gli agenti della polizia e gli operatori del personale sanitario del 118 che l’hanno preso in carico e trasportato al pronto soccorso in codice giallo, non in gravi condizioni, fortunatamente. L’autista ha fatto fatica a parlare e raccontare quello che era accaduto. Sono in corso le indagini per chiarire i motivi del gesto e individuare i due stranieri.
Episodio di Violenza in Metropolitana
Questo è solo l’ultimo episodio di violenza nei confronti di chi guida e lavora per i mezzi pubblici romani. Un uomo armato di coltello ha provato a colpire una guardia giurata dopo aver aggredito un controllore della linea metro A di Roma a San Giovanni, sulla banchina in direzione Battistini. L’aggressore era salito in metro senza un titolo di viaggio valido. La vicenda è avvenuta lunedì 20 maggio, poco prima di mezzogiorno. Pochi momenti dopo l’aggressore è stato bloccato ed è stato accompagnato in caserma.
Attualità
Spaccio di droga a Roma Nord attraverso un linguaggio in codice per ordinare “metà panino” e “tre litri di vino”

Tre persone sono state arrestate dai carabinieri in un’operazione contro lo spaccio a Roma Nord, a conclusione di un’indagine della procura di Roma coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Le operazioni si sono svolte tra Roma Nord e Civita Castellana, in provincia di Viterbo, e hanno portato alla scoperta di un’attività di traffico illecito di sostanze stupefacenti, culminando nel sequestro di 800 grammi di droga.
Le indagini, iniziate nel 2020, hanno rivelato un’organizzazione attiva soprattutto nelle zone di Prima Porta, Formello e Sacrofano. I carabinieri hanno effettuato servizi di osservazione e pedinamento, documentando molte cessioni di stupefacenti, in particolare cocaina, marijuana e hashish. Il sodalizio si presentava con una struttura gerarchica ben definita, come spiegano le autorità: “Uno, in qualità di capo e organizzatore dell’associazione, mettesse a disposizione la sua abitazione quale centrale di spaccio, definisse i turni dei venditori (per assicurare rifornimento costante alla piazza), procurasse ai pusher lo stupefacente da vendere, remunerasse i sodali con una retribuzione (in denaro o in stupefacente) e provvedesse alle spese legali in caso di arresto con i proventi delle cessioni; mentre gli altri due fossero preposti alla custodia, al confezionamento in dosi e allo spaccio al dettaglio della sostanza.”
Dettagli sulla rete di spaccio
Il giro di droga documentato dai carabinieri era di oltre 500 dosi settimanali, per un valore stimato di circa 10.000 euro. Inoltre, gli inquirenti hanno decodificato il linguaggio in codice utilizzato per effettuare ordini, con espressioni come “un litro intero di latte”, “metà panino”, “tre litri di vino”. Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati anche 29.000 euro in contante e sono stati segnalati numerosi acquirenti.
Attualità
L’uomo in palestra è stato salvato da Angela, la poliziotta fuori servizio.

La poliziotta della Questura di Roma, Angela, ha salvato un uomo mentre si trovava in palestra. Fuori servizio e addestrata in tecniche di primo soccorso, ha subito riconosciuto un arresto cardiaco quando l’uomo si è accasciato a terra. In attesa dell’arrivo del personale sanitario, Angela ha praticato un massaggio cardiaco.
Dopo aver constatato che il massaggio non bastava, Angela ha utilizzato il defibrillatore presente in palestra, somministrando due scariche. Secondo i sanitari del 118, le manovre salvavita della poliziotta sono state decisive per la sopravvivenza dell’uomo.
“Tutto è successo in pochi attimi quando Angela, appassionata di sport, finito il turno mattutino, si è recata in palestra per la sua consueta sessione di allenamento. Al suo occhio di poliziotta non è sfuggito quello che stava accadendo. Un uomo sul tapis roulant si è accasciato a terra. Lei capisce subito la gravità, il signore è incosciente e Angela inizia a praticare il massaggio cardiaco. Senza perdersi d’animo si fa portare un defibrillatore automatico, attuando tutte le procedure della tecnica salvavita. – si legge nella nota diffusa dalla questura di Roma – Due scariche non sono sufficienti, ma lei non demorde, continua a massaggiare fino all’arrivo dei sanitari, che trasportano l’uomo in ospedale dove ha ripreso conoscenza ed è ricoverato in condizioni stabili”.
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