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Il Tar del Lazio respinge il ricorso dei cittadini contro lo stadio di Roma a Pietralata

Avanzamento dell’Iter per il Nuovo Stadio della Roma
L’iter per il nuovo stadio della Roma a Pietralata procederà come previsto. Il Tar del Lazio ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da alcuni cittadini che sostenevano di essere proprietari di terreni da espropriare e chiedevano l’annullamento di tutti gli atti amministrativi coinvolti.
La Decisione del Tar del Lazio
La seconda sezione del tribunale amministrativo ha respinto la richiesta, citando un “difetto di legittimazione attiva” perché “i ricorrenti non hanno fornito prova alcuna della titolarità del diritto di proprietà affermato sugli immobili nella zona di interesse”. Inoltre, i giudici hanno evidenziato una “carenza di interesse” poiché “le determinazioni avversate attengono a una fase preliminare del progetto”.
Riserva Sull’Inclusione degli Immobili nel Programma Espropriativo
“Solo con la presentazione del progetto definitivo – conclude il Tar – sarà sciolta la riserva sull’inclusione o meno degli immobili in questione nel programma espropriativo e nella relativa dichiarazione di pubblica utilità”.
Reazioni del Sindaco e dei Comitati
Il sindaco Roberto Gualtieri ha espresso soddisfazione per il giudizio: “Eravamo naturalmente fiduciosi che il procedimento fosse assolutamente solido dal punto di vista amministrativo”, ha dichiarato. “E quindi ci aspettavamo questo risultato positivo. Si va avanti”. Tuttavia, i comitati e le associazioni contro lo stadio rimangono perplessi. “Prendiamo atto della decisione – si legge in una nota del coordinamento ‘Sì al Parco Sì all’Ospedale No allo Stadio’ – ma i dubbi non sono ancora stati sciolti. Restano pertanto indissolubili le nostre contestazioni sulla procedura sin qui adottata. Faremo nuovi ricorsi nelle eventuali prossime fasi dell’iter”.
Attualità
Rubano auto senza toccare la chiave: la nuova truffa tecnologica che fa paura

Una tecnica da film d’azione, ma purtroppo ben reale: tre uomini sono stati arrestati dalla polizia al Fleming dopo una serie di furti lampo di automobili di lusso con sistema keyless: il trio utilizzava un dispositivo sofisticato in grado di “copiare” il segnale delle chiavi, permettendo loro di avviare le auto senza forzare porte o accensioni. Bastavano appena 30 secondi per mettersi alla guida del veicolo e fuggire indisturbati.
A tradirli, la targa di un’auto presa a noleggio. Gli agenti del XV distretto Ponte Milvio hanno seguito il mezzo sospetto per oltre mezz’ora, fino a quando i ladri si sono diretti verso via Colli della Farnesina. Qui, due di loro hanno iniziato a ispezionare i veicoli parcheggiati, pronti a colpire di nuovo.
Ma la fuga è finita in un vicolo cieco: braccati, i tre sono stati fermati e arrestati. All’interno dell’auto rubata è stato ritrovato il kit tecnologico per la clonazione delle chiavi. L’auto è stata restituita alla legittima proprietaria, mentre i tre dovranno ora rispondere di furto aggravato in concorso.
Un colpo “pulito”, ma non abbastanza da sfuggire all’occhio attento della polizia.
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
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