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Gualtieri Roma: Nuovi Cestini Cestò per il Giubileo 2025

Introduzione dei Cestini ‘Cestò’
In vista del Giubileo 2025, la capitale si prepara a sostituire i cestini dell’immondizia con nuovi modelli denominati ‘Cestò’. Questi sostituiranno anche i cestini introdotti durante la giunta Raggi, noti come modelli ‘a urna cineraria’.
Caratteristiche dei Nuovi Cestini ‘Cestò’
Un totale di 18 mila nuovi cestini Cestò saranno distribuiti per tutta Roma. Secondo le informazioni del Campidoglio, questi nuovi cestini aumenteranno la capacità di raccolta del 70% in aree chiave come San Pietro, Colosseo, Venezia e Fori Imperiali. Ama sottolinea che il nome ‘Cestò’ richiama la romanità con un tocco di simpatia.
Materiali e Innovazioni
I nuovi Cestò sostituiranno i quattro modelli attualmente in uso e saranno realizzati con un materiale ignifugo, antideflagrante e non scheggiabile. Inoltre, saranno facilmente ispezionabili per aderire alle normative antiterrorismo.
Distribuzione e Tempistiche
La distribuzione dei nuovi cestini inizierà con 2.800 unità entro la fine di agosto, partendo dai Municipi I e VIII, che includono il centro storico, Ostiense, Garbatella e Testaccio. A partire da settembre, la distribuzione sarà estesa agli altri municipi, con la completa sostituzione dei vecchi cestini prevista entro dicembre.
Dichiarazioni e Contesto Storico
Secondo Ama, il modello Cestò riprende il design iconico del cestino romano introdotto per il Giubileo del 2000. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha dichiarato: “Stiamo implementando i primi Cestò per sostituire gradualmente tutti i cestini di Roma. A questi si aggiungeranno i cestini autocompattanti, che hanno una capienza sette volte superiore rispetto agli attuali e di cui ne stiamo acquistando altri 1.600”.
Piano di Aggiornamento e Monitoraggio
Gualtieri ha inoltre specificato che attualmente Roma dispone di 3.000 cestini, ma con questa iniziativa il numero sarà triplicato. Tutti i nuovi cestini saranno realizzati con materiale riciclato e controllati tramite un sistema di monitoraggio georeferenziato.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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