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Operaio Atac cade in una fossa di manutenzione: condizioni critiche

Incidente nel deposito Atac di Tor Vergata
Un grave incidente ha coinvolto un impiegato Atac presso il deposito di Tor Vergata. L’uomo è caduto in una fossa per la manutenzione dei bus, rischiando la vita. Al momento, la dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri.
Dettagli dell’incidente
L’incidente ha avuto luogo nella mattinata di mercoledì 3 luglio, nel deposito Atac situato in via di Tor Vergata, Roma. La vittima è un addetto ai turni, responsabile delle attività tecnico-amministrative e non un operatore tecnico. I carabinieri della Stazione di Tor Vergata e della Compagnia di Frascati sono intervenuti tempestivamente per avviare le indagini. Attualmente, l’area dell’incidente è stata transennata e sono state raccolte testimonianze per chiarire la dinamica dell’accaduto.
Caduta nel ponte-fossa
Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente è avvenuto all’interno del deposito Atac al civico 193 di via di Tor Vergata. Per ragioni ancora sconosciute, l’impiegato è precipitato nel cosiddetto “ponte-fossa”, un’area utilizzata per la manutenzione degli autobus. Questa fossa, alta 1 metro e 60 centimetri e larga circa un metro, permette agli operai di lavorare sotto i mezzi. Nella caduta, l’uomo ha battuto violentemente la testa, perdendo conoscenza.
Condizioni disperate del ferito
L’allarme è stato lanciato immediatamente dai colleghi presenti sul posto. Una chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112 ha richiesto un intervento urgente. Il personale sanitario, giunto rapidamente in ambulanza, ha trasportato l’operaio al Policlinico Tor Vergata in codice rosso. Attualmente, l’uomo si trova sotto le cure dei medici, che lo stanno sottoponendo ad accertamenti specifici. Le sue condizioni sono molto critiche e lotta tra la vita e la morte.
Fonti: [Fanpage](https://www.fanpage.it/roma/impiegato-atac-cade-in-una-fossa-per-la-manutenzione-dei-bus-e-batte-la-testa-rischia-di-morire/)
Attualità
Rubano auto senza toccare la chiave: la nuova truffa tecnologica che fa paura

Una tecnica da film d’azione, ma purtroppo ben reale: tre uomini sono stati arrestati dalla polizia al Fleming dopo una serie di furti lampo di automobili di lusso con sistema keyless: il trio utilizzava un dispositivo sofisticato in grado di “copiare” il segnale delle chiavi, permettendo loro di avviare le auto senza forzare porte o accensioni. Bastavano appena 30 secondi per mettersi alla guida del veicolo e fuggire indisturbati.
A tradirli, la targa di un’auto presa a noleggio. Gli agenti del XV distretto Ponte Milvio hanno seguito il mezzo sospetto per oltre mezz’ora, fino a quando i ladri si sono diretti verso via Colli della Farnesina. Qui, due di loro hanno iniziato a ispezionare i veicoli parcheggiati, pronti a colpire di nuovo.
Ma la fuga è finita in un vicolo cieco: braccati, i tre sono stati fermati e arrestati. All’interno dell’auto rubata è stato ritrovato il kit tecnologico per la clonazione delle chiavi. L’auto è stata restituita alla legittima proprietaria, mentre i tre dovranno ora rispondere di furto aggravato in concorso.
Un colpo “pulito”, ma non abbastanza da sfuggire all’occhio attento della polizia.
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
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