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Temperature vicine ai 40 gradi.

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Temperature vicine ai 40 gradi.

Weekend da Bollino Rosso a Roma e nel Lazio

Giovedì 11, venerdì 12 e sabato 12 luglio: il prossimo sarà un weekend da bollino rosso a Roma e nel Lazio, dove il termometro sfiora i 40 gradi.

(La Presse)

Temperature in Aumento

Sole e caldo torrido anche per i prossimi tre giorni. Questo fine settimana di metà luglio si prospetta da bollino rosso a Roma e nel Lazio con il termometro che sfiora i 40 gradi, con picchi fra i 36 e i 38 gradi centigradi.

Bollino Rosso in Tutte le Province

Cinque province su cinque sono state contrassegnate con il bollino rosso oggi, domani e dopodomani. Unica eccezione fatta dal capoluogo della Tuscia dove è previsto bollino arancione, ma soltanto per la giornata di oggi.

Il Picco di Calore: Giovedì 11 Luglio

Proprio come previsto dalle previsioni dei giorni scorsi, il picco di calore maggiore è atteso per oggi, giovedì 11 luglio 2024, nel primo pomeriggio, quando il termometro non scenderà sotto ai 38 gradi centigradi. Ma il caldo estremo nella capitale e negli altri territori della regione Lazio non è destinato ad esaurirsi in breve tempo.

Previsioni Meteo: Roma e Lazio

Inizialmente sembrava che, già da questo fine settimana, il clima potesse essere più fresco, con la sostituzione dell’anticiclone africano con quelle delle Azzorre. Una previsione meteorologica che, però, è stata presto smentita dai meteorologi. Il caldo torrido resta anche a Roma e nel Lazio almeno fino al 21 luglio. La speranza è che giornate come quella di oggi, contrassegnata da temperature così elevate, siano in numero minore.

Bollettini e Consigli dal Ministero della Salute

Nei bollettini con le ondate di calore, il ministero della Salute segnala le giornate più a rischio per piccoli, anziani e persone fragili. Gli effetti del caldo possono colpire tutti, ma l’attenzione maggiore resta per le persone che fanno parte delle cosiddette "categorie fragili". In questi casi, come sempre, l’invito è quello di restare idratati, evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde se possibile e seguire le "condizioni di elevato rischio" riportate sul sito stesso. Da segnalare, infine, il numero di pubblica utilità per situazioni di emergenza dovute alle temperature elevate, che è il 1500.

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

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Esplosione a Roma, installati sensori per rilevare residui di gas

Resta alta l’attenzione a Roma dopo la violenta esplosione avvenuta ieri mattina intorno alle 8 in via dei Gordiani, zona Prenestino. Un distributore di GPL è saltato in aria causando oltre 40 feriti, tra cui due in condizioni gravi, ora ricoverati all’ospedale Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e i soccorritori, alcuni dei quali sono rimasti coinvolti nella deflagrazione.

L’Arpa e il Noe hanno installato dispositivi per monitorare la qualità dell’aria, temendo la presenza di gas residui. La Protezione Civile ha consigliato ai residenti di non uscire, tenere chiuse le finestre e spegnere i condizionatori. La Procura ha aperto un’indagine per disastro colposo: le prime ipotesi parlano di un guasto ad un impianto GPL.

Il tempestivo intervento dei gestori di un centro estivo vicino ha evitato una possibile tragedia: i bambini presenti sono stati evacuati poco prima dell’esplosione. La zona resta isolata, con ingenti danni anche a strutture vicine, come la polisportiva Villa De Sanctis. Le autorità stanno proseguendo le indagini e i controlli ambientali.

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Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

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Roma, giovane cuoco ucciso al parco: si indaga su una tentata rapina, ma il portafoglio era intatto

Tragedia alla Montagnola, nella periferia sud della Capitale: Mamun Miah, 27 anni, cittadino del Bangladesh e cuoco in un ristorante di piazza Venezia, è stato trovato senza vita al parco della Solidarietà, nei pressi del civico 393 di via Cristoforo Colombo. Il giovane è stato colpito al torace da una coltellata che non gli ha lasciato scampo, l’aggressore è fuggito ed è tuttora ricercato.

L’ipotesi investigativa principale resta quella della rapina finita male. Secondo alcuni amici della vittima, connazionali che spesso trascorrevano con lui le serate nel parco dopo il lavoro, Mamun avrebbe reagito a un tentativo di furto ed è stato accoltellato. I testimoni, pur trovandosi a una certa distanza al momento dell’attacco, raccontano di averlo visto discutere animatamente con un uomo nei pressi di un centro sportivo, non lontano dalla sua abitazione in via dell’Arcadia.

Ma il dettaglio che lascia perplessi è che nella tasca dei pantaloni del giovane è stato rinvenuto il portafoglio, completo di denaro e documenti. Un elemento che complica la lettura del movente: perché uccidere per rapinare, se poi l’aggressore fugge a mani vuote?

A destare ulteriori sospetti è l’identikit tracciato dagli amici di Mamun, che indicano come possibile responsabile un senzatetto della zona, noto per aggirarsi nei pressi del parco. Al momento, però, l’uomo non è stato rintracciato.

I carabinieri della compagnia Eur, insieme ai colleghi della stazione di San Sebastiano, stanno conducendo le indagini e sono già state acquisite le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nell’area per cercare di identificare chi fosse nei paraggi al momento del delitto. Sarà anche l’autopsia a fornire risposte decisive, chiarendo l’esatta dinamica dell’aggressione e se la vittima abbia tentato di difendersi.

Mamun Miah viveva da solo e lavorava duramente per mantenersi. I familiari, rimasti in Bangladesh, sono stati avvisati della tragedia. Nel frattempo, la comunità bengalese di Roma è sotto shock e chiede giustizia per un giovane la cui unica colpa sembra essere stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Un omicidio così brutale, in un contesto apparentemente tranquillo, riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle aree periferiche della città: luoghi spesso dimenticati, dove la presenza delle forze dell’ordine non è costante e il degrado sociale favorisce l’emergere di situazioni pericolose. La morte di Mamun Miah non può restare solo una notizia di cronaca: deve spingere a riflettere su come tutelare davvero chi lavora onestamente e cerca solo una vita dignitosa.

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