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Cronaca

Ancora problemi con gli stranieri. Giovane Accoltellato alla Metro C di Roma

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Ancora problemi con gli stranieri. Giovane Accoltellato alla Metro C di Roma

Violenza alla Stazione di Torre Gaia

Un semplice “Posso sedermi qui?” ha scatenato un’aggressione brutale nella stazione della metro C di Torre Gaia, Roma. Un ventottenne, mentre aspettava sulla banchina, è stato accoltellato dopo aver chiesto spazio su una panchina.

Dettagli dell’Attacco

L’incidente è avvenuto nella mattinata dell’8 agosto 2024. Un giovane di 28 anni ha chiesto a due ragazzi di liberargli un posto su una panchina alla stazione della metro C di Torre Gaia. Tuttavia, piuttosto che permettergli di sedersi, i due individui hanno reagito violentemente, estraendo un coltello e colpendolo ripetutamente. Sul luogo dell’aggressione sono subito intervenuti i carabinieri di Tor Vergata, mobilitati dall’allarme.

La Lite e il Successivo Accoltellamento

La richiesta del ventottenne di origine gambiana di sedersi ha innescato una lite con due ragazzi di origine egiziana. Voleva soltanto un posto sulla panchina, ma la situazione è degenerata rapidamente. Insulti e offese hanno presto lasciato spazio alla violenza fisica. Uno dei due aggressori ha estratto un coltello e ha colpito il giovane più volte prima di fuggire, lasciandolo sanguinante sulla banchina.

I vigilantes della stazione hanno trovato il giovane ferito e hanno immediatamente lanciato l’allarme. Poco dopo, i carabinieri di Tor Vergata sono riusciti a rintracciare e fermare i due sospettati.

Condizioni del Giovane Ferito

Il giovane gambiano è stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato d’urgenza al policlinico di Tor Vergata. Le sue ferite, multiple, richiederanno un intervento chirurgico. Attualmente è ricoverato in pronto soccorso.

Indagini e Fermo degli Aggressori

I due aggressori sono stati portati in caserma per le procedure di identificazione, essendo sprovvisti di documenti. Al momento sono in stato di fermo e affrontano accuse di lesioni e possibile tentata rapina. I sospetti avrebbero tentato di rubare il portafoglio del giovane. Le indagini procedono con l’analisi dei filmati delle videocamere di sorveglianza della stazione.

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A Roma, il drammatico confronto tra una madre e un aggressore con il figlio di 4 anni al fianco

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A Roma, il drammatico confronto tra una madre e un aggressore con il figlio di 4 anni al fianco

Hai mai immaginato un tranquillo pomeriggio con tuo figlio trasformarsi in un incubo per colpa di un aggressore ubriaco? #Roma #Esquilino #MinacciaNotturna

L’Incidente Sconvolgente nel Cuore di Roma

Un pomeriggio apparentemente sereno si è trasformato in un momento di puro terrore per una mamma e il suo bambino, mentre camminavano nei pressi di piazza Dante, nel vivace rione Esquilino. L’uomo, di origini straniere e visibilmente alterato dall’alcol, brandiva il collo di una bottiglia di vetro, creando un’atmosfera di paura e tensione inaspettata.

La Testimonianza della Mamma Terrorizzata

Anna M. ha raccontato i dettagli di quell’incontro agghiacciante: “Erano circa le 18 e io e mio figlio stavamo tornando a casa dopo una giornata al parco. Il bambino era stanco ma felice, e le giornate più lunghe rendevano tutto così piacevole”. Ma improvvisamente, l’uomo ha iniziato a seguirli, accelerando i passi e gridando insulti, lasciando la donna in preda al panico.

L’Aggressione e il Momento di Paura

Nonostante i tentativi di distrarre il piccolo e accelerare, l’aggressore li ha raggiunti, afferrando il braccio della mamma e puntandole il collo della bottiglia quasi in faccia. “Voleva soldi e il bambino ha iniziato a piangere, mentre lui rideva in modo inquietante”, ha spiegato Anna. Per liberarsi, ha dovuto cedere 50 euro, sperando che l’incubo finisse lì e che l’uomo scomparisse. Da quel momento, il piccolo è rimasto profondamente scosso, e la mamma ora si chiede come vivere in un quartiere dove eventi del genere sembrano all’ordine del giorno.

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Turisti in protesta: le ragioni dietro l’esclusione

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Turisti in protesta: le ragioni dietro l’esclusione

Scopri il lato segreto della visita di JD Vance in Italia: sicurezza, gelato e sorprese inaspettate! #VanceInItalia #GelatoVIP #ViaggioSegreto

Il Colosseo blindato e la delusione dei turisti

Il famoso Colosseo di Roma è stato improvvisamente chiuso nel pomeriggio per motivi di sicurezza, lasciando fuori centinaia di turisti incuriositi e delusi. Si tratta della visita della famiglia Vance, ma con un twist inaspettato: solo Usha, la moglie del vicepresidente americano, si è recata sul posto, mentre JD Vance è rimasto a Villa Taverna. Immagina la scena: un’icona dell’antica Roma trasformata in una zona off-limits, con guardie e barriere ovunque. Ma cosa nascondeva questa mossa top secret?

Un’irresistibile tentazione italiana

Nonostante i rigidi protocolli di sicurezza, JD Vance non ha resistito al fascino del gelato made in Italy. Nel primo pomeriggio, ha fatto una tappa golosa alla gelateria “Le Sicilianedde” nel quartiere Parioli, dove ha ordinato una coppetta con pistacchio di Bronte, mango dell’Etna e stracciatela con panna. E non è tutto: anche Usha ha gustato la sua porzione, mentre i figli hanno optato per coni al fior di latte e cioccolato. Dal locale trapela che Vance ha particolarmente apprezzato il pistacchio siciliano – un sapore che potrebbe diventare virale tra i VIP!

L’incontro che potrebbe cambiare tutto

Oltre ai piaceri culinari, Vance ha incontrato il cardinale Pietro Parolin, con al centro discussioni scottanti come il nodo dei migranti e lo scontro con l’episcopato americano. Chissà quali accordi segreti sono stati discussi in questa chiacchierata dietro le quinte? Un mix di diplomazia e sorprese che tiene tutti con il fiato sospeso.

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