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Decapitata la Statua di Padre Pio: Atto Vandalico a Ponza

Incidente Notturno sull’Isola di Ponza
L’orribile atto vandalico è avvenuto sull’isola di Ponza durante la notte tra venerdì e sabato. I carabinieri stanno attualmente investigando sulla decapitazione della statua di Padre Pio.
Dettagli dell’Attacco
Nella notte tra il 9 e il 10 agosto, ignoti vandali hanno decapitato la statua di Padre Pio situata in località Tre Venti, sull’isola di Ponza, la più grande dell’arcipelago pontino. Eretto nel 2009 grazie alla donazione di un gruppo di fedeli alla chiesa di Ponza Porto, questa è la seconda volta che la statua viene danneggiata, la prima essendo avvenuta nel 2019.
Possibili Motivi dietro il Vandalismo
Potrebbe trattarsi di una bravata tra adolescenti o di un gesto insensato compiuto da turisti sopra le righe. Nonostante le speculazioni sulle motivazioni, lo sdegno è palpabile tra i membri della comunità parrocchiale, che assistono impotenti a questo spiacevole ripetersi di atti di vandalismo contro l’effige del santo.
Indagini dei Carabinieri
I carabinieri sono intervenuti prontamente sul luogo dell’incidente, recuperando la testa della statua con l’intento di restaurarla. La comunità locale è pervasa da sentimenti di rabbia e tristezza. È stata avviata un’indagine per identificare l’autore o gli autori di questo deplorevole gesto.
Reazione del Sindaco di Ponza
Il sindaco di Ponza, Franco Ferraiuolo, ha espresso il proprio sdegno in un post su Facebook, criticando la mancanza di valori nella società contemporanea. “Una società che non pratica più la fratellanza, i buoni sentimenti, il rispetto dei valori, e la coltivazione delle buone pratiche di vita, che non privilegia l’acquisizione culturale di ciò che ci rende sensibili nell’anima e nella coscienza, finisce per generare questi mostri. Questo gesto ignobile ed odioso ha ferito Ponza nella sua più profonda essenza civile e religiosa”, ha dichiarato il sindaco.
Altri Problemi a Ponza
Oltre agli atti vandalici, l’isola di Ponza si trova a fronteggiare altri problemi come cibo scaduto nei ristoranti e farmacie non conformi alle normative, segnalati dai controlli dei Nas sull’isola.
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Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai

Arrestata “santona” a Ostia: prometteva di curare il cancro con l’ai, condannata a 9 anni. #Ostia #Truffa #Notizie
Una vicenda a dir poco incredibile si è verificata a Ostia, dove una falsa guaritrice, definita una vera e propria “santona”, è stata arrestata e condannata a nove anni di prigione. La donna era riuscita ad ingannare molte persone con la promessa di cure miracolose per il cancro, utilizzando presunti poteri spirituali e facendo affidamento sull’intelligenza artificiale.
L’arresto è avvenuto dopo un’indagine approfondita portata avanti dalle forze dell’ordine che hanno raccolto sufficienti prove contro di lei. “Una manipolazione del dolore altrui” è stata la definizione fornita dagli investigatori, i quali hanno sottolineato come la santona sfruttasse la disperazione delle sue vittime per estorcergli denaro.
La condanna è stata accolta con sollievo dalle vittime e dalle loro famiglie, molte delle quali si erano affidate a lei nella speranza di trovare una cura impossibile. “Una giustizia attesa da tempo”, ha commentato uno dei parenti delle vittime, esprimendo il sentimento comune di chi ha subito questo inganno.
Sebbene la sentenza rappresenti un’importante vittoria, resta la ferita aperta per chi ha vissuto questo dramma. La vicenda solleva interrogativi importanti sull’influenza e le possibilità di frode legate all’uso dell’intelligenza artificiale in ambiti così delicati.
Le autorità continuano a fare appelli alla popolazione affinché resti vigile e diffidente nei confronti di chi promette cure miracolose. Questa storia tragica è un monito su quanto sia essenziale verificare sempre la validità delle informazioni e delle pratiche mediche proposte.
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Orban e il Tango con l’Ue: Un Ballo a Passi di Attrito e Diplomazia

Accordo storico o resa? I dazi tra USA e UE accendono il dibattito. 🌍🤔 #Trump #VonDerLeyen #Orban
C’è chi celebra l’accordo come un “enorme” traguardo, frutto di un “duro negoziato”, e chi invece, come il primo ministro ungherese Viktor Orban, lo vede come una “debolezza commerciale” dell’Unione Europea. “Donald Trump non ha raggiunto un accordo con Ursula von der Leyen, ma piuttosto si è mangiato la presidente della Commissione europea a colazione.” – Un commento pungente per sottolineare la forza di Trump rispetto alla presidente della Commissione.
Orban, notoriamente critico verso Bruxelles, non ha risparmiato le sue parole dure, affermando il suo disappunto per il nuovo impegno dell’UE di acquistare armi ed energia dagli Stati Uniti per circa 750 miliardi di dollari in tre anni. L’accordo, che fissa nuovi dazi al 15% a partire dal primo agosto, esclude materiali come acciaio e alluminio, i cui dazi rimangono al 50%.
“Trump è un negoziatore dei pesi massimi, von der Leyen dei pesi piuma”, ha aggiunto Orban, insistendo sul fatto che nonostante i tentativi di presentarlo come un successo, questo accordo non sarebbe stato positivo per l’Europa. Il leader ungherese ha chiarito che l’Ungheria si tirerà fuori dall’UE se i “vantaggi supereranno gli svantaggi”.
La metafora di Orban non passa inosservata, concludendo che l’accordo con gli Stati Uniti risulti “peggiore” di quello ottenuto dal Regno Unito. La tensione tra il mantenimento dell’alleanza atlantica e gli interessi europei continua ad alimentare il dibattito politico. Resta da vedere come l’unione gestirà queste divisioni in futuro.
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