Attualità
Il secondo giovane che ha perso la vita tentando di salvare un amico.

Un tragico incidente è avvenuto ieri nel lago di Castel Gandolfo, dove due giovani ventenni hanno perso la vita cercando di salvarsi a vicenda. I ragazzi, originari del Burkina Faso e ospiti del centro di accoglienza ‘Mondo Migliore’, erano in un pomeriggio che doveva essere spensierato e si è trasformato in tragedia.
La Dinamica dell’Incidente
Secondo il racconto del terzo ragazzo sopravvissuto, i tre giovani avevano noleggiato un pedalò per fare un giro sul lago. A trenta metri dalla riva, uno dei tre è finito in acqua: non è chiaro se sia caduto accidentalmente o si sia tuffato volontariamente. Tuttavia, è rimasto immediatamente in difficoltà, forse a causa della corrente e dei mulinelli.
Quando ha visto il suo amico scomparire in acqua, il secondo giovane non ha esitato e si è lanciato in acqua vestito nel tentativo di salvarlo, ma anche lui è scomparso. Il terzo ragazzo, rimasto sul pedalò, ha assistito impotente alla scena. Ha quindi preso il pedalò ed è tornato a riva per lanciare l’allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Castel Gandolfo e i Vigili del Fuoco con sommozzatori, che hanno recuperato le salme dei due giovani dopo due ore di ricerche, a una profondità di dieci metri. Le salme sono state trasferite nella camera mortuaria del Nuovo Ospedale dei Castelli di Ariccia.
Le Indagini
Sull’incidente indagano i carabinieri, che stanno cercando di ricostruire l’accaduto, anche se la dinamica sembra ormai chiara. Data la sua pericolosità, il lago di Castel Gandolfo non è balneabile in luoghi così a largo, dove si trovavano i ragazzi. I militari stanno cercando di verificare se siano state rispettate tutte le condizioni di sicurezza.
L’episodio evidenzia ancora una volta l’importanza di seguire le norme di sicurezza, soprattutto in luoghi dove la balneazione è vietata per motivi legati alla pericolosità dell’acqua. È cruciale adottare tutte le misure necessarie per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro.
Attualità
Fontana di Trevi spenta per Gaza oggi, Roma manifesta per la pace

Roma lancia un messaggio simbolico per la pace a Gaza
ROMA, 17 LUG – La Fontana di Trevi si spegnerà per un’ora domani sera, dalle 22 alle 23, come gesto simbolico per invocare la pace a Gaza e chiedere il cessate il fuoco. L’iniziativa, promossa da Roma Capitale, mira a trasmettere un messaggio chiaro: “Gaza, spegniamo la guerra”, riaffermando l’impegno di Roma per la pace e il rispetto dei diritti umani.
Un’iniziativa condivisa dall’Assemblea Capitolina
“L’iniziativa nasce dalla mozione promossa dalla maggioranza che governa la città e dal Movimento 5 Stelle, approvata all’unanimità dall’Assemblea Capitolina a giugno scorso”, si legge in una nota ufficiale. Durante lo spegnimento della fontana, sulla sua facciata verrà proiettata la scritta “Gaza, spegniamo la guerra” in italiano e in inglese.
Appello al Governo italiano
La nota critica il Governo italiano per non aver condannato chiaramente gli eventi a Gaza dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023. L’Assemblea Capitolina chiede al Governo e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di promuovere un cessate il fuoco immediato, sostenere la liberazione degli ostaggi israeliani ancora in mano ad Hamas, riconoscere lo Stato Palestinese e garantire la protezione della popolazione civile. Inoltre, si richiede il rispetto del diritto internazionale e la cessazione della vendita di armi a Israele. Valeria Baglio, capogruppo del Partito Democratico in Campidoglio, afferma che la città vuole essere la voce di chi chiede la fine del conflitto e la tutela dei diritti umani.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Fonte Verificata
Attualità
Sportello per uomini vittime di violenza. Luogo e orari d’apertura

Procede a gonfie vele l’iniziativa del VI Municipio di dare ascolto e sostegno agli uomini vittime di violenza.
Lo sportello d’ascolto per uomini vittime di violenza è attivo tutti i giovedì dalle 12 alle 17 presso il centro commerciale di Roma Est, all’interno del centro anagrafico in via Bonifanti.
Nonostante le sterili, quanto pesanti, critiche da parte dell’assessore alle pari opportunità del comune di Roma Monica Lucarelli contraria all’apertura di un centro d’ascolto per gli uomini, l’iniziativa di Chiara del Guerra nel municipio guidato da Nicola Franco, sta riscuotendo un grande successo e al tempo stesso sta sfatando un tabù, ovvero che la violenza è commessa soltanto dagli uomini verso le donne.
Non è assolutamente vero e i dati ci dicano che c’è una violenza di genere anche delle donne verso gli uomini, aspetto che fino a pochi giorni fa, non si poteva dire, almeno nel comune di Roma.
Per fortuna però che le cose stanno cambiando e anche il quadro normativo si sta evolvendo, dando maggior importanza ai tanti uomini e papà costretti a subire umiliazioni di ogni tipo, violenza psicologica e alienazione parentale perché troppo spesso privati di vedere i loro figli, di subire continue pressioni ingiustificate e di essere di fatto solo dei ‘bancomat’.
La violenza non ha genere e vanno tutelati tutti i cittadini che sono vittime di ingiuste cattiverie. Bene l’iniziativa del VI Municipio, perché apre un’autostrada ancora inesplorata a cui seguiranno tanti altri sportelli di ascolto.
-
Roma e dintorni6 giorni ago
Roma, uomo trovato impiccato a Rocca di Papa: vicino rinvenute altre ossa
-
Video6 giorni ago
Turista scopre di essere stato derubato e immobilizza una borseggiatrice a terra e la fa arrestare VIDEO
-
Calcio6 giorni ago
Svelate le nuove maglie della Roma 2025/26: il dettaglio nascosto che ha fatto impazzire i tifosi!
-
Roma e dintorni7 giorni ago
Incendio a Roma, fiamme partite da baracca raggiungono barriere anti rumore sul Gra: salvata una donna