Attualità
Allerta meteo Lazio giovedì 7 novembre: rischio piogge e temporali a Latina

La Regione Lazio ha diramato un avviso di allerta meteo per il pomeriggio di oggi e per le successive 24/30 ore, che interessa la provincia di Latina, con il rischio di piogge e temporali.
La direzione emergenza, la Protezione Civile e il Numero unico delle emergenze 112 della Regione Lazio ha emesso un avviso di allerta gialla valido dal pomeriggio di oggi, giovedì 7 novembre, per le successive 24 – 30 ore. Secondo quanto dichiarato nella nota, “si prevedono sul Lazio: precipitazioni da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale sull’arcipelago pontino con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati”. L’allerta riguarda la provincia di Latina: nel resto del Lazio, infatti, non sono al momento previste piogge, ma un clima caratterizzato da bel tempo e temperature tutto sommato miti.
“Si invitano pertanto gli Enti destinatari ad attivare le fasi operative previste dalla propria pianificazione di Protezione Civile ed adottare tutti gli adempimenti di competenza in relazione ai seguenti Livelli di Allerta (di cui alle “Direttive sul sistema di Allertamento per il rischio meteo, idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile della Regione Lazio”, si legge nella nota. Come al solito, il rischio principale è quello dei vari allagamenti, che potrebbero causare problemi soprattutto agli automobilisti, con conseguenti disagi per la viabilità cittadina.
Secondo quanto previsto dal bollettino di allerta meteo, i temporali dovrebbero fino a domani sera, mentre le temperature rimarranno…
Attualità
Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma
Attualità
La bandiera della Palestina a Ponza: un gesto di solidarietà e la deriva dell’intolleranza

Nella notte tra l’1 e il 2 giugno, intorno alle 2:30, un gruppo di barcaioli dell’isola di Ponza è stato oggetto di minacce per un semplice gesto di solidarietà: aver esposto la bandiera della Palestina sulle loro imbarcazioni come simbolo di sostegno ad una popolazione in una delle più gravi crisi umanitarie del nostro tempo. Dopo aver infastidito il guardiano del porto, gli autori dell’intimidazione hanno strappato e rimosso con la forza la bandiera palestinese.
È un episodio che va oltre il fatto in sé, perchè tocca il nervo scoperto di un’Italia che troppo spesso confonde la solidarietà con la provocazione e che si mostra incapace di accettare gesti di umanità se non allineati con un certo sentire politico.
Esporre la bandiera della Palestina, in questo contesto, non equivale a prendere parte a un conflitto, perchè è un’affermazione di empatia per le vittime civili, per i bambini sotto le bombe, per le famiglie distrutte da decenni di violenza. Non significa negare il dolore degli israeliani, né tantomeno giustificare il terrorismo, ma riconoscere la sofferenza di un popolo dimenticato e condannato.
Ponza, isola aperta al mondo, costruita nei secoli sull’accoglienza e sul passaggio di genti diverse, non merita che certi gesti vengano accolti con violenza. Il gesto di quei barcaioli va rispettato, anche da chi non lo condivide, perché la democrazia è proprio questo: il diritto di manifestare un pensiero pacifico, anche scomodo, senza temere ritorsioni.
Chi ha strappato quella bandiera ha voluto togliere voce a una parte della coscienza collettiva, ma non potrà strappare il senso più profondo della solidarietà umana.
In un tempo in cui il silenzio complice è la norma, chi ha il coraggio di esporsi, anche solo con un simbolo, merita rispetto, non intimidazioni.
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