Attualità
Il ministro Valditara sulla sospensione di Raimo dall’insegnamento: “Non mi occupo di queste cose”

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha commentato il provvedimento disciplinare a Christian Raimo: “Non mi occupo di queste cose, è un problema dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio”.
Christian Raimo e Giuseppe Valditara
“Non mi occupo di queste cose, è un problema dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio”. Sono le parole del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ai giornalisti. Al termine dell’incontro con i vertici di Confindustria Ceramica a Sassuolo in provincia di Modena gli hanno chiesto un commento sulla sospensione dall’insegnamento e decurtazione del 50 per cento dello stipendio a Christian Raimo, docente del Liceo Archimede di Roma e scrittore.
“Ho un milione e 200mila dipendenti – ha dichiarato il ministro Valditara – figuriamoci se mi devo occupare di tutti i procedimenti disciplinari che sono tanti”. Il commento di Raimo su Valditara ha diviso la politica, tra chi si è schierato dalla sua parte difendendo il diritto alla libertà di espressione del pensiero e chi invece lo ha criticato, per aver insultato un ministro del Governo italiano. In protesta gli studenti e le studentesse del liceo Archimede di Roma, si sono mobilitati chiedendo che il loro professore torni subito in classe.
Raimo: “Sono sconcertato, provvedimento molto grave”
Raimo dopo la notizia del provvedimento disciplinare, con la sospensione dall’insegnamento e della decurtazione dello stipendio al 50 per cento per delle frasi dette contro il ministro Valditara, si è definito…
Ultime Notizie Roma
Droga, minacce ed incendi tra Roma e Calabria: 11 arresti, smantellata la rete legata al narcotraffico

Undici persone sono state arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’operazione antidroga che ha colpito un’organizzazione criminale attiva tra Roma, Latina e la Calabria. Le accuse nei loro confronti comprendono associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione e incendio doloso in concorso. Altri tre soggetti risultano ancora ricercati.
L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, è frutto di un’indagine articolata che ha incluso intercettazioni e l’analisi di chat criptate. L’inchiesta si collega ad una precedente operazione condotta nel Gennaio 2022, che aveva già smantellato un’organizzazione criminale, secondo gli investigatori, all’albanese Elvis Demce, condannato in seguito a 18 anni di carcere.
Gli arrestati avrebbero avuto ruoli ben definiti all’interno dell’organizzazione, che si occupava del traffico di cocaina lungo l’asse Roma-Reggio Calabria. Le forze dell’ordine hanno documentato il commercio illecito di almeno 338 kg di cocaina, 1510 kg di hashish e 70 kg di marijuana tra maggio 2020 e marzo 2021 nelle province di Roma e Latina. Tra gli episodi più gravi, uno riguarda l’incendio di una sala scommesse a Roma e le successive minacce di morte rivolte al proprietario, accusato di non aver saldato un debito per l’acquisto di droga.
Attualità
Gesù rivisitato: provocazione artistica o cancellazione simbolica?

Non si tratta, come spesso viene sostenuto in questi casi, di razzismo o omofobia. Il talento di Erivo è fuori discussione, così come il diritto del teatro di sperimentare linguaggi nuovi. Tuttavia, è lecito porsi una domanda: perché modificare radicalmente l’identità di una figura simbolica universale come Gesù Cristo?La figura di Gesù – maschile, ebraica, storicamente e religiosamente connotata – ha attraversato i secoli mantenendo un valore spirituale e culturale ben preciso; cambiarne l’aspetto, il genere e il profilo identitario non è un dettaglio creativo, ma un atto profondamente ideologico, un segnale del nostro tempo, in cui ogni rappresentazione tradizionale viene riscritta per adattarsi a criteri di inclusione sempre più rigidi e imposti.
L’inclusività è un valore importante, ma quando diventa un obbligo culturale che trasforma ogni simbolo in qualcosa di instabile e privo di radici, rischia di ottenere l’effetto opposto: non più unire, ma confondere.
Quando tutto può essere tutto, allora nulla ha più significato, e in questo caso non si rompe un tabù per cercare nuove verità, ma si sostituisce un simbolo per riscrivere ciò che rappresenta.
E il pubblico ha il diritto di chiedersi dove finisce l’arte e dove comincia l’ideologia.
-
Ultime Notizie Roma4 giorni fa
Piazza di Spagna. Macchina sulla scalinata fra lo stupore dei turisti
-
Attualità6 giorni fa
La bandiera della Palestina a Ponza: un gesto di solidarietà e la deriva dell’intolleranza
-
Video5 giorni fa
Minacce e Botte, Maranza e Ladri si Alza la Tensione VIDEO
-
Attualità5 giorni fa
Transfobia dopo il Pride: un’aggressione che svela l’altra faccia di Roma