Attualità
Il professore è stato accusato di violenza sessuale su 10 alunne di 13 anni e poi assolto

Il professore di tecnologia di un istituto cattolico romano è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale su alcune studentesse perché ‘il fatto non sussiste’. L’uomo era stato arrestato e posto ai domiciliari durante le indagini, che erano partite dopo le denunce fatte da un gruppo di studentesse delle medie, che lo avevano accusato di molestie e palpeggiamenti. Per il docente, che era stato sospeso dall’insegnamento, erano stati chiesti tre anni di reclusione dal pubblico ministero. Adesso l’assoluzione con formula piena.
L’insegnante aveva chiesto di essere processato con il rito abbreviato. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe abusato delle 13enni “costringendole a subire atti sessuali”, con “carezze, palpeggiamenti e colpetti sul fondoschiena”. Le violenze, secondo il racconto delle ragazze, sarebbero avvenute sia quando erano interrogate alla lavagna, sia quando si trovavano nel cortile della scuola, nel periodo da giugno 2022 a maggio 2023. Durante le indagini l’uomo, che si è sempre dichiarato estraneo ai fatti, è stato arrestato, mentre la scuola lo aveva allontanato subito, come da prassi nel caso di accuse così gravi. Il professore era stato accusato da dieci alunne, tutte di età compresa tra i 12 e i 13 anni. Ad andare dalle forze dell’ordine erano stati i loro genitori, che dai racconti delle figlie avevano percepito dei comportamenti non appropriati da parte dell’uomo. Da lì le indaginiAPIView other news’
Attualità
Indagini in corso sulla sbranatura e uccisione da parte dei cani a Latina: richiesti nuovi test genetici

Le indagini sulla morte di Patricia Masithela, la donna di 26 anni sbranata dai cani alla periferia di Latina, proseguono con l’analisi delle tracce nella villa. La Procura ha nominato un esperto di genetica per questo compito. La vicenda, avvenuta il 13 gennaio scorso, è ancora avvolta da interrogativi sul motivo della presenza di Patricia da sola nella casa abbandonata dall’ex compagno. La presenza di un’altra persona è al centro delle indagini. La tragica morte è avvenuta dopo che i residenti della zona avevano udito le urla di aiuto della donna, attaccata e uccisa dai quattro pitbull presenti.
Attualità
Moglie costretta a lavarsi con candeggina, figli di 2 e 5 anni obbligati a docce gelate e bastonati

Un uomo di cinquantotto anni è stato condannato a cinque anni e quattro mesi di carcere per aver costretto la moglie incinta a lavarsi con candeggina “per purificarsi” e per aver picchiato i figli. Le violenze erano iniziate nel 2017 e sono continuate fino a quando la donna ha denunciato l’uomo, che è ora in carcere. La famiglia vive ora protetta in una casa famiglia. Secondo La Repubblica, la donna era vittima di continui maltrattamenti e violenze, inclusi episodi di violenza sessuale, minacce e aggressioni fisiche.
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