Attualità
Una coppia gay attaccata con acido e insulti dai vicini omofobi: “Vogliamo andare via, ma abbiamo il mutuo”

Una coppia omosessuale a Roma è vittima di attacchi omofobi da parte dei vicini di casa da tre anni. Marco e Andrea, 51 e 53 anni, hanno denunciato alla polizia le continue aggressioni subite a causa della loro omosessualità. Nonostante i problemi, non possono permettersi di trasferirsi a causa del mutuo ancora da pagare. I vicini omofobi, una coppia con due bambine piccole, hanno causato problemi di salute alla coppia a causa della continua esposizione a sostanze chimiche. Le autorità sono state informate della situazione e la coppia spera di trovare una soluzione a questo difficile problema di intolleranza.
Attualità
Giovane senza motivo massacrato di botte alla fermata dell’autobus, condannato a 9 anni di carcere

Un trentenne è stato condannato a 9 anni e 4 mesi di carcere per aver massacrato di botte un giovane senza motivo alla fermata del bus in zona Bravetta a Roma. L’uomo è stato giudicato colpevole di tentato omicidio, con l’aggravante per futili motivi. L’aggressione è avvenuta la notte del 3 luglio 2024 e la vittima, un aiuto cuoco, è stata aggredita con una bottiglia rotta alla gola, presa a calci e pugni. Dopo la denuncia, il giovane ha raccontato di essere stato avvicinato da un uomo nervoso alla fermata del bus, il quale lo ha ferito e poi lo ha abbandonato sanguinante a terra. La motivazione dietro l’aggressione rimane ancora sconosciuta.
Attualità
Indagini per risalire alla banda dei furti in casa dopo che Anton è stato ucciso da una guardia giurata a Roma

Gli investigatori stanno cercando i complici di Anton Ciurciumel durante la rapina nell’abitazione di via Cassia a Roma. Si sospetta che una banda composta da almeno quattro persone, inclusa la vittima, abbia preso in ostaggio la badante di una donna durante un tentato furto diventato una rapina. Ciurciumel è stato ucciso dalla guardia giurata Antonio Micarelli, che dichiara di aver agito per legittima difesa. I carabinieri stanno cercando un’auto, una Fiat Punto, a bordo della quale i complici sarebbero fuggiti, mentre le telecamere di sorveglianza di zona potrebbero aver catturato la loro presenza quella sera. Ci si concentra sull’identificazione dei complici attraverso l’analisi delle celle telefoniche.
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