Seguici sui Social

Cronaca

Autorizzati 40mila veicoli, ma insufficienti impianti elettrici

Pubblicato

il

Autorizzati 40mila veicoli, ma insufficienti impianti elettrici

Sono 40mila le auto elettriche autorizzate a entrare nella Ztl di Roma, segnalando un crescente interesse verso forme di trasporto a emissioni zero. Sono attualmente in funzione poco meno di 900 impianti di ricarica elettrica all’interno del GRA, ma il numero è destinato a raddoppiare nei prossimi mesi. A confermare questa tendenza, l’assessore alla mobilità Eugenio Patané ha fatto sapere che «nel prossimo bando per il car sharing gli operatori che erogheranno il servizio dovranno avere anche e soprattutto vetture elettriche». Le colonnine di ricarica stanno aumentando in modo proporzionale alla domanda e alle possibilità economiche dei cittadini.

Focus sugli impianti di ricarica

Negli ultimi mesi, la distribuzione degli impianti di ricarica mostra una concentrazione nelle zone di alta densità reddituale. Nel centro città si contano 141 impianti, with 78 richieste di nuove installazioni. Al Municipio II, ci sono 137 stazioni e 57 richieste di attivazione. La tendenza è evidente anche in altri municipi, con richieste di raddoppio in quasi tutti i territori. La maggior parte dei sistemi di ricarica sono “quick”, con una potenza fino a 22 kW, mentre nei Municipi VII, IX e XI emerge una presenza crescente di impianti “Fast”, che utilizzano potenze fino a 100 kW. Infine, Ostia (X) conta circa un centinaio di impianti con 60 richieste di nuovi.

Il trasporto pubblico verso l’elettrico

Il trasporto pubblico romano sta subendo una significativa trasformazione, con l’elettrificazione in corso. Come affermato da Patané, «uno dei nostri primi provvedimenti approvati è stato il nuovo regolamento per le colonnine di ricarica elettrica», mirato a raddoppiare e capillarizzare le stazioni di ricarica nel territorio e a sanzionare le soste irregolari. Meno di un anno fa è partito il Piano colonnine (Pnrr), che prevede l’installazione di 700 nuovi impianti da attivare entro il 2025, rendendo visibile la transizione elettrica della città.

Ue, arriva la bozza del piano auto: “Sì a incentivi per spingere e-car e parità condizioni con produttori esteri”

Cronaca

L’onda rosa conquista Roma: Race for the Cure e i suoi 150mila partecipanti

Pubblicato

il

L’onda rosa conquista Roma: Race for the Cure e i suoi 150mila partecipanti

HaiMaiVistoUnaMareaRosaCosìPotente Che ha invaso Roma per combattere i tumori al seno? #RaceForTheCure #PrevenzioneSalvaVite #DonneInRosa

L’Evento

Immagina una folla colorata e travolgente che trasforma le strade di Roma in un simbolo di speranza: è l’edizione n.26 della Race for the Cure, dove oltre 150mila persone hanno marciato unite contro i tumori al seno. Quale segreto nasconde questa manifestazione globale di Komen Italia? Le storie di donne coraggiose che sfidano la malattia con un messaggio potente: non sei sola nella lotta. E proprio la presidente del Comitato d’Onore, Laura Mattarella, ha definito la sua partecipazione un impegno “convinto”, ricordando a tutti che la prevenzione potrebbe essere la chiave per sconfiggere il nemico invisibile.

Le Testimonianze

Cosa accade quando le voci delle sopravvissute rubano la scena al Circo Massimo? Ecco le “Donne in Rosa”, eroi moderni che condividono storie in grado di emozionare e ispirare, proprio come ha sottolineato il sindaco Roberto Gualtieri, definendo l’evento un “miracolo civile”. Queste testimonianze non solo sensibilizzano sull’importanza della diagnosi precoce, ma offrono una luce di speranza alle circa 56.000 donne in Italia che affrontano ogni anno questa battaglia. Guarire è più che possibile: per oltre il 90% di loro, un controllo tempestivo fa la differenza assoluta.

Gli Ospiti

E se ti dicessimo che star del calibro di Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi si uniscono a politici e atleti per un obiettivo comune? La Race for the Cure, inserita nel calendario giubilare, ha visto sorprese mozzafiato come l’illuminazione in rosa della Nave Vespucci e un lancio acrobatico con il Tricolore. Sul palco, figure come la presidente di Komen Italia Daniela Terribile, il ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati e altre personalità hanno amplificato il messaggio, trasformando l’evento in una festa di solidarietà che ha raccolto fondi grazie a migliaia di volontari e aziende come Acea. Preparati a stupirti!

L’Impegno

Scopri come questa onda rosa continua a espandersi: grazie alla Race for the Cure, Komen Italia ha già investito oltre 31 milioni di euro in progetti di ricerca e prevenzione. L’avventura non si ferma a Roma – prossimamente toccherà Bari, Bologna, Brescia, Matera e perfino numerosi comuni della Campania. Il “popolo rosa” è inarrestabile, e chissà quali nuove storie emergeranno da queste tappe!

Continua a leggere

Cronaca

L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

Pubblicato

il

L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

HaiMaiPensatoCheUnaLezioneDiGuidaPotesseDiventarsiUnIncubo? #MeToo #GiustiziaServita

I Fatti Shocking

Immagina una giovane studentessa di 21 anni, piena di sogni e determinazione, che decide di prendere la patente per aiutare il padre malato. Ma durante le lezioni estive a Roma, in una scuola guida di zona Furio Camillo, il suo istruttore ultrasettantenne inizia a oltrepassare ogni limite: frasi ambigue, tocchi indesiderati e persino un tentativo di abusarla. Lei, paralizzata dalla paura, prosegue le lezioni già pagate, ma quando le cose degenerano con un bicchierino di whisky e un attacco più esplicito, trova il coraggio di denunciare. Sarà questa la svolta che cambia tutto?

Il Processo che Ha Lasciato Tutti Senza Parole

I giudici hanno creduto alla sua storia, condannando l’istruttore a due anni e un mese per violenza sessuale e tentati abusi. Il pubblico ministero ha sottolineato come la giovane fosse in soggezione di fronte a una figura autorevole, e nonostante le avances, non poteva semplicemente andarsene dopo aver pagato. Ma cosa ha detto la difesa? Ha provato a insinuare un consenso implicito per la mancanza di reazione, ma la vittima ha ribattuto con forza: “Ero bloccata dal terrore, non potevo reagire!”. L’avvocatessa del Telefono Rosa, che l’ha assistita, è entusiasta: “L’importante era che il reato fosse riconosciuto, per proteggere altre ragazze da questo predatore”. Una vittoria che fa riflettere su quante storie del genere restino nascoste.

Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA

La Cronaca di Roma è un blog sito web di notizie nazionali.
Il sito e i suoi contenuti sono rilasciati
sotto Licenza Creative Commons eccetto dove specificato diversamente.

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Alcuni contenuti sono generati attraverso una combinazione di una tecnologia proprietaria di IA e la creatività di autori indipendenti.

Le immagini video e contenuti sono liberamente tratti dal web,
per chiedere rimozioni o aggiornamenti contattare la redazione

Per contatti info [@] lacronacadiroma.it

Copyright@2018-2025