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Cronaca

La verità su Emanuela

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La verità su Emanuela

Era l’unica verità che conosceva. Con quella si è coricata per l’ultima volta senza più risvegliarsi. È morta all’età di 65 anni, Sabrina Minardi, figura complessa legata a uno dei più grandi misteri italiani: la scomparsa di Emanuela Orlandi. Per anni, la Minardi ha affermato di sapere che fine avesse fatto la giovane, dichiarando davanti ai magistrati: «So che fine ha fatto la cittadina del Vaticano». La sua vita è stata segnata da eventi tumultuosi, dal matrimonio con il calciatore Bruno Giordano agli intrecci con la Banda della Magliana. Nonostante le sue rivelazioni sul caso Orlandi, che implicavano alti prelati, non sono mai state sostenute da prove concrete e l’inchiesta è stata archiviata.

LE RIVELAZIONI

Sabrina Minardi sostenne di aver visto la Orlandi arrivare su un’auto vicino al Gianicolo. La ragazza, affermò, era stata poi consegnata a un prete e lei l’aveva riconosciuta grazie alle foto che circolavano in città. La Minardi riportò anche di un incontro in cui De Pedis le avrebbe rivelato: «se l’hai riconosciuta è meglio che non l’hai riconosciuta». Successivamente, fornì dettagli su un presunto corpo di Emanuela gettato in una betoniera, ma senza prove tangibili. Le sue dichiarazioni portarono a diverse indagini che, tuttavia, non hanno mai portato a risultati concreti. Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha commentato: «Ad alcune cose che ha detto ho sempre creduto – alcune cose importanti le ha dette».

L’UNIONE CON IL “PRESIDENTE”

A dare notizia della sua morte è stata la giornalista Raffaella Notariale, che raccolse le memorie della Minardi, la quale, in un’intervista, raccontò della sua relazione con Enrico ("Renatino") De Pedis. «Lo conobbi in un ristorante […] ma ignoravo che fosse un poco di buono», ha dichiarato. La Minardi rimase al fianco di De Pedis per dieci anni, vivendo un periodo di lussi e viaggi fino alla sua morte violenta nel 1990. Prima di morire, aveva pianificato di tingersi i capelli di biondo per accogliere i suoi cari, un atto che non ha potuto realizzare. Lascia una figlia, oggi quarantenne, avuta con l’ex marito Bruno Giordano.

Cronaca

Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

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Il presunto romano deceduto sul Monte Toc in Veneto è Rinaldo Vuerich, tra i migliori piloti di parapendio.

TragediaNelCielo La misteriosa scomparsa di Rinaldo Vuerich, il leggendario pilota di parapendio che ha incantato l’Italia, ti lascia senza fiato! #Parapendio #AvventuraExtrema

Chi era Rinaldo Vuerich

Rinaldo Vuerich, un’icona del volo libero, aveva 55 anni e alle spalle ben 30 anni di esperienza nei cieli. Considerato uno dei migliori piloti di parapendio in tutta Italia, era originario di Fiumicello e aveva ottenuto il brevetto nel 1994. Di giorno, lavorava nella falegnameria di famiglia a Roma, ma il suo vero amore era il cielo, che lo ha reso celebre tra appassionati e amici.

L’incidente che ha scioccato tutti

Mercoledì 30 aprile, durante un’escursione sul monte Toc nel Bellunese, qualcosa è andato storto. Rinaldo è precipitato da un’altezza di 1.480 metri, urtando prima contro una roccia e poi finendo a valle. Un compagno di volo ha lanciato l’allarme, ma quando i soccorsi sono arrivati, per lui non c’era più nulla da fare. La sua salma è stata trasportata in obitorio per gli accertamenti necessari.

I toccanti ricordi degli amici

Sui social, amici e ammiratori hanno condiviso storie commoventi che rivelano il carisma di Rinaldo. Giuseppe lo ha ricordato con parole emozionanti: “Eccoci in una delle nostre meravigliose avventure. Ora però, sei salito davvero troppo in alto amico mio. Tienici sempre d’occhio e veglia su di noi. Per puro caso, proprio oggi ho rifatto la stessa foto, ma senza più te”. Giorgio ha aggiunto: “Ricordo che, partiti da Serrone, avevo cercato di stargli dietro fino a Sora. Mi diceva ‘te con la vela blu, che stai a gira’ lassù, segui me’. Era quel tipo di energia che ispirava tutti, sia nei voli brevi che in quelli epici sopra i 100 chilometri”.

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Cronaca

Auditorium: Ricordo collettivo di Giovanna Marini

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Auditorium: Ricordo collettivo di Giovanna Marini

MusicaEPassione #RomaScopreUnTributoIndimenticabile A un anno dalla scomparsa di un’icona musicale, musicisti e amici si riuniscono in sala Petrassi per un evento che promette emozioni intense e sorprese inaspettate!

L’Evento che Sta Fomentando Curiosità

In una serata carica di mistero e nostalgia, la sala Petrassi di Roma ospita un raduno esclusivo per ricordare un talento perduto. Immagina musicisti di fama internazionale che condividono storie e melodie, creando un’atmosfera magica che potrebbe rivelare segreti nascosti del mondo della musica.

I Protagonisti e le Sorprese Inaspettate

Al centro dell’attenzione ci sono amici e colleghi che non vedono l’ora di celebrare la vita di questa leggenda. Con performance dal vivo e aneddoti intriganti, l’evento potrebbe nascondere collaborazioni segrete o rivelazioni che faranno impazzire i fan – non vorrai perderti cosa succederà sul palco!

Cosa Succederà in Questa Serata da Brividi

Tra note emozionanti e momenti di riflessione, i partecipanti promettono di trasformare la sala Petrassi in un luogo di connessione e ispirazione. Preparati a scoprire dettagli che potrebbero cambiare il modo in cui vedi il mondo della musica, con un tocco di drama e passione che tiene tutti con il fiato sospeso!

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