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Cronaca

Da Piccola Londra a Villa Riccio: i quartieri che tutti sognano di scoprire

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Da Piccola Londra a Villa Riccio: i quartieri che tutti sognano di scoprire

HaiMaiSognatoDiVivereNellaPiccolaLondraDiRoma? #FlaminioParadiso #RomaNordExclusive

Il Quartiere che Tutti Invidiano

A Roma Nord, Flaminio sta diventando il posto da non perdere, il quartiere che tutti desiderano chiamare casa. Vicino al centro storico senza il suo caos frenetico, è più accessibile dei vicini Parioli perché qui tutto è a portata di piedi. Immagina chi è cresciuto qui e ha osato trasferirsi altrove: parlano di un’irrefrenabile nostalgia, una specie di “mal di Flaminio” che li spinge a fare l’impossibile per tornare. E al centro di tutto, c’è la stradina privata più instagrammabile della zona, con i suoi villini colorati e accoglienti, o il suggestivo comprensorio di Villa Riccio – luoghi che sembrano usciti da una fiaba urbana.

Le “Beverly Hills” di Roma: Un Viaggio nel Lusso Quotidiano

Vigna Clara e Fleming sono le vere star di Roma Nord, soprannominate le “Beverly Hills” della Capitale, dove il lusso si mescola alla vita quotidiana in modo irresistibile. Qui, la routine è un mix di abitudini esclusive: una colazione al Maxxi in via Guido Reni per assaporare un’atmosfera internazionale che ti lascia senza fiato, lezioni di ginnastica con un personal trainer sul Ponte della Musica, e domeniche perfette con i bambini all’Auditorium. Non mancano gli aperitivi imperdibili a piazza Perin Del Vaga, dove le signore del quartiere, con un’aria borghese ma senza eccessi, si riuniscono in bicicletta creando un quadretto da sogno.

Il Regno della Cultura e dell’Eleganza

Flaminio è il cuore pulsante della cultura romana, un posto dove scuole private e pubbliche di altissimo livello si fondono con un’atmosfera di eleganza pura. Curioso di sapere perché è così magnetico? È il quartiere ideale per gli amanti dei musei, dove puoi vantarti con gli amici: “Hai visto l’ultima mostra? Io ce l’ho praticamente sotto casa!” E che casa: stiamo parlando di residenze che sembrano estratte da un film, dove ogni dettaglio invita a scoprire segreti nascosti e uno stile di vita invidiabile.

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Cronaca

L’onda rosa conquista Roma: Race for the Cure e i suoi 150mila partecipanti

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L’onda rosa conquista Roma: Race for the Cure e i suoi 150mila partecipanti

HaiMaiVistoUnaMareaRosaCosìPotente Che ha invaso Roma per combattere i tumori al seno? #RaceForTheCure #PrevenzioneSalvaVite #DonneInRosa

L’Evento

Immagina una folla colorata e travolgente che trasforma le strade di Roma in un simbolo di speranza: è l’edizione n.26 della Race for the Cure, dove oltre 150mila persone hanno marciato unite contro i tumori al seno. Quale segreto nasconde questa manifestazione globale di Komen Italia? Le storie di donne coraggiose che sfidano la malattia con un messaggio potente: non sei sola nella lotta. E proprio la presidente del Comitato d’Onore, Laura Mattarella, ha definito la sua partecipazione un impegno “convinto”, ricordando a tutti che la prevenzione potrebbe essere la chiave per sconfiggere il nemico invisibile.

Le Testimonianze

Cosa accade quando le voci delle sopravvissute rubano la scena al Circo Massimo? Ecco le “Donne in Rosa”, eroi moderni che condividono storie in grado di emozionare e ispirare, proprio come ha sottolineato il sindaco Roberto Gualtieri, definendo l’evento un “miracolo civile”. Queste testimonianze non solo sensibilizzano sull’importanza della diagnosi precoce, ma offrono una luce di speranza alle circa 56.000 donne in Italia che affrontano ogni anno questa battaglia. Guarire è più che possibile: per oltre il 90% di loro, un controllo tempestivo fa la differenza assoluta.

Gli Ospiti

E se ti dicessimo che star del calibro di Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi si uniscono a politici e atleti per un obiettivo comune? La Race for the Cure, inserita nel calendario giubilare, ha visto sorprese mozzafiato come l’illuminazione in rosa della Nave Vespucci e un lancio acrobatico con il Tricolore. Sul palco, figure come la presidente di Komen Italia Daniela Terribile, il ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati e altre personalità hanno amplificato il messaggio, trasformando l’evento in una festa di solidarietà che ha raccolto fondi grazie a migliaia di volontari e aziende come Acea. Preparati a stupirti!

L’Impegno

Scopri come questa onda rosa continua a espandersi: grazie alla Race for the Cure, Komen Italia ha già investito oltre 31 milioni di euro in progetti di ricerca e prevenzione. L’avventura non si ferma a Roma – prossimamente toccherà Bari, Bologna, Brescia, Matera e perfino numerosi comuni della Campania. Il “popolo rosa” è inarrestabile, e chissà quali nuove storie emergeranno da queste tappe!

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L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

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L’istruttore e la condanna a due anni: una storia da scoprire

HaiMaiPensatoCheUnaLezioneDiGuidaPotesseDiventarsiUnIncubo? #MeToo #GiustiziaServita

I Fatti Shocking

Immagina una giovane studentessa di 21 anni, piena di sogni e determinazione, che decide di prendere la patente per aiutare il padre malato. Ma durante le lezioni estive a Roma, in una scuola guida di zona Furio Camillo, il suo istruttore ultrasettantenne inizia a oltrepassare ogni limite: frasi ambigue, tocchi indesiderati e persino un tentativo di abusarla. Lei, paralizzata dalla paura, prosegue le lezioni già pagate, ma quando le cose degenerano con un bicchierino di whisky e un attacco più esplicito, trova il coraggio di denunciare. Sarà questa la svolta che cambia tutto?

Il Processo che Ha Lasciato Tutti Senza Parole

I giudici hanno creduto alla sua storia, condannando l’istruttore a due anni e un mese per violenza sessuale e tentati abusi. Il pubblico ministero ha sottolineato come la giovane fosse in soggezione di fronte a una figura autorevole, e nonostante le avances, non poteva semplicemente andarsene dopo aver pagato. Ma cosa ha detto la difesa? Ha provato a insinuare un consenso implicito per la mancanza di reazione, ma la vittima ha ribattuto con forza: “Ero bloccata dal terrore, non potevo reagire!”. L’avvocatessa del Telefono Rosa, che l’ha assistita, è entusiasta: “L’importante era che il reato fosse riconosciuto, per proteggere altre ragazze da questo predatore”. Una vittoria che fa riflettere su quante storie del genere restino nascoste.

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