Cronaca
Le star e quel chiosco di via Veneto: un incontro sorprendente

DolceVitaInCrollo Hai mai sognato di sbirciare nel cuore di una leggenda romana che sta scomparendo? Scopri come un edicolante ostinato combatte contro il declino di Via Veneto, un tempo fulgore di star e segreti!
I Tempi d’Oro
Immaginati una Roma scintillante, dove l’edicola di Francesco Manzari era il cuore pulsante di via Veneto. Nato nel 1953 in via Sicilia, Francesco eredita una tradizione familiare iniziata dal nonno nel 1926. Con un sorriso malinconico, racconta: “Ai tempi d’oro, l’edicola restava aperta 24 ore su 24, con nove persone al lavoro e sette famiglie che vivevano grazie a noi. Oggi, sono solo io e chiudo alle 4 del pomeriggio”. È incredibile come un semplice angolo di strada possa simboleggiare un’era intera di glamour e vitalità, ora ridotta a echi del passato.
La Memoria
Via Veneto non era solo una strada: era un mondo incantato, tracciato alla fine dell’800 al posto della Villa Ludovisi. Questa arteria elegante, da Porta Pinciana a piazza Barberini, brulicava di alberghi storici come l’Excelsior e il Majestic, caffè iconici come Doney e Rosati, e librerie prestigiose. Chissà quanti segreti si nascondono tra le sue pietre, dove intellettuali e celebrità si mescolavano in un turbinio di vita dolce?L’Ambasciata
Protetta dalla maestosa ambasciata americana a palazzo Margherita, via Veneto evocava immagini caleidoscopiche della Dolce Vita, immortalata da Fellini e Flaiano. Qui, ristoranti leggendari come Andrea e George’s, locali notturni e cinema come il Rivoli animavano le notti. Ma oggi, cosa resta di quel fascino? Solo la Chiesa dei Cappuccini con la sua cripta ossario, un muto testimone della caducità del glamour.
Il Protagonista
Torniamo al vero eroe: Francesco Manzari, l’uomo che salta dal presente al passato con storie mozzafiato. “Oltre ai giornali italiani, ci siamo specializzati in riviste estere su automobili e moda”, rivela. Quando gli chiedo se i giornali vendono ancora, risponde con un colpo al cuore: “Un tempo vendevamo 700 copie al giorno, ora solo 30. I passanti sono perlopiù stranieri, e il nostro fatturato dipende da gadget e bibite”. Ma cosa ha davvero colpito via Veneto? Francesco sospira: “Sembra che qualcuno abbia deciso di ridimensionarla, con corsie preferenziali e divieti assurdi. Persino Briatore ha lottato per ravvivarla, ma invano”.
Il Set
Non è solo nostalgia: via Veneto è stata un set vivente del cinema e della vita reale. Francesco ricorda clienti famosi come Christian De Sica e Luca Montezemolo, e un episodio indimenticabile: “Qui abbiamo girato una scena del film Buona Giornata con De Sica”. Immaginate la sorpresa di incrociare star del calibro di Elizabeth Taylor o Chet Baker proprio davanti all’edicola! Oggi, i personaggi famosi sono rari come tesori nascosti.
La Berlina
E poi, un aneddoto che lascia senza fiato: “Una sera, una berlina scura si fermò e ne scese Giorgio Napolitano, da solo, per comprare un giornale”. Momenti come questi facevano la magia di via Veneto, un luogo di incontri inaspettati e sogni che sembrano usciti da un film. Chissà quanti altri segreti custodisce questa strada un tempo affollata?
Cronaca
Terremoto vicino a Roma: cosa ha provocato la scossa a San Cesareo?

TerremotoNotturno: Hai sentito la terra tremare a sud di Roma, svegliando tutti nel cuore della notte?
Una scossa di terremoto ha improvvisamente interrotto la pace notturna nella zona a sud della Capitale, lasciando molti residenti a chiedersi cosa fosse quel misterioso tremore. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha confermato un sisma di magnitudo 2.9, con epicentro nei pressi di San Cesareo, un evento che ha incuriosito e allarmato la comunità locale.
L’ora esatta del sisma
Alle 3:42 della notte tra mercoledì e giovedì, gli abitanti delle aree tra Valmontone e i Castelli Romani sono stati bruscamente strappati dal sonno dalle vibrazioni del terreno. Tanti hanno condiviso le loro esperienze sui social media, raccontando di un risveglio improvviso e inaspettato, con il cuore in gola per l’adrenalina. Per fortuna, non ci sono stati danni o feriti segnalati.Cronaca
Richiesti 20 anni dietro le sbarre: un caso che nasconde colpi di scena

UnAstroNascosteDelCalcioARischioGaleraPerRapimentoSconvolgente #TalentoInCrimine
Preparati a scoprire la storia scioccante di un giovane talento del calcio che da promessa del campionato potrebbe finire dietro le sbarre per ben 20 anni! Aboubdramane Diaby, l’ex difensore di appena 22 anni, è al centro di un caso giudiziario che mescola fama, crimine e misteriose ombre del mondo sotterraneo.
Le Indagini
Immagina una notte come tante che si trasforma in un incubo: era il 23 dicembre 2022 quando Diaby, insieme al suo amico 24enne Osvaldo Jimenez Gonzalez, ha fatto irruzione in un esclusivo sushi bar di Ponte Milvio. I due, con altri complici, hanno prelevato con la forza Danilo Valeri, un 22enne le cui connessioni familiari hanno subito attirato l’attenzione degli investigatori. Valeri è figlio di Maurizio, un personaggio chiave nel giro dello spaccio a San Basilio, e quella sera si trovava lì con amici, tra cui la figlia di Francesco Totti. Gli inquirenti della squadra mobile e la Dda di Roma hanno ricostruito tutto: un rapimento lampo durato poche ore, motivato da un’estorsione per circa 10mila euro legati a una compravendita di droga. Eppure, intorno a questa vicenda aleggia un’aria di segreti e silenzi che rende il caso ancora più intrigante.Omertà
Ma ecco il colpo di scena che ti terrà incollato: nonostante il dramma, la vittima e la sua famiglia hanno scelto di non collaborare con le autorità! Un amico di Valeri è stato l’unico a rompere il muro del silenzio, notando l’auto usata per il rapimento e avvisando la polizia, oltre ai familiari. Eppure, il padre di Danilo ha minimizzato tutto di fronte agli agenti, e lo stesso Valeri, tornato a casa il pomeriggio successivo, ha dichiarato di non ricordare nulla. È come un film di suspense, dove debiti, litigi e legami con la criminalità organizzata creano un’atmosfera di ombre e reticenze. Il pubblico ministero Mario Palazzi insiste che si tratti di dinamiche tipiche del sottobosco criminale, con precedenti che parlano da soli, come l’agguato al padre di Valeri nel 2022. Che cosa nasconde davvero questa rete di silenzi?
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