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Cronaca

Leone XIV: l’elezione miracolosa di un pontefice dalle radici peruviane

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Leone XIV: l’elezione miracolosa di un pontefice dalle radici peruviane

Hai mai immaginato un Papa con il cuore profondamente peruviano, che ha conquistato i fedeli tra missioni estreme e benedizioni in tempi bui? #PapaLeoneXIV #CuorePeruviano #MiracoliNascosti

Il Legame Inaspettato con il Perù

Papa Leone XIV, un tempo vescovo di Chiclayo nel Nord del Perù, ha lasciato un segno indelebile nei cuori dei fedeli locali. Per oltre due decenni, ha camminato per le strade deserte durante la pandemia per offrire benedizioni, e persino cavalcato verso zone devastate da disastri naturali come El Niño. La comunità peruviana a Roma lo ricorda con affetto, descrivendolo come un pastore sempre vicino ai più bisognosi. Julio Gonzales, un settantenne originario di Chiclayo, racconta commosso: “Si preoccupava dei poveri, andava dai contadini e portava loro da mangiare”. In un gesto che ha toccato molte vite, l’allora vescovo Prevost celebrò persino la comunione della nipotina di Julio, un momento immortalato in una foto che ancora oggi emoziona.

Le Storie che Scaldano il Cuore

Per i peruviani a Roma, l’elezione di Leone XIV è stata una sorpresa che ha ridato speranza. Rosa Alfaro Guevara, presidente di un’associazione impegnata in adozioni a distanza per bambini del Nord del Perù, afferma: “Ora ci sentiamo meno soli e pieni di speranze”. Ricorda come Leone XIV, battezzando la sua cugina, ha sempre sostenuto i deboli e le periferie, ispirandosi a papa Francesco. Rosa spera di incontrarlo presto per condividere i progetti della sua associazione, come lo spettacolo di beneficenza del 24 maggio. Intanto, Lucho Alberto Romero Noriega, presidente di un’associazione culturale, la definisce “un miracolo”: “Non ci saremmo mai aspettati una persona così vicina al Perù”. Lucho ha ballato la Marinera, il tipico ballo peruviano, davanti a papi precedenti, e ora vede in Leone XIV un ponte unico tra culture.

Incontri Indimenticabili nella Città Eterna

A Roma, Leone XIV si è già fatto conoscere come figura vicina alla gente. Nella chiesa di Santa Maria della Luce a Trastevere, ha celebrato messa il primo novembre, rifiutando qualsiasi offerta e dicendo: “Dalla ai poveri della tua comunità”. Don Gerardo Garcia Ponce, cappellano della comunità latino-americana, lo ricorda per questo gesto generoso. Anche don Gaetano Saracino, missionario e parroco, ha ricevuto messaggi di gioia dopo l’elezione, sottolineando come Leone XIV, con la sua doppia cittadinanza americana e peruviana, abbia sempre visitato le periferie più difficili. “È sempre stato in mezzo alla gente”, spiega don Gaetano, evocando un legame che continua a ispirare fedeli in tutto il mondo.

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