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Trucco astuto per cacciare le api dalla casa senza farle male, serve solo un sacchetto

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Trucco astuto per cacciare le api dalla casa senza farle male, serve solo un sacchetto

ApiIncredibili Hai mai immaginato che un semplice sacchetto di carta possa essere l’arma segreta per tenere lontane le api e proteggere la tua casa, senza fare del male a questi preziosi insetti che salvano il mondo?

Le api sono tra gli esseri più affascinanti del pianeta, con oltre 20.000 specie che giocano un ruolo cruciale nella natura. Ogni volta che volano da un fiore all’altro in cerca di nettare e polline, contribuiscono in modo invisibile all’impollinazione, essenziale per l’84% delle colture commerciali che alimentano la nostra tavola. Ma cosa fare se queste industriose creature si avvicinano troppo alla tua abitazione? Invece di ricorrere a metodi drastici, scopri come proteggerci in modo intelligente e rispettoso, perché le api sono in pericolo di estinzione e vitali per l’ecosistema.

Il trucco geniale del sacchetto di carta

È sbalorditivo quanto possa essere efficace un metodo così semplice: prendi un sacchetto di carta marrone, gonfialo leggermente e appendilo al soffitto dell’ingresso. Questo inganna le api facendole credere che si tratti di un nido di vespe, i loro predatori naturali. In particolare, le api carpentiere femmine eviteranno l’area per non rischiare conflitti, anche se va detto che non sempre funziona alla perfezione. Ricorda, non ucciderle mai: sono essenziali per l’ambiente e una puntura potrebbe essere pericolosa.

Altri rimedi naturali da provare

Trucco astuto per cacciare le api dalla casa senza farle male, serve solo un sacchetto

Se le api compaiono nel tuo giardino, meglio lasciarle in pace a meno che non rappresentino un pericolo reale. Per allontanarle senza farle soffrire, prova questi trucchi sorprendenti che sfruttano odori e sostanze naturali che le api detestano:

  • Aglio schiacciato in acqua: distribuisci i resti sulle finestre o nelle stanze da cui desideri allontanare le api.
  • Caffè o aceto: le api odiano gli odori forti, quindi il procedimento è lo stesso dell’aglio.
  • Fumo: crea un po’ di fumo quando c’è un alveare, poiché questi insetti penseranno che il loro sciame sta bruciando e migreranno altrove.
  • Cannella: cospargi la cannella intorno all’alveare per allontanarle.
  • Agrumi: distribuisci bucce di limone o arancia in casa o nei luoghi dove non vuoi che entrino.
  • Piante aromatiche: basilico, citronella, eucalipto, alloro, lavanda o menta sono ideali da mettere alle finestre per allontanare le api.
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Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

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Rebibbia, Scuola Abbandonata: Il Pnrr Doveva Ridarle Vita, Ma Niente Si Muove

#ScuolaAbbandonata: Mistero al Plesso Palenco di Rebibbia. Fondi Pnrr e proteste infiammano la scena. Cosa sta succedendo?

In una cornice di mistero e polemica, il plesso Palenco di Rebibbia torna sotto i riflettori. La scuola, abbandonata ormai da anni, era destinata a una ristrutturazione grazie ai fondi del Pnrr, ma l’intricato gioco tra amministrazione e movimenti di protesta complica la situazione. Chi è davvero responsabile?

Dal Municipio si levano critiche nei confronti dell’occupazione, attribuendo i disagi a un atto non autorizzato. Tuttavia, il Comune di Roma smentisce questa versione, attribuendo i ritardi e le difficoltà ai “problemi legati alle tempistiche”. Un rimpallo di responsabilità che lascia la comunità in attesa di chiarimenti.

I Movimenti per il diritto all’abitare non restano in silenzio e rispondono con fermezza: “Non ci stiamo a fare il capro espiatorio per le mancanze amministrative di altri.” Questa replica sottolinea le tensioni crescenti e mette in luce il malcontento di coloro che si trovano in prima linea.

Mentre il dibattito si intensifica, il destino del plesso Palenco rimane incerto. La comunità spera in una soluzione rapida per evitare che una risorsa educativa preziosa resti in stato di abbandono.

Fonte Verificata

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Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri

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Telemarketing. Dal 19 agosto cambiano le regole per le chiamate da numeri stranieri
Prima rivoluzione in tema di telemarketing. Dal prossimo 19 agosto, infatti, scatterà il blocco delle chiamate commerciali provenienti dall’estero e che utilizzano finte numerazioni italiane per ingannare i cittadini. Lo ricorda Assoutenti, che sottolinea tuttavia come la novità interesserà solo le telefonate provenienti da numeri fissi.

Che cosa è il CLI (Calling Line Identification) usato dai call center

“Da martedì 19 agosto diventeranno operativi i nuovi filtri anti-spoofing imposti dall’Autorità per le comunicazioni agli operatori telefonici – spiega il presidente Gabriele Melluso – Il CLI Spoofing, acronimo di Calling Line Identification Spoofing, è una tecnica che permette a chi chiama di mascherare il proprio numero telefonico: il chiamante utilizza software che gli permettono di modificare il proprio ID chiamante, facendo apparire un numero diverso da quello reale. Il destinatario della chiamata vede comparire questo numero fasullo, ignaro che si tratti di un’identità contraffatta, ed è quindi portato con l’inganno a rispondere al telefono. Una tecnica utilizzata da operatori e call center illegali per proporre attraverso il telemarketing investimenti finanziari ma anche contratti di forniture energetiche”.

Telemarketing cosa cambia

Nello specifico con la delibera 106/25/CONS pubblicata lo scorso 19 maggio, l’Agcom ha approvato il Regolamento recante disposizioni a tutela degli utenti finali in materia di trasparenza nell’offerta di servizi di comunicazioni elettroniche e nella presentazione del numero chiamante (CLI- Calling Line Identity) – analizza Assoutenti – La delibera prevede, in capo agli operatori nazionali che ricevono chiamate consegnate da operatori esteri, l’obbligo di bloccare in Italia le chiamate con numero fisso italiano e quelle con numero mobile italiano, a meno che l’utente non sia effettivamente in roaming all’estero.
Misure che saranno applicate in due passaggi: il primo il 19 agosto, e riguarderà esclusivamente il blocco delle chiamate dall’estero con numero chiamante italiano di rete fissa; il secondo, il 19 novembre, riguarderà il blocco delle chiamate con numero chiamante italiano di rete mobile. Per chi non si adegua, multe fino a 1 milione di euro. 
Si tratta di un primo passo per combattere l’odioso fenomeno del telemarketing aggressivo, ma che non porrà fine alle chiamate commerciali indesiderate – avvisa Melluso – Occorrerà attendere novembre, quando scatterà il blocco anche per le finte numerazioni di rete mobile, per capire se la misura determinerà reali benefici per gli utenti. Per adesso l’unica strada per combattere realmente il teleselling selvaggio risiede nell’applicazione concreta dell’art. 66 quinques del Codice del consumo, che rende nulli i contratti non richiesti dai consumatori: una tutela sostanziale a valle che va applicata con rapidità ed efficienza”.
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