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Cronaca

I genitori di Anastasia Trofimova: non si fece sentire per mesi perché lui le aveva tolto la SIM dal telefono.

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I genitori di Anastasia Trofimova: non si fece sentire per mesi perché lui le aveva tolto la SIM dal telefono.

Scopri i terribili segreti di Villa Pamphili: cosa nascondeva la vita di Anastasia Trofimova? #TragediaARoma #MisteroUccisione #GenitoriRivelano

L’arrivo dei genitori a Roma e i luoghi del dramma

I genitori di Anastasia Trofimova sono arrivati a Roma, percorrendo i luoghi dove la figlia e la nipotina hanno vissuto le loro ultime settimane. Non puoi immaginare le emozioni quando hanno visitato Villa Pamphili, dove la mamma ha deposto un mazzolino di fiori, o il parchetto di piazza Cairoli, fino al Comune dove hanno incontrato il sindaco Roberto Gualtieri. Proprio qui, sui gradini di Largo Argentina, è emersa una foto shock: Anastasia con la piccola Andromeda in braccio, accanto a Francis Kaufman con una ferita sul volto. Sarà l’arrivo di Kaufman in Italia a svelare nuovi dettagli?

Chi era Anastasia Trofimova: un’esistenza misteriosa

Anastasia Trofimova era una giovane donna con sogni europei, ma dietro la sua vita apparentemente normale si nascondeva un dramma inimmaginabile. I genitori la descrivono come una laureata determinata, che aveva lasciato un lavoro importante a Mosca per seguire l’amore. Eppure, cosa l’ha spinta a isolarsi per mesi? Un segreto oscuro potrebbe aver cambiato tutto, e le foto di lei con la bimba curata nascondono forse indizi che nessuno si aspettava.

Le rivelazioni scioccanti dei genitori

Le parole dei genitori di Anastasia sono cariche di dolore e suspense: “Non avevamo idea che lui fosse aggressivo”, hanno confidato, parlando di come la figlia fosse stata privata della SIM del telefono per settimane. Non crederai a come abbiano scoperto la tragedia: un’amica ha mostrato loro una foto, e i tatuaggi sulla pelle di Anastasia hanno confermato l’incubo. Ma è l’incontro con Kaufman a Malta che apre scenari imprevedibili – una relazione che prometteva viaggi e amore, ma si è trasformata in un mistero da brividi.

L’incontro fatale e le ombre della relazione

Sai come è iniziata? Durante una vacanza a Malta, Anastasia ha conosciuto Francis Kaufman, un uomo che le ha promesso una vita in Europa. “Voleva che si chiamasse Stella e smettesse di parlare russo”, rivelano i genitori, lasciando trapelare dettagli che fanno accapponare la pelle. Kaufman è atteso a Roma: cosa emergerà dalle sue confessioni? Preparati a uncover nuove piste su questa storia che tiene tutti col fiato sospeso.

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Cronaca

Villa Pamphili: Kaufman in Italia venerdì, i dettagli ancora da chiarire sulla morte della compagna e della figlia

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Villa Pamphili: Kaufman in Italia venerdì, i dettagli ancora da chiarire sulla morte della compagna e della figlia

IlMisteroDiVillaPamphiliSiSvela #OmicidioChoc Cosa nasconde davvero Francis Kaufman sul duplice omicidio che ha sconvolto Roma?

L’arrivo atteso in Italia

Francis Kaufman, noto anche come Rexal Ford, è atteso a Ciampino venerdì prossimo, dopo l’arresto in Grecia. L’uomo, sospettato di aver ucciso la compagna Anastasia Trofimova e la piccola Andromeda, potrebbe finalmente rivelare i segreti dietro questo dramma. Come ha fatto a sfuggire così a lungo? Le indagini puntano su indizi che promettono colpi di scena mozzafiato.

Il test del DNA e il legame con la vittima

Sembra che Kaufman abbia sempre sostenuto di essere il padre della bimba, nata a Malta. Ma una volta in Italia, un test del DNA lo attende per confermare tutto. Anastasia e Andromeda si erano trasferite in Italia con lui, ma cosa è successo davvero durante quel viaggio? Un dettaglio che potrebbe cambiare tutto l’impianto accusatorio.

Il movente degli omicidi: un enigma da risolvere

Ventinove anni lei, appena un anno la bimba: quali ragioni hanno spinto Kaufman a un gesto tanto estremo? Picchiata e soffocata una, strangolata l’altra, come rivelano le autopsie. I genitori di Anastasia sospettano di lui, ma il vero movente resta avvolto nel mistero. È questo il tassello che tutti aspettano di scoprire?

Depistaggi e fughe: la caccia all’uomo

Prima di sparire verso la Grecia, Kaufman ha seminato falsi indizi, come raccontare che Anastasia fosse partita con un ex ricco. Avvistato da solo con la bimba pochi giorni prima, ora deve spiegare quei depistaggi. Come ha pianificato la fuga, lasciando Roma con un trolley? Un vero thriller che tiene tutti con il fiato sospeso.

Le identità fittizie e il passaporto falso

Rexal Ford, Matteo Capozzi, Francis Kaufman: quante maschere ha indossato? Il passaporto falso lo ha aiutato a viaggiare, ma in Italia dovrà fare i conti con l’FBI e le autorità. Come ha ingannato tutti, dal mondo del cinema alla vita quotidiana? Un intreccio di inganni che potrebbe riservare sorprese inimmaginabili.

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Cronaca

Aggredito e abbandonato sull’asfalto, deceduto in ospedale: arrestato un 69enne per omicidio.

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Aggredito e abbandonato sull’asfalto, deceduto in ospedale: arrestato un 69enne per omicidio.

MisteroDiNotte Un uomo barbaramente picchiato e abbandonato per le strade di Roma: chi avrebbe mai immaginato un segreto così oscuro dietro una lite domestica? #RomaSconvolta #CrimineReale

La scoperta choc

Immaginate di passeggiare all’alba e imbattervi in un uomo privo di sensi, massacrato di botte e agonizzante sull’asfalto: è esattamente ciò che è successo nella prima mattina del 3 luglio, quando un passante ha avvistato un 64enne in gravi condizioni tra via Belmonte Castello e via Francesco Ferraironi. La scena ha subito fatto scattare l’allarme, attirando sul posto i poliziotti della stazione di Torpignattara e la Squadra Mobile, insieme ai sanitari del 118.

La lotta per la vita

Cosa succede quando un aggressione brutale porta un uomo al limite? Trasportato d’urgenza all’ospedale San Giovanni, il 64enne è stato accolto con codice rosso, ma nonostante gli sforzi dei medici, le sue ferite si sono rivelate fatali. È morto poco dopo le 7:40, lasciando tutti a chiedersi se una fine del genere poteva davvero essere evitata.

Il colpevole individuato

E se il killer fosse proprio qualcuno che viveva accanto alla vittima? Le indagini della polizia hanno rapidamente puntato su un 69enne, un senzatetto che condivideva un rifugio improvvisato con l’uomo. Sembra che una banale lite per motivi di convivenza sia sfuggita di mano, trasformandosi in un’esplosione di violenza inimmaginabile: il sospettato è stato arrestato con l’accusa di omicidio aggravato, e ora gli inquirenti stanno scavando nei dettagli più oscuri di questa storia.

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