Cronaca
ROMA Rebibbia — Detenuta lancia i figli dalle scale. Una è morta, l’altro è grave

ROMA Rebibbia — Tragedia questa mattina nel carcere capitolino. Intorno alle 12.00, una detenuta tedesca ha gettato i due figli dalle scale: morta sul colpo la più piccola. Teatro dell’orrore, la sezione nido che ospita i bambini fino ai 3 anni di età
ROMA Rebibbia — Tragedia questa mattina nel carcere capitolino. Intorno alle 12.00, una detenuta tedesca ha gettato i due figli dalle scale uccidendo la più piccola. Teatro dell’orrore, la sezione nido che ospita i bambini fino ai 3 anni di età. Per la bimba di 4 mesi non c’è stato niente da fare, mentre il primogenito di due anni è stato trasportato d’urgenza presso l’ospedale Bambino Gesù. Stando al primo bollettino medico, le condizioni del bimbo sono estremamente critiche. La caduta ha infatti causato un danno cerebrale severo, ragion per cui il piccolo è tutt’ora sottoposto a supporto rianimatorio avanzato e in ventilazione meccanica. Il paziente è attualmente in prognosi riservata, e nelle prossime ore è previsto un intervento chirurgico.
Secondo le prime ricostruzioni, la donna (poi fermata e portata in isolamento), una 33enne tedesca in carcere dallo scorso agosto per furto e spaccio di sostanze stupefacenti, stava recandosi presso la sala pranzo del nido insieme alle altre mamme-detenute. Dopo aver fatto passare le altre davanti a sé, la donna ha preso in braccio la bimba di 4 mesi che si trovava in carrozzina, gettandola improvvisamente giù per le scale e ripetendo poi il gesto con il figlio di due anni. Ancora da comprendere le cause del folle gesto compiuto dalla detenuta, a carico della quale non risultano patologie pregresse o psichiche. Sul posto il procuratore aggiunto Maria Monteleone e i carabinieri del nucleo investigativo di via in Selci per eseguire i rilievi tecnici. A Rebibbia, per un sopralluogo, è sopraggiunto anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in compagnia del capo del Dap Francesco Basentini. Nei prossimi giorni verrà avviata un’indagine per omicidio e tentato omicidio.
IN MANETTE IL SINDACO DI PONZANO ROMANO
Cronaca
Inseguimento e minacce: 44enne arrestato per tentato rapimento di una bambina
Roma, 27 luglio – Un episodio drammatico ha scosso le vie nei pressi di Piazzale della Radio, dove un uomo di 44 anni, di origine rumena, senza fissa dimora e con precedenti penali, è stato arrestato per tentato sequestro di persona. L’uomo, in stato di ebbrezza, ha tentato di sottrarre una bambina di 7 anni dalle mani della madre durante una passeggiata serale.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, intervenuti dopo diverse chiamate al 112, il 44enne è riuscito a strappare per qualche istante la bambina alla madre, che però è riuscita a rifugiarsi con la figlia in un negozio vicino. L’uomo, non soddisfatto, ha inseguito madre e figlia minacciandole con una bottiglia rotta.
Grazie al tempestivo intervento di alcuni passanti e del padre della bambina, l’uomo è stato bloccato e trattenuto fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Dopo aver raccolto le testimonianze e la denuncia dei genitori, i Carabinieri hanno arrestato il 44enne, che è stato condotto in caserma in attesa del rito direttissimo.
Il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere in attesa del processo. Le autorità hanno sottolineato la gravità dell’episodio e la necessità di tutela per i minori.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
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