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Cronaca

SISMA ACCUMOLI Iniziato processo per crollo Torre

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ACCUMOLI Iniziato processo per crollo Torre che causò la morte di un’intera famiglia. Tecnici ed amministratori sotto accusa

Quel maledetto terremoto del 2016 causò morte e dostruzione nel centro Italia. Ad Accumoli iniziato processo per crollo Torre che portò alla morte un’intera famiglia, tra cui due bambini. A Rieti gli imputati sono 7, tra tecnici ed amministratori. La Torre crollò direttamente sul tetto dell’edificio di fronte non lasciando scampo alla famiglia. Ricordiamo che ad Accuoli ci fu l’epicentro del sisma.

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Cronaca

Cronaca Roma – 91enne invita donna a pranzo a casa sua e viene derubata. Infame

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34enne arrestata per rapina aggravata all’Esquilino

Cronaca Roma – Una donna di 34 anni risponderà di rapina aggravata all’Esquilino, a Roma. La donna ha sottratto 900 euro ad un anziano che l’aveva invitata a pranzo a casa sua.

Dettagli dell’episodio

L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ha coinvolto un anziano di 91 anni. L’uomo era nei pressi della stazione Termini quando la donna si è avvicinata a lui, chiedendogli del denaro perché aveva fame. Spinto dalla compassione, l’anziano ha deciso di invitarla a pranzo a casa sua.

La minaccia e la rapina

Una volta giunti nell’abitazione dell’anziano, poco lontana dalla stazione, la donna ha iniziato a rovistare tra armadi e cassetti. Notando il suo comportamento, l’anziano le ha chiesto di lasciare l’appartamento. A quel punto, la 34enne ha afferrato un coltello, minacciando l’anziano, ed è fuggita con 900 euro che erano stati nascosti in un cassetto.

Le indagini e l’arresto

L’anziano ha immediatamente chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112, e sul posto sono arrivati gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Esquilino. Essi hanno raccolto la denuncia e tutti i dettagli utili per identificare la donna, riuscendo a trovarla, dopo poche ore, in via Amendola. L’operazione è stata possibile grazie alla descrizione fornita dalla vittima e alle immagini delle telecamere di sorveglianza.Fonte



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Cronaca

Ostia Maestra picchiata da donna del clan Spada dopo aver rimproverato suo figlio

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Denuncia per Aggressione di Maestra

Un’assurda situazione si è verificata in una scuola di Ostia. Una donna, identificata dai carabinieri, è stata denunciata per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Questa signora ha attaccato fisicamente una maestra, prendendola a calci e pugni.

Cronaca dell’Aggressione

Stando alla ricostruzione dei fatti, la donna ha aggredito la maestra della scuola di Ostia. Ciò è avvenuto perché l’insegnante il giorno prima aveva rimproverato il figlio della donna. L’aggressione è avvenuta ieri mattina nel cortile dell’istituto. Sono poi arrivati i carabinieri sul posto, che hanno identificato la donna e l’hanno denunciata per violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Nonostante le lievi ferite riportate, l’insegnante ha rifiutato cure mediche.

Dettagli dell’Incidente

Inizialmente, la donna ha iniziato a insultare la maestra. Successivamente, l’ha aggredita per aver rimproverato il figlio in classe. La donna, evidentemente furiosa, è andata nella scuola, e non appena ha visto l’insegnante, ha iniziato a insultarla e poi a picchiarla. Fortunatamente la maestra non ha avuto gravi conseguenze fisiche. Non appena la donna si è allontanata, l’insegnante ha richiesto l’intervento dei soccorsi. I carabinieri, poi arrivati sul posto, hanno identificato immediatamente l’aggressore. La donna ora dovrà rispondere di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

Nota sull’Identità della Donna

Il cognome della donna la collega al clan Spada, noto a Roma, in particolare nella zona del litorale. Il clan è spesso coinvolto in atti illegali come il traffico di droga, l’usura e l’estorsione. Gli arresti negli ultimi anni hanno ridotto il numero di membri del clan, numerose persone ne sono terrorizzate.

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Cronaca

Torvajanica, Corpo di un uomo di 50 anni trovato galleggiante in acqua

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Mistero sulla spiaggia di Torvajanica: Anonimo cadavere trovato galleggiante

Nessun indizio né documenti sono stati rinvenuti che potessero aiutare l’identificazione dell’uomo di 50 anni trovato morto sulla spiaggia di Torvajanica. I carabinieri e la Procura stanno lavorando insieme per scoprire l’identità del defunto, il cui corpo è stato trovato galleggiante in acqua con una sola maglietta indosso.

Ritrovamento shock: Uomo morto sulla spiaggia

L’inquietante scoperta è avvenuta la mattina di martedì 7 maggio: il cadavere di un uomo di cinquant’anni è stato trovato sulla spiaggia di Torvajanica. Gli investigatori sono riusciti a determinare l’età del defunto, ma l’esatta causa della sua morte rimane ancora da accertare, in attesa dei risultati autoptici.

Intervento dell’Autorità Giudiziaria: Il corpo senza segni di violenza, indagini in corso in Procura

Dopo le iniziali verifiche sul luogo del ritrovamento, il corpo è stato trasferito all’obitorio e si trova ora in custodia dell’Autorità Giudiziaria. Primi accertamenti sul corpo non hanno rivelato segni evidenti di violenza. Il caso è ora gestito dai carabinieri coordinati dalla Procura di Velletri.

Scarse tracce per l’identificazione: solo una maglietta sul corpo del defunto

Il cadavere, all’atto del ritrovamento, era vestito solo con una maglietta. L’assenza di documenti o oggetti personali nelle vicinanze ne ha reso difficile l’immediata identificazione. La segnalazione alla polizia è arrivata da un passante che, spaventata alla vista di una figura immobile galleggiante in acqua, ha tempestivamente chiamato le autorità.

Procedura di emergenza ed interdizione del lungomare Tognazzi

Alla vista del corpo, la passante ha immediatamente chiamato l’Emergenza 112, richiedendo un’ambulanza e l’intervento delle forze dell’ordine. I soccorritori sono arrivati sul posto rapidamente, ma per l’uomo era ormai troppo tardi. A seguito dell’intervento, il tratto del lungomare Tognazzi è stato chiuso al pubblico per permettere il completamento dei rilievi. Fonte



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Cronaca

Il figlio di Vasco accusato di aver causato un incidente stradale

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Assoluzione nell’accusa delle lesioni stradali e omissioni di soccorso

Cronaca Roma – Davide Rossi, figlio di Vasco Rossi è accusato di lesioni stradali e omissioni di soccorso, è stato assolto dalla Corte d’Appello di Roma. I giudici sostengono che ‘il fatto non sussiste’.

Le circostanze dell’incidente

Il coinvolgimento del figlio di Vasco Rossi nell’accusa di lesioni stradali e omissione di soccorso risale al settembre 2016. In quell’occasione, lui e un amico erano in auto quando questa si scontrò con un’altra vettura. Nonostante Rossi non fosse il guidatore, le accuse si sono rivolte a lui, compresa l’omissione di soccorso. Anche l’amico di Rossi, che ammise di essere stato lui a causare l’incidente, è accusato di favoreggiamento.

Il verdetto di primo grado e l’assoluzione in appello

In primo grado, Rossi è condannato a un anno e dieci mesi per lesioni stradali e omissioni di soccorso. Tuttavia, in appello, questa decisione viene capovolta. L’accusa sosteneva che Rossi stava procedendo “a velocità elevata” e che, nonostante non si fosse fermato al segnale di stop, aveva causato l’incidente di auto, ferendo due donne. Inoltre, l’amico sarebbe stato accusato di aver aiutato Rossi “ad eludere le indagini”. Ma la sentenza di secondo grado assolve entrambi i ragazzi da queste accuse.

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33enne Maicol Mattei perde la vita in un incidente automobilistico durante un sorpasso

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Identità della vittima

Il 33enne Maicol Mattei è stato il tragico protagonista dell’incidente stradale avvenuto la scorsa notte sulla via Appia. L’incidente ha anche comportato il ferimento di altri cinque giovani che viaggiavano a bordo un’altra automobile.

Il contesto di Maicol

Maicol Mattei, originario del territorio di Fondi, lavorava come pizzaiolo e risiedeva a Terracina, dove era ben noto. In seguito alla tragedia, molti dei suoi amici, scioccati e increduli, hanno condiviso ricordi passati con lui.

Dettagli dell’incidente

L’incidente mortale è avvenuto nell’arco della notte tra sabato e domenica sulla via Appia, nella zona di Monte San Biagio. Mattei stava guidando la sua Renault Clio quando, nel corso di un sorpasso, ha prima colpito un platano ai bordi della strada, per poi carambolare sulla Mini Cooper che stava tentando di superare. Mattei è morto sul colpo a causa dell’impatto violento con l’albero e le lesioni gravissime che ne sono derivate. Nonostante l’intervento dei soccorritori, non c’era nulla che potessero fare per salvargli la vita.

Stato dei sopravvissuti

In modo fortunato, i cinque giovani a bordo della Mini Cooper, con età compresa tra 19 e 24 anni, non hanno riportato ferite gravi. Sono stati trasportati in ospedale e ricoverati al Santa Maria Goretti di Latina e al Dono Svizzero di Formia. Tuttavia, le loro condizioni non sono considerate critiche.

Investigazione in corso

La dinamica dell’incidente è attualmente in fase di indagine da parte dei carabinieri che hanno raggiunto il luogo dell’incidente immediatamente dopo essere stati avvertiti. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, durante il sorpasso, l’auto di Mattei si è improvvisamente allargata, causando l’impatto con l’albero. Al momento, si sta cercando di determinare se una distrazione potrebbe esserne stata la causa principale.

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Roma, Meloni sulla camionetta dell’esercito lascia spazio a tanta immaginazione

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Giorgia Meloni sulla camionetta

Roma, La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è giunta all’ippodromo militare “Gen. C.A. Pietro Giannattasio” di Tor di Quinto, a Roma, per partecipare alla cerimonia commemorativa del 163º anniversario di costituzione dell’Esercito italiano. Nonostante una pioggia battente, la premier ha attraversato lo schieramento di una brigata di formazione rappresentante tutte le specialità dell’Esercito, a bordo di un veicolo tattico dell’Esercito.

Durante l’evento, che ha visto la partecipazione della banda dell’Esercito in divisa storica, sono state eseguite dimostrazioni dinamiche condotte da membri altamente specializzati dell’Esercito, che hanno incluso voli di elicotteri. La cerimonia ha reso omaggio alla lunga tradizione e all’impegno dell’Esercito italiano nella difesa e nella sicurezza nazionale.

In principio il titolo era molto più spinto ed ironico, in pura salsa romana. Diciamo goliardico, ma forse ci sembrava poco serio nei confronti dei nostri immensi militari, apprezzati in tutto il mondo, per via della nostra storia militare che ci accompagna da più di un millennio.

Però fa un certo effetto vedere questo scatto fotografico. A prima vista sembrava una scena dei film comici italiani degli anni ’80, dove spesso i protagonisti interpretavano ruoli nelle nostre forze armate. L’Italia, alla fine è una ‘nazioncina’ dove i nostri governanti potrebbero evitare di fare certe comparsate, tanto ormai lo sappiamo tutti che, senza chiedere il permesso alla nazione madre che ci governa, non abbiamo grande libertà di parola, anzi. Vedasi in ultimo il massacro del popolo palestinese da parte di Israele con Netanayahu che rischia il mandato di arresto.

Massimo rispetto per i nostri uomini in divisa che rendono l’esercito italiano un’eccellenza in campo internazionale, ma vedere il premier Giorgia Meloni e Guido Crosetto sulla camionetta dell’esercito, automaticamente fa scattare un commento a metà strada fra l’amarezza e l’incredulità. E con la campagna elettorale per le Europee che ci sta regalando ogni giorno polemiche di tutti i tipi .



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Pavona incidente stradale. Motociclista rischia la vita

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Pavona incidente stradale

Cronaca Roma – La sala operativa del Comando di Roma ha inviato, intorno alle ore 17:00, la Squadra 22/A di Pomezia in via della stazione di Pavona per intervenire su un incidente stradale. Un motociclista, forse a causa dell’elevata velocità, ha perso il controllo della propria moto e è caduto all’interno del canale di scolo delle acque che costeggiava la strada.

Il personale dei Vigili del Fuoco, appena arrivato sul posto, ha prontamente tratto in salvo il motociclista, recuperandolo dal canale e affidandolo immediatamente alle cure del personale sanitario presente. Successivamente, il ferito è stato elitrasportato presso l’ospedale di zona per ricevere ulteriori cure mediche. Sul luogo dell’incidente sono intervenute anche le forze dell’ordine per effettuare i rilievi necessari e stabilire le cause dell’accaduto.



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Roma, ‘Ambasciata del Genocidio’ indicata da una freccia

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Inizio della giornata con messaggi controversi

“L’Ambasciata del Genocidio” recitano i falsi segnali turistici che, disposti da stamane, indicano il percorso verso l’edificio diplomatico di Israele. I cartelli, decorati con immagini di edifici bombardati, mostrano un cielo di un blu chiaro.

Il segnale che porta all’Ambasciata del Genocidio

In questa mattinata di giovedì, 2 maggio 2024, alcuni segnali turistici si presentano con una nuova scritta: ‘Ambasciata del genocidio’. Sono stati piazzati non molto lontano dall’ambasciata di Israele a Roma, situata nel settore settentrionale della città, vicino a Villa Borghese.

Segnali turistici atipici e provocatori

Sul muro di una struttura urbana spicca un insolito cartello turistico, realizzato con i colori della bandiera di Israele.

Questi cartelli, realizzati in modo tale da assomigliare ai consueti segnali turistici sparsi in tutta la capitale, indicano alle persone la direzione per raggiungere l’ambasciata di Israele, localizzata presso via Michele Mercati. Ma a differenza dei normali segnali, che sono marroni con scritte e disegni bianchi, questa volta i colori sono quelli della bandiera nazionale di Israele.

Una differenza notevole nei dettagli

In questo segnale, lo sfondo è bianco, la freccia indicante la direzione è nera, con il nome della destinazione anch’esso in nero. Una linea nella parte inferiore del cartello e il simbolo che indica il luogo turistico sono di colore azzurro. Però in questo caso, piuttosto che presentare disegni di castelli, una forchetta e un coltello per indicare una osteria o tende e animali per indicare un campeggio o uno zoo, qui compare una nuova icona.

Un simbolo inquietante

L’immagine, rappresentata dentro un riquadro azzurro, è stilizzata e consiste in alcune linee. Queste linee sembrano rappresentare nella parte inferiore degli edifici e, nella parte superiore, delle bombe che cadono.

Falsi cartelli disseminati in città

In giro si notano numerosi segnali di questo tipo attaccati ai muri o, come si può vedere nelle foto qui sopra, sui cassonetti della spazzatura. Alcuni si mescolano ai manifesti, ad esempio aderendo a quelli pubblicitari color fucsia o di quartiere, come in una delle foto presentate. Tutti si trovano nel quartiere Parioli, poco distante da Villa Borghese, il grande polmone verde della zona.
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Cronaca

Zanzara Dengue – Ecco l’ordinanza del Comune di Roma nel 2024

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Sforzi di Roma per contrastare la diffusione delle zanzare nella stagione estiva 2024

Cronaca Roma – Per la stagione estiva 2024, Roma Capitale ha pubblicato un’ordinanza nel tentativo di arginare la diffusione delle zanzare. Questo provvedimento assume un’importanza cruciale a seguito dei casi diagnosticati del virus dengue nel 2023.

L’ordinanza viene emessa ogni anno per combattere la presenza delle zanzare a Roma durante l’estate. Nel 2024, la necessità di far rispettare queste regole è ancora più evidente, dato che nel 2023 sono stati segnalati alcuni casi di Dengue. Durante il periodo estivo, in caso di sospetti o conferme di Dengue, l’Amministrazione capitolina in collaborazione con le autorità sanitarie, avrà la responsabilità di eseguire trattamenti larvicidi e adulticidi anche in aree private.

Regolamenti per prevenire la diffusione delle zanzare a Roma

Il Campidoglio ha fornito una serie di raccomandazioni ai cittadini per impedire lo sviluppo delle larve di zanzara. In particolare, è fondamentale evitare potenziali stagni d’acqua, non abbandonare contenitori su balconi e terrazzi, limitare l’innaffiamento continuo, verificare e pulire le grondaie, assicurare la funzionalità dei tombini e commissionare trattamenti preventivi eseguiti da aziende specializzate.

Tutte queste regole si applicano particolarmente agli amministratori di condominio, che sono tenuti a informare il Dipartimento capitolino Tutela Ambientale degli interventi messi in atto per impedire la proliferazione delle larve di zanzare. Le raccomandazioni sono indirizzate specificamente a responsabili di cantieri, gestori di corsi d’acqua, attività agricole, orti urbani, vivai e serre; responsabili di attività industriali, artigianali e commerciali che utilizzano spazi aperti e gestori di depositi di stoccaggio di copertoni.

La campagna di controllo e disinfestazione a Roma

Ogni anno, il Dipartimento Tutela Ambientale attiva una campagna di controllo e disinfestazione contro le zanzare. Per il periodo 2024-2026, ha predisposto un Accordo quadro suddiviso in sei lotti che comprendono tutti i Municipi. Questo programma, finanziato con oltre quattro milioni di euro, è orientato al servizio integrato per il controllo di gabbiani e storni, le derattizzazioni e per la lotta contro tutte le specie di zanzare e di altri insetti infestanti.

In particolare per le zanzare, il nuovo accordo prevede tre cicli di trattamenti larvicidi su tutto il territorio di Roma, con particolare attenzione nei confronti di caditoie e tombini. Ulteriori interventi possono essere aggiunti in seguito a segnalazioni da parte dei cittadini, come ha spiegato in una nota l’Assessora capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi.

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Cronaca

Tor Bella Monaca, “Clandestini aggrediscono Carabinieri. Sottomessi a casa nostra”

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Tor Bella Monaca

Cronaca Roma – Ormai è un dato di fatto, l’invasione degli stranieri sta stravolgendo il tessuto sociale italiano. Dalla scuola Carlo Pisacane di Tor Pignattara fino a quella di Pioltello, passando per Tor Bella Monaca e Quarticciolo, non è una novità ma alcuni quartieri sono in prevalenza abitati da persone non italiane.

Non è una polemica ma solo una semplice constatazione. Il problema non è essere musulmani o che in dei quartieri non ci sono più italiani, può dispiacere ma il mondo cambia, e questo sarebbe il male minore. La gravità è che tantissimi reati vengono commessi da stranieri, soggetti che nessuno ha voluto in Italia e che per la spesa pubblica italiana hanno un costo.

Al riguardo arriva anche il grido di allarme del presidente del VI Municipio, Nicola Franco dove gli stranieri a Tor Bella Monaca gestiscono lo spaccio in via dell’Archeologia e occupano sempre di più – illegalmente – gli alloggi Popolari.

“Questa è una presa di posizione molto forte e chiara riguardo alla situazione di degrado e criminalità che affligge le piazze del Municipio VI e di Roma in generale. Si denuncia il grave stato di abbandono delle aree pubbliche, la gestione del traffico di stupefacenti da parte di bande criminali e l’aggressione brutale ai danni dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.” Così il presidente Franco.

La dichiarazione sottolinea l’importanza di “Affrontare con determinazione e fermezza il problema della criminalità, sottolineando la necessità di un intervento deciso per liberare i quartieri dalla presenza di criminali e bande di clandestini” Si chiede che lo Stato faccia sentire la sua presenza e che vengano adottate misure concrete per contrastare la criminalità organizzata.

Immigrati e case popolari. Franco dice la verità

Viene anche sollevata la questione del lassismo da parte del Comune di Roma nel non affrontare adeguatamente la questione degli irregolari e degli occupanti abusivi delle case popolari, che vengono utilizzate come basi operative per attività illecite. Si chiede quindi un censimento degli occupanti e l’adozione di misure per contrastare gli abusi.

Infine, si esprime solidarietà e sostegno alle Forze dell’Ordine, sottolineando l’importanza di tutelare la loro sicurezza e la necessità che le istituzioni politiche agiscano con fermezza per garantire la legalità e l’ordine pubblico. Si fa appello anche al presidente del governo e al governo di centrodestra affinché adottino misure efficaci per affrontare la situazione.



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