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ROMA ATAC nella bufera per un post su Facebook: il motivo

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ROMA ATAC nella bufera per un post su Facebook: il motivo

ROMA Atac nella bufera per un post su Facebook: il motivo.

ROMA Atac nella bufera per un post su Facebook. Da tempo nella Capitale prendere i mezzi pubblici è una vera propria odissea. Il servizio è scarso e inadeguato per una grande città come Roma, le attese estenuanti, corse in ritardo, fermate saltate e tabelle di marcia che spesso i mezzi fuori servizio portano a non rispettare. Senza contare assenze, traffico e sosta selvaggia. Problemi che sono lì a testimoniare il declino delle linee bus, di fronte ad utenti inermi e rassegnati.

I quali di frequente affidano ai social il racconto della loro rabbia nei confronti delle proprie peripezie. Tra autobus in fiamme e “spariti” perchè mai passati, passando per quelli tanto stracolmi da costringere a dover aspettare la corsa successiva.

E la colpa di questi disservizi, a detta di utenti e romani, è tutta di Atac. Che ha fatto arrabbiare soprattutto dopo l’ultimo post pubblicato sulla propria pagina Facebook ufficiale.

Viaggiatore: ”Ho prenotato la fermata?”
Conducente: “Ho saltato la fermata?”
Chi attende in fermata: “Perché non si è fermato? Ero in fermata o vicino la fermata?”
Capita a tutti di dimenticare le cose da fare…

Una pubblicazione che ai più è apparsa voler giustificare il salto delle fermate da parte dei conducenti, che obbliga gli utenti ad aspettare la corsa successiva. Che però spesso è un vero e proprio miraggio.

Il conducente non può dimenticare la fermata in quanto è il suo lavoro” commenta Matteo.

Volete giustificare la negligenza…Mi dispiace ma su questo sono in assoluto disaccordo! Se ognuno facesse di più il proprio dovere, e con questo intendo tutti, avremo di sicuro meno problemi“, fa eco Carla.

Controllore: biglietto prego. Passeggero: me lo sono scordato a casa. Controllore: non si preoccupi, capita a tutti di dimenticare qualcosa. Faccia buon viaggio e alla prossima!“, scherza Massimo.

Una valanga di commenti, nessuno dei quali giustifica le mancanze di un servizio profondamente carente.

Non avete scuse, il vostro servizio non è all’altezza e non siete giustificabili in niente. Io pago un abbonamento di 250 euro, e quando scioperate, saltate le corse, ci fate viaggiare in veri e propri carri buoi sinceramente faccio tutto tranne che giustificarvi“, scrive Victoria.

E l’azienda prova a metterci una toppa spiegando il vero intento del messaggio: “Il post è un invito alla collaborazione tra autisti e utenti. Il rispetto delle regole è doveroso. Siamo contenti se il tema ha suscitato subito un grande dibattito. Non vogliamo giustificare eventuali comportamenti sbagliati da parte del nostro personale. Solo invitare alla riflessione”. Poi le scuse: Ci scusiamo con gli utenti e i colleghi che si sono sentiti offesi da questo post. L’intento era quello di veicolare un messaggio positivo di collaborazione e tolleranza reciproca. Nessuna volontà da parte nostra di giustificare comportamenti sbagliati, di denigrare il lavoro dei nostri autisti, di sminuire l’importanza di rendere un servizio professionale e attento alle esigenze della clientela. Abbiamo l’obiettivo di contribuire a riconciliare l’azienda e i suoi lavoratori con chi quotidianamente utilizza il trasporto pubblico. Di generare dibattito costruttivo e non sterili contrapposizioni“.

Solo un “fraintendimento” dunque per Atac. Che però non spegne le polemiche: “Se il servizio fosse impeccabile sarebbe un post di cattivo gusto. Data la qualità terzomondista del servizio invece il post è assolutamente indecente” replica Sean.

https://www.facebook.com/AtacSpaRoma/photos/a.1215216761844550/2330013047031577/?type=3

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Spacciatore di Trastevere accettava pagamenti con POS per la droga: arrestato

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Spacciatore di Trastevere accettava pagamenti con POS per la droga: arrestato

SpaccioDigitale Scopri come i pusher di Roma stanno rivoluzionando il traffico di droga con app e pagamenti contactless!

Il pusher 2.0 in azione

In un quartiere vivace come Trastevere, un giovane spacciatore rumeno di 26 anni ha portato lo spaccio al livello successivo, utilizzando Telegram e WhatsApp per gestire gli ordini in modo super moderno. Immaginate: niente più scambi furtivi per strada, ma messaggi rapidi e foto che arrivano direttamente sul telefono del cliente. La polizia l’ha sorpreso mentre era al volante della sua auto, intento a coordinare l’operazione con precisione da esperto.

L’incontro con la giustizia

Gli agenti del I Distretto Trevi-Campo Marzio hanno intercettato l’uomo a bordo di un’auto a noleggio vicino a Ponte Sisto, dove armeggiava nervosamente con il cellulare per inviare posizioni e foto ai suoi acquirenti. Non era un semplice selfie: era l’inizio di uno scambio da brividi. Appena il cliente è arrivato, i poliziotti sono entrati in azione, bloccando tutto sul più bello: 30 euro per meno di un grammo di cocaina.

Gli strumenti del commercio illegale

Nell’auto, oltre alle 13 dosi di cocaina pronte per la vendita, c’era un vero e proprio arsenale high-tech: un POS funzionante per accettare pagamenti con carte e bancomat. Gli ordini arrivavano tramite app di messaggistica, rendendo tutto più veloce e discreto. Per questo “corriere espresso” è scattato immediatamente l’arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, lasciando tutti a chiedersi: quanto è cambiata la criminalità ai tempi dei social?

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A Marino, il crollo di un solaio in una scuola in costruzione ferisce sei operai: cosa è successo?

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A Marino, il crollo di un solaio in una scuola in costruzione ferisce sei operai: cosa è successo?

Un drammatico crollo in un cantiere scolastico lascia tutti senza fiato – cosa ha causato il volo di sei operai? #CrolloSolaio

L’incidente che ha sconvolto Marino

In un tranquillo cantiere a Marino, in provincia di Roma, un solaio è crollato all’improvviso durante i lavori per la costruzione di una nuova scuola elementaria. Immaginate lo shock: sei operai impegnati nella loro routine che cadono da un’altezza di tre metri, riportando ferite non gravi ma comunque spaventose. Questo episodio ha immediatamente catturato l’attenzione, facendoci riflettere su quanto possano essere imprevedibili i cantieri edili.

L’arrivo delle squadre di soccorso

Sul posto, in via Fratelli Bandiera all’angolo con via Ciro Menotti, si è scatenato un vero e proprio caos controllato: squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri della stazione di Santa Maria delle Mole sono intervenuti con rapidità, mentre il 118 ha trasportato i feriti in diversi ospedali. Ma cosa succederà ora? Le autorità sono già al lavoro per garantire che tutto sia gestito al meglio, alimentando la curiosità su come si evolverà la situazione.

Gli accertamenti per svelare il mistero

Ora, i vigili del fuoco stanno conducendo approfondite indagini per scoprire le cause esatte di questo crollo inaspettato. È un enigma che tiene tutti con il fiato sospeso: un errore umano, un difetto strutturale o qualcos’altro? Restate sintonizzati, perché le risposte potrebbero rivelare molto di più su come vengono gestiti i nostri cantieri.

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