Cronaca
OSTIA Spedizione punitiva all’Idroscalo: 60enne gravissimo

OSTIA Spedizione punitiva all’Idroscalo: 60enne gravissimo.
OSTIA Spedizione punitiva all’Idroscalo. Così violenta da trasformarsi in un tentato omicidio. Il fatto di sangue è avvenuto nel corso di una lite. Ad avere la peggio, ferito da colpi di arma da taglio, un 60enne, ora ricoverato in gravissime condizioni al San Camillo di Roma.
L’episodio ieri pomeriggio intorno alle 15, nei pressi di via degli Aliscafi. Sul caso stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Ostia, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima, italiana, sarebbe stata raggiunta da un gruppo di cileni, almeno quattro. Ne è nata, per motivi ancora sconosciuti una lite furibonda e uno dei sudamericani, un 55enne con precedenti, ha colpito il 60enne al volto con una mannaia.
Almeno tre i colpi assestati tra mandibola, naso e occhi. Ai quali l’italiano ha risposto ferendo, anche lui con un’arma da taglio, il rivale agli arti. Immediati i soccorsi per il 60enne, trasportato in codice rosso al San Camillo. Qui si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata, in pericolo di vita.
I Carabinieri stanno indagando per chiarire meglio la dinamica dell’episodio, anche grazie all’aiuto di alcuni testimoni. I militari hanno immediatamente rinvenuto l’arma, abbandonata ancora sporca di sangue nelle vicinanze dell’agguato.
Hanno poi perlustrato la zona, nei pressi di via delle Piroghe, e infine fermato il 55enne protagonista della spedizione punitiva. Questi, visibilmente agitato e ferito da tagli al volto ed alle mani, è stato poi portato all’ospedale Grassi di Ostia.
Qui resterà piantonato, in attesa di essere operato in giornata, ma se la caverà. Intanto i Carabinieri lo hanno fermato quale indiziato di delitto con l’accusa di tentato omicidio.
Secondo i racconti dei presenti, la rissa sarebbe stata originata da alcuni insulti proferiti da uno dei due litiganti contro il figlio dell’altro. Proprio su questa ipotesi i Carabinieri stanno lavorando, senza però trascurarne anche altre.
Cronaca
Inseguimento e minacce: 44enne arrestato per tentato rapimento di una bambina
Roma, 27 luglio – Un episodio drammatico ha scosso le vie nei pressi di Piazzale della Radio, dove un uomo di 44 anni, di origine rumena, senza fissa dimora e con precedenti penali, è stato arrestato per tentato sequestro di persona. L’uomo, in stato di ebbrezza, ha tentato di sottrarre una bambina di 7 anni dalle mani della madre durante una passeggiata serale.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile, intervenuti dopo diverse chiamate al 112, il 44enne è riuscito a strappare per qualche istante la bambina alla madre, che però è riuscita a rifugiarsi con la figlia in un negozio vicino. L’uomo, non soddisfatto, ha inseguito madre e figlia minacciandole con una bottiglia rotta.
Grazie al tempestivo intervento di alcuni passanti e del padre della bambina, l’uomo è stato bloccato e trattenuto fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Dopo aver raccolto le testimonianze e la denuncia dei genitori, i Carabinieri hanno arrestato il 44enne, che è stato condotto in caserma in attesa del rito direttissimo.
Il tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere in attesa del processo. Le autorità hanno sottolineato la gravità dell’episodio e la necessità di tutela per i minori.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
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