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Maxi rissa nel pub a Centocelle tra tifosi della Roma

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Maxi rissa nel pub a Centocelle tra tifosi della Roma

Nella notte di sabato 30 marzo, due gruppi ultrà della Roma se le sono date di santa ragione. Una cinquantina di persone: da una parte i Fedayn contro Roma. I due gruppi si sono ritrovati in un pub a viale della Primavere a Centocelle verso 00.00 e hanno iniziato una vera e propria lotta. Si sono affrontati con bastoni, cinghie e caschi, senza risparmiarsi colpi. Tutto questo, è iniziato prima del derby del 2 marzo, dove è stata svelata la coreografia romanista e in seguito alcuni disordini fuori da un bar di Casal Bertone terminata con una scazzottata in Curva Sud durante il derby. Questo ha fatto sì di creare qualche veleno tra i giallorossi, in più la squadra non ci mette del suo, anche ieri sconfitta per 1-4 in casa contro il Napoli senza metterci impegno. Tutto questo ha creato nervosismo tra i romanisti.

Antonio Pietrosanti, consigliere Pd nel V Municipio su Facebook in diretta: “Maxi rissa ora a Centocelle, Viale della Primavera diventa un campo di battaglia. Volano sedie, bastoni, cinghie, danneggiate diverse autovetture parcheggiate davanti al Centro Commerciale Primavera. Panico tra i passanti. Al momento impegnati sul posto 40 agenti della Polizia di Stato”.

I vicini dopo i troppi rumori, hanno iniziato a chiamare la polizia che dopo numero chiamate, è arrivata con 10 volanti creando un fuggi fuggi generale. La lite, secondo testimoni, sarebbe cominciata proprio nel locale nei pressi di via Balzani, anche se, il proprietario nega l’accaduto all’interno del suo locale. Sarebbero stati riconosciuti più elementi della tifoseria romanista riconducibili ai Roma e ai Fedayn. Indagini della polizia sono in corso.

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PALLOTTA INFURIATO CON LA SQUADRA

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

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Il turismo che non vogliamo. “Stop ai viaggi organizzati lungo il confine di Gaza​”

Denunciamo con sdegno la promozione, da parte di alcune note agenzie turistiche internazionali, di “tour della realtà” al confine con Gaza, trasformando la tragedia umana della popolazione palestinese in un’attrazione turistica. Siamo di fronte a un’operazione cinica e inaccettabile, che sfrutta la sofferenza e la distruzione provocate da mesi di guerra per offrire “esperienze forti” a pagamento, con pacchetti che promettono scorci di città bombardate e la possibilità di “vedere con i propri occhi il confine con Gaza”.

Il tutto mentre la popolazione palestinese è sottoposta a bombardamenti, assedi, fame e deportazioni. Questa mercificazione del dolore umano è un oltraggio alla memoria delle vittime, una forma moderna di pornografia bellica, che contribuisce a normalizzare l’occupazione, la violenza e la disumanizzazione di un intero popolo.

Mentre la comunità internazionale dovrebbe mobilitarsi per il cessate il fuoco immediato e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, c’è chi specula sulla guerra come se fosse un set cinematografico. È il riflesso più degradato di un sistema che fa profitto anche sulle macerie. Chiediamo l’immediata rimozione di questi “tour” dai portali di viaggio internazionali e l’apertura di un dibattito pubblico sull’etica del turismo nei contesti di conflitto.

Alcuni siti che promuovono questi viaggi sono tra i più visitati al mondo e contribuiscono a una narrazione tossica, che presenta solo un lato della guerra, legittimando l’occupazione e criminalizzando le vittime. Esprimiamo piena solidarietà al popolo palestinese e continueremo a battersi, in Italia e in Europa, contro il genocidio in corso a Gaza e contro ogni tentativo di strumentalizzarne il dramma. La guerra non è uno spettacolo. La morte non è un souvenir. Il turismo dell’orrore è complicità con il genocidio!”. Lo dichiara Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

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Art of play Roma e il lavoratore preso a pugni senza contratto. La risposta ufficiale della mostra

L’organizzazione della mostra Art of Play desidera esprimere innanzitutto il proprio rammarico per l’episodio recentemente avvenuto presso l’esposizione in corso a Roma.

Dopo il pugno ricevuto che ha fatto il giro del web, arriva la nota ufficiale dell’azienda.

“Art of Play si avvale di agenzie esterne specializzate per l’ingaggio di performer e figuranti, tra cui la persona coinvolta nell’episodio. L’organizzazione di Art of Play ha un rapporto regolare con queste agenzie, pertanto non è direttamente coinvolta nei rapporti tra le agenzie e i lavoratori. Art of Play esprime ancora una volta vicinanza alla performer e si impegna a verificare eventuali irregolarità in sede appropriata”.

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