Cronaca
ZAGAROLO Accoltella lo zio durante una lite: 37enne in manette

ZAGAROLO Accoltella lo zio durante una lite: 37enne in manette.
ZAGAROLO Accoltella lo zio durante una lite. E’ successo ieri sera, poco dopo le 22, in località Valle Martella. Vittima un 51enne italiano, ferito con un coltello dalla nipote 37enne. La donna è stata poi arrestata dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Frascati, con l’accusa di tentato omicidio.
Ad allertare il 112 i vicini, dopo avere udito delle urla provenire dall’appartamento dove i due vivevano. Quando i Carabinieri sono arrivati sul posto, hanno trovato l’uomo, completamente sporco di sangue e visibilmente ferito, già adagiato sulla barella di un’ambulanza del 118. Anche la donna si trovava in casa ed è stata immediatamente bloccata.
Secondo una prima ricostruzione, la lite, ennesima tra zio e nipote, sarebbe avvenuta, per futili motivi, all’interno dell’abitazione. Al culmine, la 37enne avrebbe estratto un coltello da cucina, colpendo il 51enne con diversi fendenti al volto e al torace. L’arma è stata poi ritrovata e posta sotto sequestro dai Carabinieri.
Trasportato presso il Policlinico di Roma Tor Vergata, l’uomo è stato dimesso con 20 giorni di prognosi per varie ferite. Nei prossimi giorni dovrà però sottoporsi a un’operazione. La nipote invece è stata condotta presso il carcere di Rebibbia.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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