Cronaca
ROME BEACH VOLLEY FINALS – Numeri importanti per la manifestazione

Si è tenuta questa mattina al Foro Italico la conferenza di chiusura delle Rome Beach Volley Finals, durante la quale sono stati illustrati i numeri di una manifestazione che ha riportato il grande beach volley a Roma a distanza di sei anni nell’ambito di un progetto che vedrà Roma ospitare nuovamente i Campionati Mondiali nel 2021.
Numeri che parlano di un torneo innovativo: 80 partite nel tabellone maschile e 77 in quello femminile, oltre 18.500 spettatori, con un incasso che ha superato i 200 mila euro. Grande successo anche per il progetto “Good net activations”, ideato dalla FIVB in collaborazione con il gruppo di conservazione marina “Ghost Fishing Foundation” dedito al recupero di reti da pesca dismesse negli oceani di tutto il mondo. Tramite questa attività di riciclo sono state realizzate le reti da beach volley.
Relatori di giornata il presidente federale Pietro Bruno Cattaneo, il direttore tecnico del torneo Diego Nepi Molineris, il direttore generale Fivb Fabio Azevedo e l’azzurro Paolo Nicolai, in rappresentanza degli atleti partecipanti che a più riprese hanno espresso la propria soddisfazione per la riuscita del torneo. Presenti in sala anche il segretario generale Alberto Rabiti e i consiglieri federali Franco Bertoli e Beppino Mazzon.
FABIO AZEVEDO: “Questo progetto è nato due anni fa. E ha visto la sinergia tra Federazione Italiana Pallavolo, Governo italiano, CONI, Sport e Salute e FIVB. Si tratta di un modello replicabile nelle Olimpiadi 2020 e sicuramente nel Mondiale 2021 che si terrà a Roma e che chiuderà un percorso triennale. Ci attendono tanti eventi come questo e siamo convinti che le Rome Beach Finals possano rappresentare un punto di partenza, un modello ispiratore per chiunque si troverà ad organizzare dei tornei internazionali di beach volley”.
DIEGO NEPI MOLINERIS: “Con le Rome Beach Finals volevamo centrare due obiettivi: dare il meglio di noi stessi al servizio degli atleti, che sono l’anima di questo progetto e regalare un’esperienza unica alle persone che hanno assistito allo spettacolo. Ho visto tanti sorrisi, grandi e piccoli entusiasti per ciò che vedevano sui campi. La nostra organizzazione è stata come una grande orchestra in grado di suonare all’unisono. Sono orgoglioso per quello che abbiamo creato insieme. Ringrazio ovviamente la Federazione Internazionale e la Federazione Italiana, con la quale ci troviamo in perfetta sinergia: è un mondo entusiasta, a partire dai vertici fino ad arrivare ai bambini che si rendono volontari sui campi, dunque lavorare con la Fipav è sempre un grande piacere. Siamo già al lavoro per rendere la manifestazione del prossimo anno un successo ancora più grande, nell’ottica di poter organizzare nel 2021 il miglior mondiale di sempre”.
PIETRO BRUNO CATTANEO: “Quando una manifestazione come questa finisce, c’è sempre tanta soddisfazione, ma anche un pizzico di malinconia. Perché si sa già che quelle emozioni ti mancheranno tanto. Questo, poi, questo è un luogo davvero meraviglioso, quindi rivendico con gioia l’episodio del 2017, quando durante la finale di Champions a Milano, ho avvicinato Malagò e Ary Graça, proponendogli di fare questo evento a Roma nel 2019 e nel 2020 con una formula nuova. Qui, abbiamo messo insieme competenza e voglia di fare e questa è la ricetta giusta per il successo di una manifestazione. Diego Nepi e il nostro segretario Alberto Rabiti sono già proiettati sull’edizione del prossimo anno: con una voglia di fare e con un entusiasmo veramente incredibili. C’è la voglia di replicare il grande evento che è stato quello di quest’anno. Grazie a queste professionalità e grazie alle componenti di cui sopra si riesce a creare un’alchimia importante e uno spirito che ha reso questo luogo un’isola felice: ho visto famiglie sorridenti vivere giornate di sport nel segno dell’allegria, non ci sono stati problemi di alcun tipo e al giorno d’oggi penso che non sia banale. Quindi concentriamoci sul prossimo anno e poi sul 2021, quando riporteremo il Mondiale di beach volley a Roma dopo dieci anni”.
PAOLO NICOLAI: “Diego Nepi ha parlato di una squadra di lavoro al servizio degli atleti. Io credo invece che gli atleti debbano essere parte integrante di questo gruppo, per lavorare congiuntamente verso un obbiettivo comune. Vorrei ringraziare tutte e tre le componenti di questa joint venture (Fipav, Coni Sport e Salute e Fivb ndr), per aver riportato un evento simile a Roma, perché è una venue che non esiste nel resto del mondo. È importante soprattutto per la progettualità che si è data a questo evento: che non rimarrà isolato ma sarà replicato nei prossimi anni. Dunque se questo è stato l’anno numero uno, allora non vedo l’ora che arrivi il quarto perché so già che sarà incredibile. Una manifestazione simile è possibile solo grazie al lavoro di una squadra, quella di cui parlava Diego, che ha operato al meglio e che è stata in grado di farci vivere delle emozioni speciali. Da parte nostra, che nel nostro piccolo compiamo tanti sacrifici, cercheremo di dare il massimo per far divertire tutte le persone che vengono a vederci. Un saluto a tutti e un appuntamento all’anno prossimo, noi già non vediamo l’ora”.
Cronaca
Blitz della Guardia di Finanza. Sequestrati 50 kg di Cocaina

Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sequestrato, presso il porto di Civitavecchia, un carico di
cocaina occultato all’interno di un container refrigerato in arrivo dall’Ecuador.
Nel corso dei normali controlli svolti nell’area portuale, le “fiamme gialle” del Gruppo di Civitavecchia hanno notato un gruppo di persone a piedi che si aggiravano nei pressi della banchina. Dopo l’intimazione dell’alt, il gruppo si è dato alla fuga e, poco distante, i militari hanno rinvenuto tre borsoni contenenti 45 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 50 chilogrammi. Secondo le stime, il carico avrebbe potuto fruttare sulle piazze di spaccio ricavi per circa 5 milioni di euro.
Il procedimento penale è attualmente in fase di indagini preliminari e, in attesa di giudizio definitivo, si applica la presunzione di non colpevolezza. L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico internazionale condotte dalla Guardia di Finanza all’interno degli spazi portuali, quale presidio permanente a tutela della sicurezza economica e della salute pubblica.
Cronaca
Bomba sotto casa del boss Demce: è guerra aperta nella Roma criminale!

Un ordigno artigianale è stato piazzato lo scorso 15 luglio sotto casa di Elvis Demce, boss albanese legato alla criminalità romana. L’intervento degli artificieri ha evitato l’esplosione, ma il messaggio è chiaro: un avvertimento pesante diretto a uno dei personaggi più discussi del sottobosco criminale capitolino.
Il giorno prima dell’attentato, un’inchiesta dei carabinieri aveva portato all’arresto di 14 persone, ricostruendo anche il ruolo di Demce in un sequestro organizzato tramite un gruppo di sudamericani. Gli stessi che, poco dopo, sarebbero stati coinvolti nella gambizzazione di Giancarlo Tei, ex alleato di Demce oggi latitante.
Le ipotesi investigative parlano di una possibile faida interna tra i reduci della “batteria di Ponte Milvio”, legata al defunto Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Tanti anche i nemici esterni: da Giuseppe Molisso del clan Senese a Ermal Arapaj.
Demce, condannato in via definitiva a 15 anni, è detenuto ad Ascoli, dove è in cura per problemi psichiatrici certificati da 17 perizie. Ora la Direzione Distrettuale Antimafia vuole capire: è un nuovo capitolo della guerra criminale o qualcuno teme che il boss voglia collaborare?
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