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GIULIO REGENI La commissione d’inchiesta vuole sentire Conte

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GIULIO REGENI La commissione d’inchiesta vuole sentire Conte

La commissione d’inchiesta sul caso Giulio Regeni chiede di sentire “urgentemente” il premier Conte

La commissione d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni ha chiesto di sentire “urgentemente” Giuseppe Conte, considerati gli “ultimi rilevanti sviluppi in ordine alle relazioni bilaterali italo-egiziane”. A renderlo noto il presidente della Commissione Erasmo Palazzotto. “L’ufficio di presidenza della commissione d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni”, ha riferito il deputato +Europa Riccardo Magi, “ha deciso all’unanimità di non proseguire nei lavori finché non avrà ascoltato il presidente Conte in merito all’autorizzazione, da parte del governo, della vendita di due fregate all’Egitto”. Il deputato, facente parte della commissione d’inchiesta, spiega che “l’accordo commerciale prelude a una fornitura ben più consistente di armamenti da parte del governo italiano a quello egiziano ed è un errore politico che guarda solo ed esclusivamente al portafogli”. Fare accordi “con un paese che da anni ci nasconde la verità su quanto accaduto a Giulio Regeni e sulla sorte di Patrick Zaky, che da 4 mesi è trattenuto in prigione con accuse”, afferma Magi, “ridicole, è un atto grave”. La commissione auspica “che il presidente del Consiglio Conte venga quanto prima a motivare le ragioni di questo affare” oltre che “riferire anche sul contenuto della sua telefonata di domenica scorsa con il presidente egiziano”. Rimane da chiarire inoltre “perché il governo egiziano non collabora con la procura di Roma che ha chiesto, invano, il rinvio a giudizio di 6 agenti dei suoi servizi segreti”.

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Pannelli crollano in Galleria Giovanni XXIII paralizzando il traffico romano

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Pannelli crollano in Galleria Giovanni XXIII paralizzando il traffico romano

#RomaInCaos Scopri come la caduta improvvisa di due pannelli ha bloccato la Galleria Giovanni XXIII, scatenando un inferno di traffico a Roma e lasciando migliaia di pendolari a chiedersi cosa succederà dopo!

La capitale italiana è stata colpita da un evento inaspettato che ha trasformato una routine quotidiana in un vero rompicapo. La Galleria Giovanni XXIII, una delle arterie principali della città, è stata chiusa d’urgenza dopo che due pannelli si sono staccati, creando non solo pericoli immediati ma anche una curiosità diffusa tra i cittadini su cosa abbia potuto causare un simile incidente. Immagina di essere bloccato in coda per ore: è proprio ciò che sta accadendo ora, con il traffico che si è ingolfato in modo spettacolare.

Le Cause dell’Incidente

Le autorità hanno confermato che la caduta dei pannelli è stata il motivo principale della chiusura, un evento che ha immediatamente catturato l’attenzione di tutti. ‘Traffico in tilt’ è l’espressione che meglio descrive la situazione, con code chilometriche che si estendono per la città, spingendo i romani a cercare alternative creative per muoversi.

L’Impatto sulla Città

Mentre le indagini procedono, il caos ha già influenzato la vita quotidiana di migliaia di persone, con ritardi che potrebbero durare giorni. Gli esperti stanno analizzando ogni dettaglio per prevenire futuri problemi, ma una cosa è certa: questo episodio ha acceso la curiosità su quanto sia fragile l’infrastruttura urbana di Roma. Che cosa scopriremo nei prossimi aggiornamenti?

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Femminicidio Ilaria Sula: i depistaggi e le derisioni di Mark Samson tra telefono e messaggi falsi

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Femminicidio Ilaria Sula: i depistaggi e le derisioni di Mark Samson tra telefono e messaggi falsi

#FemminicidioSula: Scopri i depistaggi scioccanti e i trucchi ingannevoli che hanno sconvolto Roma!

In un caso che sta catturando l’attenzione di tutti, il femminicidio di Ilaria Sula ha rivelato una rete di depistaggi e manipolazioni che lasciano senza fiato. Immaginate messaggi falsi e telefonate misteriose usate per confondere le indagini: cosa nascondeva davvero Mark Samson? Questa storia, piena di colpi di scena, solleva domande inquietanti su come la verità possa essere distorta in modo così astuto.

I depistaggi iniziali

Le autorità hanno scoperto che i primi indizi erano pieni di false piste, con Samson al centro di manovre calcolate per sviare le ricerche. Fonti vicine alle indagini parlano di un piano meticoloso, dove ogni dettaglio sembrava studiato per proteggere il colpevole. Ma cosa lo ha spinto a tanto? È un mistero che continua a incuriosire esperti e pubblico.

I finti messaggi e le prese in giro

Tra le prove emerse, i “finti messaggi” inviati da Samson hanno giocato un ruolo chiave, creando confusione e ritardi nelle indagini. Queste comunicazioni ingannevoli, descritte come veri e propri giochi psicologici, fanno sorgere la domanda: quanto è facile manipolare la realtà digitale per coprire un crimine? Gli inquirenti stanno ancora scavando, e ogni nuova rivelazione potrebbe cambiare tutto.

Le ombre dell’inchiesta

Mentre le autorità proseguono con le verifiche, il caso di Ilaria Sula rimane un enigma affascinante, con potenziali legami a dinamiche più ampie. Quali altri segreti emergeranno? Non perdetevi gli aggiornamenti su questa storia che tiene tutti con il fiato sospeso.

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