Seguici sui Social

Cronaca

Serial killer dei gatti di Via Lavinio: nuovi sviluppi della vicenda

Pubblicato

il

serial killer gatti

Nuovo capitolo della triste saga: dal controllo effettuato non risultano gatti in casa, ma un video indica una verità diversa

Roma, Via Lavinio, quartiere San Giovanni. E’ qui che vive N. A., una donna con problemi mentali tristemente nota alla gente del quartiere e alle forze dell’Ordine per essere una accumulatrice seriale e una serial killer di innocenti felini. Il suo caso è tornato prepotentemente alla ribalta nell’ultimo mese, dopo che la Sindaca Virginia Raggi ha firmato l’ordinanza che le vieta di tenere animali domestici in casa e che stabilisce controlli periodici nella sua abitazione. Ma andiamo con ordine.

La vicenda

La storia inizia più di 15 anni fa. A raccontarla nel modo più chiaro e completo è un post sulla pagina Facebook  “Coordinamento Gatti di Via Lavinio”, il gruppo di volontari che si batte da tantissimo tempo per risolvere quello che è ormai una situazione nota a tutti, ma che paradossalmente non riesce a trovare soluzione. Nel post di presentazione della pagina si legge infatti:

Il Coordinamento Gatti Via Lavinio nesce per iniziativa di un gruppo di privati cittadini e volontari animalisti che, da oltre 15 anni, seguono e cercano di risolvere l’annosa vicenda di una donna accumulatrice seriale di gatti ed oggetti. Moltissimi sono i gatti recuperati da quelle 4 mura, raccolti perché si gettavano dalle finestre o sequestrati da agenti di PG durante gli interventi messi in atto da aprile 2017. Ma altrettanti ne sono morti, di stenti ed incuria. Nonostante l’intervento determinante di Antonio Colonna esperto in zoocriminalità, che è riuscito ad ottenere vari mandati dalla Procura di Roma, delle guardie zoofile di Fare Ambiente e NOGEZ, la situazione è rimasta invariata. La donna non ha mai subito alcun trattamento sanitario obbligatorio e non è controllata da nessuno.  Può continuare indisturbata a riaccumulare rifiuti in casa (a giugno 2017, durante lo sgombero, uscirono da quell’appartamento 16 tonnellate di rifiuti e 4 gatti mummificati) e a prendere gatti (da sempre risponde instancabilmente ad annunci per adozioni di gatti). Vogliamo mettere la parola fine a questa vicenda? Vogliamo che questa donna venga curata dal Dipartimento di Salute Mentale (grande assente in questa vicenda) e messa in condizione di non nuocere più a se stessa, agli animali e a chi le vive intorno. In questa pagina pubblicheremo tutto ciò che ha riguardato e riguarda questa annosa ed assurda vicenda. Noi non ci fermeremo e coinvolgeremo gli organi preposti a più non posso. Non lasciateci soli, come in questi 15 anni!

La vicenda sembrava aver avuto un momento di svolta quando, la settimana scorsa, è intervenuta in merito Virginia Raggi in persona. Sollecitata infatti dalle persone coinvolte, che cercano disperatamente di porre fino a questa drammatica vicenda, la Sindaca Virginia ha voluto vederci chiaro, incontrando coloro che hanno lanciato l’allarme. “Questi cittadini sono molto preoccupati. Pare che una signora abbia adescato e rapito gli animali per poi lasciarli morire di fame e di sete nella sua abitazione. Una situazione che, a quanto pare, andrebbe avanti da anni. La Procura, infatti, in passato si è già occupata di lei: si tratterebbe di un’accumulatrice compulsiva, molto nota nel quartiere. Un paio d’anni fa, a seguito dell’intervento di Polizia Locale, Ama e ufficio igiene, da casa sua furono portate via sedici tonnellate di immondizia e   alcune carcasse di gatti. Una scena orribile. Dopo essermi confrontata con il Coordinamento Gatti Via Lavinio, ho contattato subito le forze dell’ordine e ho predisposto un’ordinanza che impedisce alla signora di tenere animali nel suo appartamento e dispone di trasferire i gatti in suo possesso in un luogo idoneo. Era necessario trovare una soluzione. Gli animali vanno sempre tutelati e difesi”, ha dichiarato la Raggi.

Il post ordinanza e l’intervento delle forze politiche

Sembrava un momento catartico, il giusto epilogo della vicenda. Ma, passata una settimana dall’ordinanza, ancora nessun rappresentante delle Forze dell’Ordine si era presentato a verificare la situazione nella casa della donna. L’urgenza era data specialmente dal fatto che nel mentre erano arrivate molte segnalazioni riguardanti la presenza di un gatto certosino a casa della donna. Tra le proteste si sono levate anche voci dalla politica, come l’intervento di Francesco Figliomeni, presidente dell’Assemblea capitolina e consigliere di Fratelli d’Italia che sulla vicenda della serial killer ha dichiarato in una nota: “Dopo le nostre richieste di intervento, è passata una settimana dalla firma del sindaco Raggi dell’ordinanza urgente sull’accumulatrice seriale di gatti che vive in zona San Giovanni. In tale provvedimento veniva predisposto il divieto di detenere animali domestici, la verifica della presenza degli stessi e in caso di presenza il loro allontanamento e messa in sicurezza in strutture specifiche, oltre lo sgombero dei rifiuti e la sanificazione dell’appartamento, ma ad oggi è ancora tutto fermo. Infatti, a quanto ci dicono i volontari che ringraziamo per il costante impegno, non è stato effettuato alcun accesso nell’immobile, pare per vizi di forma del provvedimento che se presenti avrebbero potuto già essere sanati. Dopo l’interrogazione a suo tempo presentata, oggi abbiamo anche predisposto una nota al Sindaco, anche quale capo dell’Amministrazione, all’Assessore e al Direttore all’Ambiente, per avere delucidazioni in merito alla mancata applicazione dell’ordinanza del Sindaco n.56, che si rende sempre più urgente sia per mettere in sicurezza gli animali detenuti nell’appartamento ma anche per dare un sostegno a questa persona con seri problemi di disagio mentale attraverso controlli periodici dei servizi sociali e della Polizia Locale“.

La svolta (apparente)

Stamattina, finalmente, la svolta. Apparente. Si, perché alle 9.30 i Vigili si sono presentati dalla donna per ispezionare l’appartamento, non trovando però nulla di compromettente. Probabilmente la donna, alla quale era stata notificata l’ordinanza il giorno dopo la sua emanazione, si è a quel punto messa velocemente in azione per “liberarsi” delle prove che potevano crearle problemi con la legge. Il coordinamento gatti via Lavinio ha pubblicato un post con una testimonianza video che avvalora questa ipotesi:

Questa mattina, dalle 9.30, è stato effettuato l’intervento di Polizia Municipale VII Gruppo, ASL Veterinaria e ASL Rm2 presso l’appartamento di Via Lavinio, in ottemperanza all’Ordinanza della sindaca Raggi. Non sono stati trovati gatti. Strano, visto che avevamo documentato, pochi giorni fa e con due foto, la presenza di un gatto all’interno della casa di N.A.. Di questo gatto abbiamo saputo, da nostre fonti certe, che in questi giorni la signora si è adoperata per trovare qualcuno a cui affidarlo. Non sappiamo se definitivamente o provvisoriamente. Ci chiediamo, poi….come mai, proprio ieri, la signora è stata vista da una dirimpettaia trascinare un grosso bustone di immondizia che, forato sul fondo, ha lasciato una lunga scia di lettiera per gatto dal portone di via Lavinio fino al cassonetto lontano in cui è stato gettato? Come mai, come documentato dal video che qui pubblichiamo, all’interno del bustone era presente una lettiera per gatti usata? La signora N.A. ha, guarda caso, deciso di fare le “grandi pulizie” proprio il giorno prima dell’intervento? Tirate voi le dovute conclusioni. L’ordinanza, se applicata nel modo giusto, potrebbe essere una arma importante per coinvolgere la parte medico psichiatrica competente, che resta la grande assente di questa lunga storia e che potrebbe avviare la stessa alla giusta conclusione. Invece, per l’ennesima volta, l’arma risulta spuntata. Noi, ovviamente, non ci fermiamo qui”.

Cronaca

Ladispoli, 4 zingare arrestate. Rubavano nei negozi e ai Supermercati della zona

Pubblicato

il

Ladispoli zingare

Ladispoli Cronaca – Gli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato di Ladispoli hanno arrestato quattro donne e un uomo di origini rumene, con età comprese tra i 20 e i 33 anni, per il grave sospetto di furto aggravato in concorso.

L’arresto è scaturito da un’operazione della polizia che ha notato un’auto con cinque persone a bordo, con atteggiamento sospetto, transitare in via Vilnius a Ladispoli. Il veicolo sembrava perlustrare la zona, girando continuamente per le strade circostanti.

Gli agenti hanno seguito l’auto sospetta fino a quando si è fermata in via Glasgow, vicino a un supermercato. Quattro donne sono scese dall’auto e sono entrate nel negozio, mentre un uomo è rimasto alla guida, mostrando un comportamento agitato e guardandosi intorno nervosamente.

All’interno del supermercato, le donne hanno prelevato una grande quantità di merce dagli scaffali, quasi svuotandoli, per poi dirigersi alla cassa e pagare solo una piccola parte della merce, prima di uscire e salire sull’auto, che si è diretta verso via Helsinki. Nel frattempo, l’uomo alla guida si era allontanato a piedi, probabilmente accortosi della presenza della polizia.

Gli agenti sono riusciti a raggiungere sia l’uomo che le quattro donne, identificandoli come cittadini rumeni. Nel bagagliaio dell’auto sono stati trovati altri generi alimentari e prodotti farmaceutici presumibilmente rubati da altre attività commerciali.

Dopo le indagini, i cinque sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato in concorso, su richiesta della Procura della Repubblica di Civitavecchia, e l’arresto è stato convalidato dal G.I.P.



Continua a leggere

Cronaca

Discoteca Studio 7 chiusa dal Questore di Roma dopo la grave rissa

Pubblicato

il

Discoteca Studio 7 chiusa

Cronaca Roma– Discoteca Studio 7 chiusa dopo la violenta rissa scoppiata in una discoteca nel quartiere nord di Roma, la Polizia di Stato ha avviato un’indagine che ha portato all’individuazione dei responsabili e a conseguenze per il locale coinvolto. Il Questore di Roma ha emesso un provvedimento di sospensione della licenza per 10 giorni, in base all’articolo 100 del TULPS (Testo unico di pubblica sicurezza), nei confronti del titolare del locale.

L’intervento degli agenti del commissariato Flaminio il 14 aprile scorso è avvenuto a seguito di una violenta rissa all’interno di un locale a Grottarossa, dove un cliente è rimasto gravemente ferito e è stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso.

La discoteca Studio 7 chiusa perché poi le indagini hanno permesso di ricostruire l’incidente, che sembra sia stato causato da una rissa tra tre clienti, inclusa la vittima e altri due individui. Tutte le persone coinvolte sono state identificate e a loro carico è stata presentata un’informativa di reato alla Procura di Roma.

Parallelamente, su segnalazione del commissariato Flaminio, la Divisione di Polizia Amministrativa ha avviato un’istruttoria che ha portato il Questore ad emettere il provvedimento di sospensione della licenza del locale, come previsto dall’articolo 100 del TULPS.

Gli agenti del commissariato Flaminio hanno notificato il provvedimento e hanno affisso un cartello con la scritta “Chiuso con provvedimento del Questore” all’ingresso del locale, in conformità alla normativa vigente. Invece a Fiumicino botte allo skipper per non pagare il conto



Continua a leggere

Cronaca

Ztl Roma, aprivano lo sportello del furgone per eludere i controlli. Pizzicati dai Vigili

Pubblicato

il

ZTl Roma

Ztl Roma – I conducenti di auto e furgoni che procedono contromano o che cercano di ingannare le telecamere delle ZTL con escamotage stanno diventando sempre più audaci a Roma. La Polizia Locale di Roma Capitale, in collaborazione con il Reparto motociclista del I Gruppo Centro Storico, ha intensificato i controlli presso gli accessi delle ZTL, concentrandosi sui varchi più frequentemente violati.

In pochi giorni, sono stati rilevati più di 60 illeciti, con sanzioni severe per gli automobilisti sorpresi contromano. Ogni trasgressore è stato multato con una sanzione di 327 euro e la sospensione della patente da 1 a 3 mesi, oltre alla decurtazione di 10 punti sulla patente. Inoltre, è stata applicata la sanzione prevista per l’accesso non autorizzato nella ZTL a Roma, pari a 83 euro.

I modi in cui vengono commessi gli illeciti sono vari, tra cui l’apertura dello sportello dei furgoni per nascondere la targa o l’accesso in retromarcia o contromano per evitare di essere ripresi dalle telecamere. Un automobilista, abituato a infrangere le regole, è stato fermato nonostante avesse a bordo una persona diversamente abile e un permesso per entrare nel varco, dimostrando una volta di più l’indifferenza verso le normative. Un’altra situazione simile è stata riscontrata con un conducente di un veicolo elettrico, che ignorava le regole per l’accesso regolare alla ZTL per quel tipo di veicolo.

I controlli continueranno nei prossimi giorni, con l’obiettivo di contrastare efficacemente le violazioni e garantire il rispetto delle normative sul traffico urbano.



Continua a leggere

Cronaca

Roma Centocelle, Aggressione a 93enne: le strappano gli orecchini dai lobi

Pubblicato

il

L’Aggressione e il Furto

Cronaca Roma – Un uomo ha seguito una donna di 93 anni fino a casa, l’ha aggredita e le ha strappato gli orecchini dai lobi. Nonostante lo shock dell’incidente, la coraggiosa donna è riuscita a far arrestare il suo assalitore, il quale è stato condannato a sei anni di carcere.

La Descrizione della scena

L’aggressore ha atteso che la signora uscisse dal supermercato e ha seguito la vittima a casa. Una volta giunto nell’atrio del palazzo, l’uomo l’ha aggredita e le ha strappato gli orecchini d’oro, del valore di 200 euro.

Condanna e Dettagli del Tribunale

L’uomo, un 40enne, è stato condannato a scontare sei anni di carcere con l’accusa di rapina. Nonostante la pena sia stata ridotta di tre anni grazie alla scelta del rito abbreviato, i giudici hanno ritenuto l’episodio eccessivamente grave, vista l’età avanzata della vittima.

Dettagli dell’Incidente

L’incidente è avvenuto il 28 agosto 2023. Con la città svuotata per le vacanze di Ferragosto e le strade quasi deserte per via del caldo estivo, l’aggressore ha approfittato per trovare la sua preda in zona Centocelle. Dopo aver individuato la 93enne per i suoi orecchini d’oro, l’ha pedinata fino a casa e ha iniziato l’aggressione.

Reazione della Vittima

Nonostante l’aggressione, la donna ha resistito, gridato per chiedere aiuto e, alla fine, è stata fortunatamente in grado di scacciarlo. Prima che fuggisse, però, l’aggressore è riuscito a rubare i suoi orecchini. A seguito dell’aggressione, la donna non ha riportato ferite permanenti e ha successivamente denunciato l’incidente ai carabinieri.

Risultato del Processo

Considerando i numerosi precedenti penali dell’uomo, tra cui altre rapine, i giudici hanno deciso di condannarlo a una pena di sei anni, nonostante la riduzione di tre anni offerta dal rito abbreviato. Fonte



Continua a leggere

Cronaca

Roma, un altro meccanico abusivo beccato dai Vigili. Sequestro e mega multa

Pubblicato

il

Meccanico abusivo Roma

Cronaca Roma– È stato un addio forzato per l’uomo di 56 anni che si era improvvisato meccanico in un locale Ater destinato a sala condominiale nella zona Laurentina. La Polizia Locale di Roma Capitale del IX Gruppo Eur ha scoperto e denunciato questa attività abusiva.

Gli agenti hanno posto sotto sequestro l’area e tutto il materiale trovato all’interno del locale, che era stato illegalmente trasformato in officina. Tra i materiali sequestrati ci sono rifiuti speciali come parti di motore, oli esausti, pneumatici, pezzi di ricambio e parti di veicoli da rottamare, oltre a strumenti da lavoro.

Oltre alla denuncia all’Autorità Giudiziaria per occupazione abusiva e violazione delle normative ambientali sul corretto smaltimento dei rifiuti, sono state elevate sanzioni per circa 5 mila euro per l’attività non autorizzata.



Continua a leggere

Cronaca

Cristiano Iovino Picchiato, è anche testimone nel processo Totti-Blasi

Pubblicato

il

Mistero sull’aggressione al personal trainer Cristiano Iovino

Cronaca – L’aggressione subita da qualche sconosciuto giunto tramite un van, è ancora avvolta dal mistero. Il brutto episodio è accaduto la notte tra domenica e lunedì allo personal trainer Cristiano Iovino, di 37 anni. Iovino si è trovato al centro dei riflettori recentemente per il suo presunto coinvolgimento nella separazione tra l’ex calciatore Francesco Totti e la showgirl Ilary Blasi.

Iovino vittima di un attacco, coinvolto nella separazione Totti-Blasi

Iovino, che ha residenza tra Roma e Milano, non ha esitato a rilasciare diverse interviste, commentando su un presunto flirt con Ilary Blasi. Il suo nome è anche tra i testimoni della causa di separazione tra l’ex capitano della squadra di calcio Roma e la nota showgirl.

L’aggressione avvenuta a Milano

Stando a quanto è stato riferito, l’aggressione al personal trainer è avvenuta alle 3:30 in via Marco Ulpio Traiano, periferia di Milano. Iovino stava tornando a casa quando è stato circondato da un gruppo di 5-6 uomini scesi da un van, che lo hanno picchiato selvaggiamente.

Soccorso e attende le indagini

A quanto pare, Iovino non avrebbe ancora sporto denuncia. È stato soccorso dal personale del 118 e medicato sul posto. Sono intervenuti anche i carabinieri.

Fonte



Continua a leggere

Cronaca

Stupro Roma, Non avevamo dubbi: Uno dei violentatori della ragazza è straniero

Pubblicato

il

Tor Bella Monaca

Cronaca Roma – I poliziotti del Distretto Casilino hanno eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di uno dei due uomini sospettati di aver abusato sessualmente di una giovane il 17 aprile.

L’individuo fermato è un cittadino tunisino di 30 anni. Secondo quanto emerso, le violenze sarebbero avvenute all’interno di un appartamento a Tor Bella Monaca nel VI Municipio, una zona periferica della città. Il sospettato avrebbe portato la ragazza nell’appartamento, dove lui e un complice non ancora identificato avrebbero abusato di lei. Il provvedimento di fermo dovrà essere convalidato dall’autorità giudiziaria, mentre le indagini proseguono per individuare il secondo sospettato.

Fonte



Continua a leggere

Cronaca

Sciopero dei Mezzi a Roma: Orari e Fasce di Garanzia: Informazioni e Dettagli

Pubblicato

il

Sciopero nazionale dei trasporti a rischio il 26 aprile 2024

Il venerdì prossimo, 26 aprile 2024, è previsto uno sciopero dei mezzi pubblici che coinvolgerà treni, bus, tram e metro. Il sindacato Faisa Confail aderisce alla mobilitazione, mettendo a rischio i viaggi per 4 ore, dalle ore 8:30 alle 12:30. Sono soggetti a rischio per quattro ore, dalle 8:30 alle 12:30, i mezzi pubblici, sia quelli gestiti da Atac, Cotral e Roma Tpl.

Orari dello sciopero dei mezzi a Roma il 26 aprile 2024

Il venerdì 26 aprile, il trasporto pubblico è a rischio per lo sciopero nazionale di 4 ore, dalle 8:30 alle 12:30, dichiarato dal sindacato Faisa Confail. A Roma, lo sciopero riguarderà i collegamenti in bus e metro di Atac, Roma Tpl e Cotral, che comprendono anche le linee ferroviarie Roma-Viterbo e Metromare per Ostia.

Fasce di garanzia di bus, metro e tram Atac

Saranno garantite le corse programmate prima delle ore 8:29 e dopo le ore 12.31. Il servizio non sarà garantito sulla rete completa di Atac dalle 8.30 alle 12.30. Alcuni disagi sono previsti anche sulla metropolitana, dove a partire dal 8 aprile il servizio sulla linea A potrebbe subire delle modifiche a causa dei lavori per il Giubileo.

Durante lo sciopero

Durante lo sciopero, nelle stazioni della metro che rimangono aperte, non sarà garantito il servizio di ascensori, montascale e scale mobili. Tuttavia, i parcheggi di interscambio e il servizio delle biglietterie continueranno a funzionare.

Orari garantiti dei bus Cotral

Anche Cotral aderisce allo sciopero, con possibili disagi dalle ore 8:30 alle ore 12.30 sui bus regionali, sulle ferrovie Metromare (ex Roma-Lido) e Roma Nord. I mezzi saranno regolari fino alle 8:29, poi potrebbe registrarsi un blocco di quattro ore e a partire dalle 12.30 il servizio dovrebbe tornare regolare fino a fine giornata.

Motivazioni dello sciopero

Lo sciopero è proclamato dalla Segreteria Nazionale di Faisa Confail per le seguenti richieste avanzate dai dipendenti: l’allontanamento dalla professione di conducente di linea e la disaffezione al “mondo” dei trasporti; le ripercussioni negative sulla stabilità economica futura delle aziende del trasporto pubblico locale; e le condizioni contrattuali nazionali di lavoro di categoria sempre più svantaggiose per le maestranze e la sicurezza sul lavoro. Incidente sulla Salaria, traffico in tilt

Fonte



Continua a leggere

Cronaca

Piero Fassino denunciato per tentato furto di un profumo al duty free di Fiumicino

Pubblicato

il

Fassino denunciato. L’accusa di furto all’eurodeputato

Cronaca di Roma – Piero Fassino denunciato per furto di un profumo ma l’eurodeputato si è difeso affermando di aver messo la confezione di profumo in tasca prima di recarsi alla cassa. L’accusa è di tentativo di furto, motivo per cui è stato bloccato dalla Polizia.

Il fatto al duty free dell’aeroporto di Fiumicino

Il fatto è accaduto all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino, prima di un volo per Strasburgo. L’eurodeputato si trovava nel duty free dell’aeroporto, quando ha deciso di comprare un profumo da 100 euro. Purtroppo, avendo le mani occupate da un trolley e il telefono, ha appoggiato il profumo in tasca.

Due versioni dell’accaduto

Superati i controlli, Fassino si era fermato nel duty free per acquistare un profumo per la moglie e lo aveva messo in tasca. A questo punto, le versioni divergono. Secondo Il Fatto Quotidiano, Fassino aveva oltrepassato le casse parlando al telefono con il profumo ancora in tasca, momento in cui è scattato l’allarme antitaccheggio, con conseguente fermo dell’eurodeputato.

Video riguardante l’incidente:

Piero Fassino denunciato per il tentato furto di un profumo al duty free di Fiumicino

Difesa di Fassino

Secondo un’altra versione, invece, Fassino sarebbe stato fermato prima di arrivare alle casse da un vigilante, avendo notato il profumo in tasca. Fassino si sarebbe difeso sostenendo di aver voluto pagare il profumo. Addirittura, avrebbe offerto di acquistare due confezioni di prodotto anziché una. I rappresentanti del duty free, tuttavia, avrebbero rivisto le immagini delle telecamere e si sarebbero decisi a denunciare Fassino alla Polaria per tentativo di furto.

Secondo le parole di Fassino: “Pensavo di aver già chiarito con i responsabili. Un funzionario mi ha notato e segnalato alla polizia. Ovviamente non volevo rubare una boccetta di profumo“. Nel frattempo, nessuna parola dalla società Aelia Lagardère, che gestisce il duty free e che settimanalmente si trova di fronte a episodi simili.

Fonte



Continua a leggere

Cronaca

Roma, albergo intossica i dipendenti. Uno rischia la vita

Pubblicato

il

Cronaca Roma – poco prima delle dieci, più precisamente alle 09:40 di questa mattina, la Sala Operativa ha dispiegato la Squadra dei Vigili del Fuoco, insieme al Carro Autoprotettori e al Capo Turno Provinciale, in risposta a segnalazioni riguardanti esalazioni sospette all’interno di un albergo situato in via Rasella.

Gli operatori giunti sul luogo hanno constatato che le esalazioni erano dovute a una fuga di cloro proveniente dal locale tecnico adibito al servizio della Spa, situato al piano inferiore della struttura alberghiera.

Al fine di garantire un controllo accurato della situazione, tutte le persone presenti all’interno dell’albergo sono state evacuate. Inoltre, cinque persone, risultate intossicate dai vapori, sono state affidate al personale del 118 per il trasporto in ospedale. Attualmente, sono in corso ulteriori accertamenti.
Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e la Polizia di Roma Capitale per coordinare le operazioni.

Le persone trasportate all’ospedale sono 5 dipendenti della struttura, di cui uno in codice rosso



Continua a leggere

ARTICOLI PIU'LETTI DELLA SETTIMANA